Il ladro di giorni: il film con Riccardo Scamarcio è ispirato a una storia vera?
Da dove trae ispirazione il film Il ladro di giorni con Riccardo Scamarcio protagonista.
Dallo scorso 6 febbraio, sulla piattaforma on demand Netflix è disponibile Il ladro di giorni, film del 2019 diretto da Guido Lombardi. Il protagonista, un padre dal passato burrascoso, è interpretato da Riccardo Scamarcio, è un padre dal passato burrascoso, mentre completano il cast Augusto Zazzaro, Massimo Popolizio e Rosa Diretta Rossi.
Il lungometraggio Il ladro dei giorni, basato sull’omonimo romanzo di Lombardi, che si è occupato pure della sceneggiatura, contiene degli elementi che insinuano dei dubbi sull’ispirazione originale. Insomma, è tratto o no da una storia vera? Se avete appena visto l’adattamento su schermo o avete intenzione di farlo, proseguite con la lettura perché soddisferemo tale curiosità.
Il film prende spunto da una storia realmente accaduta?
Qualora ve lo steste chiedendo, vi rispondiamo subito: Il ladro di giorni non sembra essere una storia vera.
Salvo è un bambino a cui viene strappato il padre Vincenzo quand’era piccolo. Il genitore viene catturato dalle Forze dell’Ordine per alcune azioni criminali. Il lungo periodo di allontanamento ha fine nel momento in cui Vincenzo viene scarcerato. Il papà sceglie di portare Salvo in un viaggio di quattro giorni.
Ciò poiché deve trasportare un carico pesante e avere un bambino con sé lo considera una garanzia, meglio di una pistola. Nel corso dell’esperienza i due avranno, però, l’opportunità di riavvicinarsi e provare a comprendersi. Il muro del silenzio sceso tra di loro potrebbe essere abbattuto attraverso la convivenza forzata.
Il responso ricevuto da Il ladro di giorni è stato piuttosto positivo. In particolare, ha ricevuto complimenti Riccardo Scamarcio, capace di entrare nei panni di un personaggio difficile. Sulla credibilità della pellicola sono state date opinioni contrastanti, a causa della commistione di generi.
La caratterizzazione della trama fa sorgere i dubbi sull’autenticità del racconto. A quanto pare, le sensazioni sarebbero corrette, essendo frutto della fantasia di Guido Lombardi.