Il postino al cinema: 5 film da inviare (esclusivamente per posta)
Tra i film e i documentari che in questi giorni fanno breccia nel corposo programma della 10ma Festa del Cinema di Roma si annovera Tutto il cinema in 100 (e più) lettere. Un titolo che, oltre ad avere un tocco vintage, ha il lieve retrogusto di una figura assai nota nel panorama artistico, ossia quella del postino; protagonista indiscusso della scena letteraria e cinematografica, nonché degno portavoce di qualsivoglia scambio, che sia affettuoso, malefico, istituzionale.
Il postino: 5 film da inviare
Di scartoffie, pacchi postali e uomini in divisa blu, in bicicletta o a cavallo di un più adeguato mezzo di trasporto, ne è ricco il mondo. Il cinema allora non può che raccontare come quest’andirivieni di lettere, pensieri e parole si sia evoluto nel tempo, tralasciando problematiche apparentemente futili quali il costo spedizione pacchi o il dubbio se arriverà mai ciò che abbiamo spedito e focalizzandoci unicamente su quella figura professionale, in apparenza semplice, che è il portalettere. Alla luce di ciò abbiamo selezionato per voi 5 pellicole da spedire obbligatoriamente via posta ai vostri amici più cari.
5) Le notti bianche del postino
Presentato alla 71ma Mostra del Cinema di Venezia, il film di Andrei Konchalovsky ci conduce in un luogo semidesolato a nord della Russia, in cui Lyokha rappresenta molto più di un semplice postino; egli è infatti l’unico collegamento col mondo esterno. Il suo ruolo è un tutt’uno con lo splendido personaggio naturale e silenzioso in cui il regista sa calarci e la sua routine, pur sembrando monotona, si colora di piccoli misteri che vanno ad abbellire le notti insonni del servizievole uomo. Un’immagine del postino estremamente familiare; intesa come piccolo ma indispensabile granello di un mondo lontano.
Da spedire a: gli amici che amano la poesia
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4) Il postino Pat
Anche nel cartoon tratto da una serie televisiva degli anni Ottanta, l’immagine del postino si sposa bene con le doti di cordialità e disponibilità. Nulla è noioso o meccanico nel lavoro di Pat, che sa intingere l’atto di consegnare la posta di brio e simpatia. Ma nella sua vita perfetta qualcosa sta per accadere con l’arrivo del supervisore Edwin Carbunkle, intenzionato a sostituire i postini con dei robot aventi le sembianze di Pat. Non può che scatenarsi il caos nel villaggio di Greendale! Il nostro protagonista però farà di tutto pur di ripristinare l’arte della gentil consegna rimarcando che, per portare al destinatario un messaggio imbustato, occorre un savoir faire impeccabile!
Da spedire a: chi ha dei bambini, magari cercando di recapitare un postino con grandi doti canore!
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3) Benvenuti al Sud
Guardando la pellicola nella quale sono protagonisti Claudio Bisio e Alessandro Siani viene da pensare che il mestiere del postino sia il più bello del mondo, purché lo si faccia al sud! Abbandonata la rigidità delle poste milanesi, infatti, Alberto Colombo (cacciato per essersi finto invalido) approda in un piccolo paese della Campania accentuando tutti quei pregiudizi che il nord della Penisola in genere nutre per il sud, primo fra tutti quello scorrere lento e confidenziale della vita che assume la massima espressione di goduria proprio alla guida di motorino: mezzo col quale i due raggiungono ogni punto della città per consegnare la posta, ma ogni sosta equivale a una festa. L’accoglienza, insomma, a Castellabate è di casa, così come il postino, che interpreta l’uomo per eccellenza col quale condividere gioie e dolori dell’arrivo di una lettera.
Da spedire a: chi brinda con un limoncello fatto in casa l’arrivo di buone notizie!
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2) Harry Potter e la Pietra filosofale
Nella saga cinematografica tratta dai romanzi della Rowling e portata sul grande schermo da Cris Columbus, Harry Potter riceve le lettere che lo condurranno ad Hogwarts in maniera piuttosto insolita, ossia grazie a delle civette che, svolazzando lasciano scivolare giù dal camino, davanti alla porta d’ingresso o dall’apposita buca, il prezioso invito. Ma gli zii non approvano che il nipote riceva quelle lettere così lo portano via da Petit Drive. Loro malgrado, però, dovranno fare i conti con un postino decisamente anomalo: il gigante Hagrid. Che dire? Albus Silente e Minerva McGranitt hanno trovato un portalettere fidato e soprattutto risoluto!
Da spedire a: l’amante del genere fantasy
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1) Il postino
Concludiamo la nostra classifica con una delle pellicole più note di tutti i tempi, quella che segna l’ultima interpretazione di Massimo Troisi: Il postino (tratta dal libro Il postino di Neruda di Antonio Skármeta). Michael Radford mette in scena il rapporto di stima e amicizia che si crea tra due uomini, nonostante l’abisso sociale che li separa. A far da tramite in questo caso è la poesia ma soprattutto un postino, improvvisato e analfabeta, Mario. Lui che, in quel tragitto che lo separa dalla dimora di Pablo Neruda, si innamora e resta basito dall’attrazione che le donne nutrono per il poeta, usando infine i suoi versi quali arma d’eccezione al fine di conquistare la bella Beatrice. Un film toccante, non solo perché dodici ore più tardi Troisi morì – a causa dei problemi di cuore che l’attanagliavano – ma anche e soprattutto perché fa trasparire nella stesura della lettera una pratica atavica, romantica e capace di conquistare anche il cuore più restio. E il postino è, in questo caso più che mai, l’intermediario silenzioso e discreto tra i due amanti.
Da spedire a: la propria amata o all’amico innamorato!