Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni
Breve guida ai 10 migliori indie horror degli ultimi 10 anni, da Martyrs a Raw, passando per A Serbian Film e Babadook.
Il cinema di genere, si sa, è un terreno difficile da battere: soprattutto negli ultimi anni, realizzare un film horror di qualità è diventata un’impresa ardua e quasi impossibile, complici le regole commerciali troppo serrate e un pubblico ormai disabituato al cinema di genere. Fortunatamente, in mezzo al buio ci sono spesso spiragli di luce ed è per questo che abbiamo preparato per voi una guida ai 10 migliori indie horror degli ultimi 10 anni, dal 2008 al 2017, uno per ogni anno.
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Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – Martyrs (2008)
Diretto da Pascal Laugier, già regista di Saint Ange nel 2004, Martyrs è stato uno dei film più intensi e discussi degli ultimi anni. Raccontato con uno stile crudo e mai edulcorato, e quindi figlio del nuovo horror francese appena (ri)nato, Martyrs mette in scena il dolore in tutte le sue forme, alternando torture fisiche a psicologiche in un vortice di violenza mai gratuita e proprio per questo estremamente faticosa.
Moltissima gente ha abbandonato la sala a metà visione (diverse persone già subito dopo il meraviglioso prologo) e quasi nessuno ha resistito fino alla fine del film: Martyrs è drammatico, intenso, visivamente esplicito e non lascia niente all’immaginazione. Pascal Laugier non ha minimamente voglia di indorare la pillola ed è per questo che il suo messaggio arriva dritto e tagliente allo stomaco dello spettatore, facendolo immedesimare completamente al punto da percepire (anche se in minima parte) lo stesso dolore delle protagoniste.
Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – La Horde (2009)
Sempre in Francia, ma con un tono più scanzonato di Martyrs, Yannick Dahan e Benjamin Rocher dirigono La Horde, l’ennesima variazione sul tema “Apocalisse Zombie”. Girato come se fosse un exploitation anni ’70, La Horde salta all’occhio per la sua fotografia sporca e le scene per lo più d’azione e girate con la macchina a mano (in un periodo in cui girare con la steady cam era ancora una cifra stilistica e non una norma del cinema indie). Estremo, visivo e senza scrupoli, La Horde è un vero e proprio viaggio nei meandri degli abissi di un’umanità che volge al termine e in cui non c’è alcuna speranza di salvezza dalla contaminazione.
Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – A Serbian Film (2010)
A Serbian Film è forse il film più violento, estremo e controverso della storia del cinema. Criticato a lungo per la presenza di stupri, violenze su minori e svariati episodi di necrofilia, A Serbian Film di Srđan Spasojević è stato presentato nel 2010 al SXSW di Austin, uno dei più importanti festival di cinema indipendente del mondo. Per via delle tematiche trattate, ma soprattutto per la messinscena scriteriata di una violenza a volte priva di controllo e ragione, A Serbian Film è stato bandito da diversi paesi nel mondo, inclusi Portogallo, Francia, Spagna, Malesia e Singapore e il governo serbo ha fatto causa al regista per “crimini contro la morale pubblica”.
Al di là delle polemiche sollevate, A Serbian Film rimane uno dei più coraggiosi esperimenti cinematografici mai realizzati, in cui la sensazione di turbamento e spaesamento persistono anche a fine pellicola, e in cui il cinema horror torna a farsi portavoce di un malcontento comune, mettendo in scena la repressione di una società – come quella serba – costretta a subire un governo opprimente e retrogrado in cui sei vittima e pedina e non c’è salvezza per nessuno.
Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – Red State (2010)
È del 2011, invece, Red State, del regista e attore americano Kevin Smith. Conosciuto ai più come il Bob del duo “Jay e Silent Bob”, Kevin Smith è in realtà un regista di grande talento, con una incredibile profondità narrativa e uno spiccato amore per il genere horror disturbante, di quelli che ti fanno del male senza, però, mostrarti nulla.
E con Red State quello a cui assistiamo, infatti, è inquietante e angosciante al punto da togliere il fiato, perché mette in scena i soprusi derivati dalle proibizioni religiose, in cui il fondamentalismo attua una vera e propria caccia alla strega nei confronti di tutti quelli che vanno contro i loro stessi ideali. In Red State non si fa chiaro riferimento a una chiesa o religione specifica, ma è evidente il rimando alla Westboro Baptist Church, ad oggi una delle chiese protestanti più estreme presente in America: se non ne avete mai sentito parlare, vi consiglio una visita al loro sito ufficiale per vivere un incubo peggiore di film dell’orrore.
Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – Excision (2012)
Excision è il primo film di Richard Bates Jr. ed è la versione lunga di un suo cortometraggio del 2008. A metà tra teen movie e dramma, con una spruzzata di gore qui e la, Excision racconta le “avventure” della stravagante Pauline, una ragazzina un po’ nerd e un po’ outsider, con una strana fissazione per i cadaveri e il desiderio di diventare un chirurgo. Quando la sua passione per bisturi e ferri trova sfogo nella malattia di sua sorella è l’inizio del vero incubo. È difficile inquadrare un film come Excision, specie per via degli episodi deliranti della protagonista, ma la sua carica emozionale risiede proprio nel suo finale, prevedibile ma spaventoso e di un realismo faticoso da digerire.
Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – Escape from tomorrow (2013)
A metà tra mocumentary e thriller, Escape from Tomorrow è forse IL film indie per eccellenza, non soltanto per il bassissimo costo del budget a disposizione, ma anche – e soprattutto – per le modalità di ripresa. Girato letteralmente di nascosto all’interno del parco divertimenti di Disneyland in California (e per “nascosto” intendiamo proprio che la Disney non era stata minimamente informata dei fatti), Escape from Tomorrow è divenuto in breve tempo – e per lo più grazie al passaparola – un manifesto del cinema indie, della libertà di espressione e una sorta di strumento di lotta per contrastare il forte e prepotente potere delle multinazionali.
A dirla tutta, la critica velata verso Disneyland non è la vera protagonista di questo piccolo grande film: il parco divertimenti è più che altro uno sfondo funzionale alla messinscena del dramma del protagonista “in fuga dal domani”, un domani fatto di paure e incertezze, senza un lavoro e con una famiglia da mantenere. Il parco giochi, quindi, prende vita in modo assai inaspettato, trasformando in reali e tangibili le paure del povero Jim, che ormai non vede alcuna soluzione davanti a sè se non quella di fuggire via.
Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – Babadook (2014)
Babadook è la prova vivente che le donne dovrebbero dirigere molti più film, soprattutto di genere, per la loro spiccata umanità, per la capacità che hanno di guardare oltre le apparenze e per il talento con cui raccontano storie semplici e allo stesso tempo intrise di drammaticità.
Diretto da Jennifer Kent, Babadook è un film tradizionale, che fa tesoro delle lezioni di cinema di genere, ma in qualche modo le sovverte, raccontando la tragedia insita in un lutto mai perfettamente elaborato e dando corpo, voce ed anima agli spiriti e i demoni generati dal nostro stesso dolore. Babadook riesce ad emozionare soprattutto quando non mostra, non racconta, non dichiara: la sua forza è nei momenti lenti, cupi, silenziosi che preparano al climax. Insieme a The Witch e It Follows, Babadook ha segnato la nuova era del cinema indie contemporaneo.
Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – The Nightmare (2015)
La paralisi del sonno è una patologia medica molto particolare, che porta le persone che ne soffrono a paralizzarsi, appunto, nel sonno e ad avere inquietanti allucinazioni da cui non riescono a “risvegliarsi”. The Nightmare è il documentario di Rodney Ascher che cerca di affrontare questo problema, utilizzando un linguaggio che spazia dall’inchiesta all’horror: più che la messinscena, quello che inquieta di The Nightmare è proprio quello che racconta e il pensiero che la paralisi sia un’esperienza drammatica che potenzialmente può capitare a chiunque. Da vedere, ma solo se non si è facilmente impressionabili, pena l’insonnia. A vita.
Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – The Witch (2016)
Probabilmente uno degli indie horror più amati degli ultimi anni, The Witch è un dramma storico travestito da film dell’orrore diretto da un giovanissimo Robert Eggers, qui alla sua formidabile opera prima. A basso costo – ma di qualità elevatissima, sia per fotografia che per contenuti – The Witch è tantissime cose insieme: thriller psicologico, racconto pseudostorico, storia fantastica e cinema di genere racchiusi in un unico prodotto (in grado, quindi, di appassionare quasi ogni tipo di pubblico).
Nonostante fosse il suo primo film, Robert Eggers è riuscito a realizzare un film completo e complesso, inquietante e disturbante come dovrebbero essere i film dell’orrore di questo tipo, al punto che definirlo un capolavoro del genere è davvero sminuente, perché The Witch è proprio un gioiello cinematografico trasversale.
Indie horror: i film migliori degli ultimi 10 anni – Raw (2017)
La regina del 2017 è senza dubbio Julia Ducornau, regista di Raw, che dirige un film crudo – come suggerisce il titolo – ma allo stesso tempo delicato, in cui la protagonista deve fare i conti con una terribile scoperta che la costringerà, poi, ad affrontare una terribile realtà.
Non c’è niente di paranormale o trascendentale in Raw, tutto è vero, puro, reale e plausibile, anche le situazioni più grottesche e quelle dichiaratamente “surreali”. La forza dell’opera della Ducouranu sta nel raccontare una storia incredibile come se fosse vera e nel farlo con un’eleganza senza pari, avvalendosi anche di un cast di giovani attrici brillanti e fuori dagli schemi.