Italo: la storia vera che ha ispirato il film con Marco Bocci
Italo non è stato solo un cane, ma il protagonista di una storia vera che ha commosso tutta l'Italia e che è diventato anche un film.
La storia di Italo è un qualcosa di straordinario: un esempio di amore incondizionato e lealtà che solo un cane può dare. Portata sul grande schermo nel 2014 grazie alla regia di Alessia Scarso, la storia raccontata in Italo però non è frutto di fantasia, ma di un fatto reale che è accaduto in Sicilia qualche anno fa e che ancora oggi è un ricordo di cui i cittadini di Scicli non possono fare a meno di ricordare con gioia ed un pizzico di amarezza.
Un po’ Balto, un poì Hachiko, Italo è stato uno dei tanti cani che ogni giorno passano sulle nostre strade, solo che lui è riuscito ad ottenere la benevolenza di un paese intero, che ha voluto adottarlo a tutti gli effetti. Italo non è stato un semplice cane randagio, ma un guardiano silenzioso della città, che ha vegliato sui suoi abitanti senza volere niente in cambio.
Il film, che vede protagonisti al fianco del cane eroe di Scicli Marco Bocci, Elena Radonicich, Barbara Tabita e Leo Gullotta nei panni del narratore della storia, è uscito nelle sale cinematografiche a gennaio 2015 ed ha subito conquistato il pubblico non solo in Italia, ma in tutto il mondo. La pellicola, ambientata nelle zone che hanno visto realmente Italo camminare tra le sue strade, infatti è stata anche protagonista di diversi festival cinematografici internazionali, tra i quali L’Italian Contemporary Film Festival Junior, lo Shangai International Film Festival, il Roseto Opera Prima (dove ha vinto la Rosa d’oro per il miglior Soggetto) e molti altri ancora.
Italo: la storia vera che ha ispirato il film
La storia di straordinaria amicizia tra un bambino ed il cane eroe raccontata in Italo accade nel 2009 a Scicli, uno dei tanti paesi della provincia di Ragusa. Qui, da un giorno all’altro, compare tra le strade della città un cane randagio. Nessuno sa di chi sia e nessuno chiede di lui. Giorno dopo giorno Italo riesce a guadagnarsi la fiducia dei cittadini di Scicli, arrivando addirittura ad ottenere la cittadinanza onoraria.
Italo non solo cammina insieme ai turisti, guida i bambini che tornano e vanno da scuola, ma addirittura prende parte a cortei storici, entra in chiesa ed ascolta la messa. E’ anche presente a matrimoni e funerali. Piano a piano gli abitanti di Scicli si abituano alla presenza di Italo, ma è l’ennesima azione del cane a far innamorare definitivamente Scicli di lui. Una sera Italo interviene durante l’aggressione di una banda di balordi ai danno di una cameriera che stava tornando a casa. Italo non solo la difende, ma le sere successive scorta la ragazza dal luogo di lavoro fino a casa. Da quel momento Italo diventa il cane eroe non solo di Scicli, ma di tutta Italia, simbolo di fedeltà, coraggio ed amore incondizionato.
Per la città di Scicli Italo è stata una certezza fino al momento della sua morte, arrivata dopo qualche anno dal suo arrivo in città ed una breve malattia. I cittadini ancora conservano la sua cuccia in piazza del Municipio mentre nella storica Villa Penna c’è ancora la sua tomba, con una semplice lapide che lo ritrae.
Questa è la storia vera di Italo, il meticcio entrato in punta di zampe tra le strade di Scicli, che è riuscito a far comprendere a tutti l’importanza dell’amore e delle buone azioni, e proprio com’è arrivato se ne è andato, lasciando tra i suoi amici il suo indelebile ricordo.