James Bond: tutti i numeri dell’infallibile agente 007
Con Bond 25, in uscita a febbraio 2020, arriverà nelle nostre sale il 25° film con protagonista James Bond, ma in tutti questi anni quante ne avrà combinate l'infallibile agente 007? Ecco qualche interessante statistica!
Dovremo aspettare febbraio 2020 per vedere la nuova avventura di James Bond, interpretato ancora una volta da Daniel Craig che però, con Bond 25, dirà addio allo smoking del celebre agente. L’attore infatti veste i panni di 007 dal 2006, quando debuttò come James Bond in Casino Royale di Martin Campbell. Craig è poi tornato all’azione nel 2008 in Quantum of Solace, nel 2012 in Skyfall e nel 2015 in Spectre. L’attore presterà quindi il suo volto per l’ultima volta, in quello che sarà il 25° film con protagonista il celebre agente segreto 007.
Ma in tutti questi anni e in ben 24 lungometraggi, quante ne ha combinate il nostro amato James Bond? Quanti Martini avrà bevuto nella sua lunga carriera? A quanti tavoli da gioco si sarà seduto? E a quante donne avrà fatto girare la testa? Una simpatica infografica, che potete vedere qui, ha deciso di fare due conti e svelare qualche interessante statistica sull’infallibile agente 007.
007: gli attori che hanno interpretato James Bond
Nella sua lunga carriera, il personaggio di James Bond è stato interpretato sul grande schermo da ben 6 attori: Sean Connery, George Lazenby, Roger Moore, Timothy Dalton, Pierce Brosnan e Daniel Craig. L’agente 007 rimasto maggiormente impresso nella memoria del pubblico è sicuramente quello con il volto dell’attore scozzese Sean Connery, interprete dei primi cinque film e del settimo della saga: Licenza di uccidere, Dalla Russia con amore, Missione Goldfinger, Thunderball: Operazione tuono, Si vive solo due volte e Una cascata di diamanti.
Tuttavia, il più “anziano” Bond è quello di Roger Moore. L’attore infatti ha vestito i panni dell’agente segreto per 4.348 giorni, in 7 film sui 24 totali: Vivi e lascia morire, L’uomo dalla pistola d’oro, La spia che mi amava, Moonraker – Operazione spazio, Solo per i tuoi occhi, Octopussy – Operazione piovra e Bersaglio mobile.
Con Bond 25, questo record tuttavia sarà battuto da Daniel Craig che, con la sua ultima apparizione nei panni di 007 raggiungerà i 4.729 giorni, dopo aver recitato in cinque film.
Incassi e guadagni: facciamo qualche calcolo su James Bond
La saga dedicata a James Bond, con i suoi 24 film, ha incassato in totale dal 1962, anno di debutto del primo lungometraggio, ben 6.917.929.291 $, portandosi a casa un profitto totale di 5.372.629.291 $. Un incasso al box office che, adeguato all’inflazione, raggiungerebbe oggi i 16.315.134.284 $.Tra tutti, il titolo con il maggior incasso di tutti i tempi è stato Skyfall, diretto nel 2012 da Sam Mendes e interpretato da Daniel Craig. Vincitore di ben 2 Premi Oscar (Miglior montaggio sonoro e Migliore canzone), il film si è portato a casa un incasso di 1.110.526.981 $. La pellicola è stata anche quella più redditizia, con un profitto di 910.526.981 $.
Guadagni da capogiro se si pensa ai costi del film: Skyfall per esempio è costato 200.000.000, mentre per Spectre il budget è salito a 300.000.000. Ma, andando indietro nel tempo, è impressionante vedere la differenza con i budget destinati ai primi film. Per il primissimo film della saga per esempio, Licenza di uccidere (1962), il budget per la realizzazione è stato di appena 1 milione. Non sorprende quindi che Daniel Craig stia per diventare il James Bond più pagato dell’intera saga, con i suoi 25 milioni di dollari per Bond 25. A tal proposito Sean Connery e George Lazenby potrebbero avere qualcosa da ridire. Per le loro performance in Licenza di uccidere e Al servizio segreto di sua Maestà (1969) infatti, i due hanno guadagnato rispettivamente solo 17.000 e 80.500 dollari.
Numeri che lasciano intendere quanto il successo del personaggio di James Bond sia cresciuto incredibilmente nel tempo. Un successo che ha contribuito anche al rilancio delle opere dello scrittore britannico Ian Fleming, che creò il celebre agente segreto nel 1953. Basti pensare che prima del debutto di Casino Royale nel 2006, la domanda delle copie della prima edizione del libro di Fleming è salita esponenzialmente e che una copia originale è stata venduta per ben 40.000 $. Tutte le prime edizioni del libro riportano sul frontespizio la dicitura Jonathan Cape (la casa editrice d’origine) e valgono ancora di più se presentano la copertina originale. Con oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, non sorprende che il franchise di James Bond, sia uno dei più riusciti di tutti i tempi.
Ma i successi economici di James Bond non finiscono qui. Se siete degli appassionati e desiderate qualche gadget dal set infatti, dovrete spendere qualche bel soldino. L’Aston Martin DB5 utilizzata in Missione Goldfinger (1964) e Thunderball: Operazione tuono (1965) è stata venduta nel 2010 per 4,1 milioni di dollari, mentre un tavolo da biliardo proveniente dal set di Casino Royale è stato battuto all’asta per 108.000 dollari nel 2012. Alla stessa asta, organizzata per il 50° anniversario di James Bond, è stato venduto anche l’orologio da polso Omega Seamaster Professional, indossato da Daniel Craig in Skyfall, al modico prezzo di 200.000 dollari.
James Bond: nemici, armi e gadget
Nei suoi 24 film, James Bond ha dovuto affrontare non poche disavventure e vedersela con altrettanti perfidi nemici. In totale, i cattivoni uccisi in tutti i film sono stati ben 405, ma quello più famoso resta sicuramente il genio del crimine Ernst Stavro Blofeld. Personaggio nato sempre dalla mente di Fleming, Blofeld è stato interpretato sullo schermo da diversi attori ed è apparso in ben 7 film: in Dalla Russia con amore (1963) e Thunderball – Operazione tuono (1965) interpretato da Anthony Dawson; in Si vive solo due volte (1967) interpretato da Donald Pleasence; in Al servizio segreto di Sua Maestà (1969) interpretato da Telly Savalas; in Una cascata di diamanti (1971) interpretato da Charles Gray; in Solo per i tuoi occhi (1981) interpretato da John Hollis e in Spectre (2015) interpretato da Christoph Waltz.
Tra le varie difficoltà che il nostro amato agente ha dovuto affrontare negli anni, è impossibile dimenticare l’iconica scena con gli squali in Thunderball: Operazione tuono, che ha causato non pochi problemi. Sean Connery infatti era comprensibilmente preoccupato nel dover girare una scena sott’acqua vicino a dei veri squali, nonostante fossero sedati. Lo scenografo Ken Adam quindi costruì un divisore trasparente per separare l’attore dagli animali. Tuttavia lasciò uno spazio aperto che uno squalo riuscì ad attraversare, lasciando a Connery il tempo necessario per scappare.
Oltre a dover difendersi dagli squali, James Bond ha dovuto vedersela con tanti altri pericoli e, in molti di questi casi, ha sfoggiato diverse armi. Le armi utilizzate in totale in tutti i suoi film sono 72 e, la più famosa è sicuramente la Walther PPK, la pistola semiautomatica tedesca comparsa in ben 22 film. In realtà, originariamente l’arma scelta da Fleming per il suo eroe era una Beretta 418. Quando però un esperto di armi leggere disse allo scrittore che quel tipo di pistola era maggiormente indicato per le donne e che con le sue piccole dimensioni, non era adatto ad un combattimento, Fleming cambiò idea.
In Licenza di uccidere, è l’agente Q del Secret Intelligence Service a imporre a Bond di abbandonare la Beretta per la famigerata Walther PPK. Con questo personaggio, Fleming decise di omaggiare proprio l’esperto di armi da fuoco Geoffrey Boothroyd, lo stesso che gli consigliò di far cambiare arma al suo eroe.
Nella saga, l’agente Q ha il compito quindi di fornire agli agenti doppio 00, quelli con licenza di uccidere, le armi, i gadget e le auto accessoriate per le loro missioni. Non solo armi quindi, ma anche gadget fantastici: negli anni infatti James Bond ci ha abituato a diverse invenzioni, capaci di tirarlo fuori dalle situazioni più drammatiche. In totale i gadget utilizzati nei film di 007 sono stati 156 e il più famoso è sicuramente l’orologio da polso modificato.
James Bond: donne, alcol, casinò e motori
Negli anni abbiamo imparato che James Bond è un esperto di armi e gadget di ultima generazione, ma non solo. L’agente 007 infatti se ne intende anche di motori, cocktail, gioco d’azzardo ma soprattutto di donne.
Le automobili guidate da James Bond nei suoi 24 film sono state in totale 46 e la più famosa è sicuramente la già citata Aston Martin, che appare in ben 12 film. Da Missione Goldfinger, film del 1964, sono stati esattamente 5 i modelli di Aston Martin apparsi sul grande schermo. La DB10 è stato il modello creato appositamente per Spectre e si ritiene sia l’auto di Bond più veloce fino ad oggi. Sarà contento Daniel Craig che, oltre ad essere il James Bond più pagato, è anche quello che ha ricevuto una fornitura a vita di Aston Martin.
Come dicevamo, non solo motori ma anche alcol. E di alcol nei film di James Bond se ne è visto a fiumi. Il numero di cocktail bevuti dal nostro agente infatti 302 e il più utilizzato, nonostante il celebre Martini, è lo Champagne, che compare in ben 21 film. Facendo qualche calcolo, in media Bond beve un drink ogni 10 minuti e 53 secondi. In Skyfall, 007 ha deciso di cambiare il suo amato Vodka Martini con delle bottiglie di Heineken, solamente però a causa di un accordo di sponsorizzazione del product placement, tornando al suo amato drink prima della fine del film.
Insieme all’alcol poi troviamo il gioco d’azzardo. James Bond fa visita ai casinò per ben 10 volte nei suoi film, mentre il gioco di carte più giocato è il Bacarrà, apparso in ben 4 film. La partita più tesa tuttavia, è quella a Texas Hold’em (Poker) tra James Bond e La Chiffre in Casino Royale (2006). Il regista Martin Campbell è riuscito a rendere la scena particolarmente inquietante, facendo piangere al rivale di 007, interpretato da Mads Mikkelsen, lacrime di sangue. Campbell inoltre impose all’attore di non battere ciglio durante l’intera durata della partita.
Infine, non potevano mancare le donne. Bionde, more, rosse: le donne di James Bond sono state tante e sicuramente fatali, per la precisione 58 femmes fatale. La più celebre è Sylvia Trench, comparsa nei primi due film (Licenza di uccidere e Dalla Russia con amore), ma che secondo l’attrice che la interpretò, Eunice Gayson, doveva essere presente almeno nelle prime sei pellicole.
Le Bond Girl sono state tantissime negli anni. Tra le interpreti più celebri ricordiamo Ursula Andress, la stessa Eunice Gayson, Honor Blackman, ma anche le più recenti Sophie Marceau, Rosamund Pike, Halle Berry, Eva Green, Monica Bellucci e Léa Seydoux. Bond girl che non sempre hanno avuto un destino felice: di tutte le donne incontrate e in qualche modo amate da James Bond, sono 16 quelle che vengono uccise dopo essere state coinvolte sentimentalmente con il nostro 007.
Tra le attrici maggiormente ricorrenti nei film di James Bond infine, troviamo Maud Adams. L’attrice è infatti apparsa in ben tre film del franchise, in tre ruoli diversi: nella parte della Bond Girl principale in L’uomo dalla pistola d’oro (1974), in quella sempre principale in Octopussy – Operazione piovra (1983) e anche in un cameo in Bersaglio mobile (1985).
James Bond: le frasi ad effetto
È impossibile pensare a James Bond senza collegarlo alla sua celebre frase “Sono Bond, James Bond”. La battuta è stata detta dall’agente sul grande schermo per ben 25 volte: solo in L’uomo dalla pistola d’oro (1974) la ripete 3 volte. Ma da dove nasce il nome James Bond? È lo stesso Flaming a raccontarlo, affermando che il suo personaggio prende il nome da un celebre ornitologo. Il vero James Bond fu infatti un esperto di uccelli, che lo scrittore conosceva in quanto appassionato di bird watching. Durante il processo di creazione del suo personaggio, Fleming voleva un nome corto e mondano e quando gli cadde l’occhio sul libro scritto da Bond, decise che quello era il nome giusto. In cambio dell’utilizzo del nome, Fleming permise all’ornitologo di poter sfruttare il suo per identificare qualsiasi nuova specie di uccello, anche la più brutta che avesse trovato.
Ma cosa sarebbe James Bond senza il suo drink “agitato, non mescolato”? La seconda celebre battuta dell’agente 007 è infatti detta sul grande schermo per ben 12 volte: in entrambi i film La spia che mi amava (1977) e Golden Eye (1995), viene ripetuta 2 volte. La ricetta per il perfetto drink viene descritta in Casino Royale, quando Bond dichiara che il Martini ideale deve contenere “tre misure di Gordon, una di vodka, una mezza misura di Kina Lillet”. Il tutto poi andrebbe battuto “molto bene fino a quando non si sarà raffreddato, quindi poi andrebbe aggiunta una grande fetta di scorza di limone”. Sfortunatamente il Kina Lillet non è più in produzione, quindi realizzare un Martini “agitato, non mescolato” perfetto non è più possibile.
Le colonne sonore di James Bond
Per concludere le nostre statistiche su James Bond, non potevano mancare le colonne sonore. I successi dei film del nostro amato agente infatti, si devono a le varie canzoni che lo hanno accompagnato nel corso delle sue avventure. Le canzoni che hanno guadagnato un posto nella classifica delle più ascoltate in Regno Unito sono state 14 e l’unica a raggiungere la vetta della top ten è stata Writing’s on the Wall di Sam Smith, tema principale di Spectre (2015).
Seguono poi A View to a Kill, il singolo firmato dai Duran Duran per Bersaglio mobile (1985) e Skyfall di Adele, colonna sonora dell’omonimo film del 2012. Entrambe raggiunsero la seconda posizione della classifica delle canzoni più ascoltate in Regno Unito. La canzone dei Duran Duran ebbe tuttavia più successo negli Stati Uniti, entrando nella top 100 di Billboard nel 1985.