40 anni di James Franco in 10 film, i migliori della sua carriera!
Il nostro omaggio al talento e alla carriera del popolare attore statunitense attraverso un tuffo nelle sue migliori interpretazioni, da James Dean - La storia vera a The Disaster Artist.
Celebriamo oggi i primi 40 anni di un attore talentuoso e poliedrico come James Franco, che nel corso degli anni ha saputo attraversare diversi generi e ruoli senza mai rimanerne ingabbiato, guadagnandosi l’affetto e la stima del pubblico. Pur essendo ancora relativamente giovane, l’attore californiano ha già lasciato un segno importante nella scena cinematografica contemporanea, districandosi fra televisione, cinecomic, commedie demenziali, film cult e cinema d’autore, dando sempre un’impronta del tutto intima e personale ai propri personaggi. Per rendere omaggio a questo grande interprete, noi di Cinematographe – Film Is Now abbiamo selezionato le sue 10 migliori performance, che ne testimoniano il naturale magnetismo e la cristallina espressività.
James Franco e i suoi film migliori: James Dean – La storia vera
Dopo l’importante ruolo nello show televisivo di culto Freaks and Geeks, James Franco ottiene la sua prima parte da protagonista assoluto e una discreta dose di popolarità con il film per la TV James Dean – La storia vera (2001), in cui dà corpo e volto a una vera e propria leggenda della settima arte come James Dean. La sua interpretazione è stupefacente non solo per l’abilità con cui riesce a riprodurre gesti, espressioni e movenze del suo personaggio, ma anche per come rende il suo eterno conflitto fra popolarità e sregolatezza e fra trionfi e turbamenti interiori, dipingendo un ritratto umano davanti al quale è difficile rimanere indifferenti. A soli 24 anni, James Franco conquista inoltre i primi importanti riconoscimenti, aggiudicandosi Golden Globe, Emmy e Critics’ Choice Movie Award come miglior attore in un film per la televisione.
Il lato comic della filmografia di James Franco: Spider-Man
Le sirene del cinema non tardano a chiamare James Franco, che infatti nel 2002 prende parte a Spider-Man, primo capitolo della trilogia sull’Uomo Ragno di Sam Raimi, capace di conquistare più di 800 milioni di dollari al botteghino. Dopo essere stato provinato e scartato per l’iconico ruolo di Peter Parker, il nostro viene ingaggiato per la parte del migliore amico di quest’ultimo Harry Osborn. In bilico fra l’amicizia di Peter, l’attrazione per Mary Jane e l’affetto per il padre (il solito efficace Willem Dafoe), Franco mette in scena un personaggio complesso e dalle diverse sfaccettature, che avrà modo di espandere e plasmare anche nel secondo e nel terzo capitolo, mettendone in luce anche gli aspetti più torbidi e ombrosi.
Strafumati è uno dei migliori film di James Franco
Nel 2008, James Franco si ricongiunge con l’amico di sempre Seth Rogen per un bizzarro road movie a metà fra l’action e la commedia demenziale, in cui i due interpretano due pigri e costantemente sballati consumatori di marijuana. La verve comica di Franco e la naturale affinità con Rogen, abbinate a una sceneggiatura infarcita di irriverenti gag, volgarità a profusione, sparatorie e inseguimenti, sorreggono una commedia piacevolmente politicamente scorretta, che pur basandosi su dialoghi deliranti e siparietti surreali riesce ad evitare di cadere nel patetico e nel ridicolo involontario, regalando quasi due ore di puro e sfrenato divertimento allo spettatore. James Franco conferma così le sue naturali doti nella commedia più rozza e ridanciana, che nel corso della sua carriera, a differenza di alcuni illustri colleghi, saprà sfruttare abilmente senza però rimanere intrappolato in un filone.
Le 10 migliori interpretazioni di James Franco: Milk
Lo stesso 2008 vede James Franco prendere parte a Milk di Gus Van Sant, intenso biopic sulla vita di Harvey Milk, primo gay dichiarato capace di conquistare una carica politica negli Stai Uniti. Il nostro interpreta Scott Smith, storico compagno del politico, e insieme a Sean Penn (premiato con l’Oscar come migliore attore protagonista per la sua performance) mette in scena un rapporto struggente e doloroso, fatto di amore e reciproco supporto, ma anche a difficoltà esacerbate dalla ferrea volontà da parte di Milk di inseguire una carriera politica. Pur in un ruolo di secondo piano, James Franco tiene testa a colleghi più esperti e celebrati, dimostrando nuovamente notevoli doti da attore drammatico e aprendo il campo a una carriera fatta anche di ruoli più impegnati.
James Franco e uno dei suoi film più belli: film 127 ore
Nel 2010, James Franco si rende protagonista di quella che a oggi è probabilmente la performance più difficile e tormentata della sua carriera in 127 ore di Danny Boyle. L’attore californiano mette in scena la storia vera di Aron Ralston, alpinista statunitense che nel 2003, a causa della sfortunata caduta di un masso durante un’escursione, rimase incastrato in un canyon per poco più di 5 giorni, con la sola compagnia di una videocamera digitale a cui raccontare tutto il suo tormento e la sua disperazione. Franco si carica l’intero film sulle spalle, con un lungo assolo fatto di angoscia e speranza, rabbia e sconforto, delirio e attaccamento alla vita, creando un solido legame emotivo fra lo spettatore e la tragica vicenda del protagonista.
La sua prova è premiata con le nomination ai principali premi del panorama cinematografico internazionale, fra cui Oscar e Golden Globe, che sfuggono a Franco solo per l’altra straordinaria performance di Colin Firth ne Il discorso del re. La mancanza di riconoscimenti non toglie però nulla a un’interpretazione di rara forza e intensità, che lancia definitivamente James Franco come uno degli attori più eclettici e sorprendenti della sua generazione.
James Franco nel film Spring Breakers – Una vacanza da sballo
Dopo il coinvolgimento in vari progetti, fra cui L’alba del pianeta delle scimmie, reboot della storica saga, James Franco nel 2013 prende parte al conturbante e controverso Spring Breakers – Una vacanza da sballo, affiancando le ex teen star Vanessa Hudgens e Selena Gomez in una storia intrisa di sesso, violenza e droga, che mette in luce il lato più torbido e perverso della gioventù americana. Franco è praticamente irriconoscibile nei panni di Alien, inquietante gangster che diventa protettore di un piccolo gruppo di ragazze fuggite in Florida per lo spring break. Denti dorati, treccine e occhiali da sole d’ordinanza: Franco è ancora una volta estremamente convincente in un ruolo tutt’altro che facile, diventando determinante per la riuscita di un film ambiguo ed eccessivo, in cui eros, dissolutezza e malavita si intrecciano in un efficace mix.
James Franco in Facciamola finita
Fra i vari progetti a cui James Franco prende parte con ritmo incalzante, a meritare una particolare menzione è senza dubbio Facciamola finita, nel quale il nostro si ricongiunge con gli amici Seth Rogen, Craig Robinson, Danny McBride, Jay Baruchel e Jonah Hill in una pellicola talmente folle e grottesca da diventare esilarante e assolutamente imperdibile. Il nostro interpreta uno dei ruoli più difficili in assoluto, ovvero una versione ironica e caricaturale di se stesso, cimentandosi in una spassosa e demenziale avventura che coinvolge il gruppo di attori, rimasto isolato in una villa a seguito di un’apocalittica catastrofe.
Il soggetto è un pretesto per mettere insieme una serie di assurde e ridicole gag, che ironizzano sul mondo dello show business e in particolare sugli stessi protagonisti del film. Visibilmente a proprio agio, Franco sfrutta la naturale alchimia con gli amici di sempre, sostenendo una commedia a metà fra horror e catastrofismo con carisma e tempi comici perfetti, contribuendo alla riuscita di un vero e proprio cult.
L’nterpretazione di James Franco nel film The Interview
Non pago di essersi cimentato nei più disparati ruoli dietro e davanti alla macchina da presa, James Franco nel 2014 sfiora la crisi internazionale con The Interview, con cui insieme all’immancabile Seth Rogen mette in scena un’acida e corrosiva satira del regime della Corea del Nord e in particolare del dittatore Kim Jong-un, nemico giurato degli Stati Uniti. Il progetto non è però stato dal Leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea, che attraverso i suoi portavoce ha minacciato gravi ritorsioni in caso di distribuzione del film, a cui ha fatto seguito un grave attacco informatico alla Sony, attraverso il quale sono stati rubati dati personali dei dipendenti e interi film. The Interview è così stato immesso direttamente sul mercato Home Video, suscitando reazioni contrastanti nel pubblico e nella critica.
James Franco ripropone l’ormai classico duetto comico con Seth Rogen, prendendosi stavolta il ruolo del personaggio più balordo dei due, un mediocre conduttore di un talk show televisivo trash che viene incaricato di eseguire l’intervista più agognata di tutte, ovvero quella con Kim. Il nostro mette in scena un personaggio che nella sua idiozia racconta molto della boria e della cialtroneria del mondo dello spettacolo, rendendosi prevedibilmente protagonista di numerosi dissacranti sketch sulla figura del leader nordcoreano, con il quale il conduttore instaura un rapporto di amicizia, mettendo in luce assurdità e contraddizioni del regime. Una riuscita miscela fra commedia demenziale e satira politica, che proprio per la sua ambivalente natura ha deluso molti spettatori, rivelandosi però una visione obbligatoria all’interno del sempre più rigido e politicamente corretto panorama cinematografico contemporaneo.
James Franco nel film In Dubious Battle – Il coraggio degli ultimi
James Franco nel 2016 dirige e intepreta In Dubious Battle – Il coraggio degli ultimi, presentato durante la 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e tratto dall’omonimo romanzo di Steinbeck. In questo film Franco veste i panni di Mac, un attivista politico dell’Industrial Workers of the World che si inserisce tra i lavoratori delle vallate californiane, per lo più coglitori e contadini, per aiutarli a migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita, partecipando e organizzando scioperi e proteste.
James Franco realizza un’opera spietata, semplice ma che colpisce nel vivo, raccontando una realtà lavorativa negli anni ’30, dopo la Grande Depressione, dura e tristemente attuale. In Dubious Battle si regge fortemente su una struttura narrativa precisa ed efficace, che coinvolge e si sofferma con estremo realismo sulle ingiustizie sociali dei lavoratori americani, degli ultimi, e Franco svetta con un’interpretazione dirompente, cogliendo il confine tra denuncia e creatività, realizzando una trasposizione lineare e coraggiosa.
L’ultimo film di James Franco: The Disaster Artist
Arriviamo alla storia recente con The Disaster Artist, pellicola diretta e interpretata da James Franco sull’enigmatica figura di Tommy Wiseau e sulla sciagurata realizzazione del suo The Room, considerato uno dei peggiori film mai realizzati. Il nostro esegue un lavoro encomiabile sulla postura, sui gesti e sulle inflessioni della voce, al punto da essere in certi passaggi pressoché indistinguibile dall’originale. Franco non si limita però a mettere in risalto gli aspetti più comici della personalità di Wiseau e della sua totale incapacità registica e recitativa, ma conferisce al suo personaggio dei tratti più drammatici e a volte persino commoventi, che impongono profonde riflessioni sui concetti di artista e popolarità.
La performance di James Franco è eccezionale, e viene meritatamente premiata con il secondo Golden Globe della sua carriera. La sacrosanta nomination all’Oscar sfugge però a causa di pesanti accuse di molestie sessuali all’attore, che, pur in mancanza di una sentenza giudiziaria in merito, sulla scia del recente scandalo che ha travolto Hollywood viene messo con le spalle al muro dalla stampa e dai colleghi. Da amanti del cinema e del limpido talento di James Franco, non possiamo che augurarci che queste accuse si rivelino infondate, in modo da poterlo vedere nuovamente protagonista di entusiasmanti pellicole.