I 5 film migliori di Jim Jarmusch

Un excursus nel cinema di un autore amato dai cinefili e ancora poco celebre al grande pubblico

Autore di grande rilievo per il cinema indipendente, Jim Jarmusch è certamente uno dei nomi più apprezzati da una cerchia di cinefili di quello che è il cinema americano lontano dalle megaindustrie di Hollywood. Ma quali sono quelli che potremmo considerare i titoli migliori della filmografia di Jim Jarmusch?

Jim Jarmusch, autore di spicco del cinema indipendente

Regista venuto fuori nel circuito cinematografico indipendente, ai margini di Hollywood, Jim Jarmusch è uno dei maggiori talenti allevati negli anni ’80 e maturati appieno nel decennio successivo, dal cinema americano.
Esordisce col misconosciuto Permanent Vacation (1980) prima della sua opera seconda, già particolarmente apprezzata da una fetta di critica, quel Stranger than paradise del 1984.
Opera che si riallaccia al road movie alla maniera di Wim Wenders e a certa nouvelle vague degli anni ’60, racconta di un menage a trois, in un bianco e nero abbacinante, con dei tempi lisergici ed un racconto piuttosto asettico, ma anche per questo già personale. Tra le opere che hanno segnato la prima parte di carriera troviamo certamente l’atipico prison movie Daunbailò (1986) in cui recita anche un giovane Roberto Benigni nei panni di uno dei tre protagonisti. Quindi pochi anni dopo realizza l’insolito western crepuscolare con un giovane Johnny Depp, ovvero Dead Man (1995), facendosi notare al Festival di Cannes. Quindi si ripresenta, al 52° Festival di Cannes con l’ottimo noir Ghost dog – il codice dei samurai (1999) Più recentemente il suo cinema ottiene una migliore visibilità internazionale con due rivisitazioni crepuscolari e ironiche in chiave horror, prima col vampirico Solo gli amanti sopravvivono (2014) e poi con la commedia zombi I morti non muoiono (2019). Ma andiamo a vedere quali sono quei cinque titoli che possiamo considerare meglio rappresentativi della filmografia di Jim Jarmusch, per coloro che ancora non conoscessero appieno il cinema del regista.

1. Dead Man (1995) tra i film di Jim Jarmusch da vedere

Era il (non troppo) lontano 1995 quando Jim Jarmusch, prodigio del cinema indipendente, sbalordì molta critica e attirò anche una buona fetta di pubblico, con questo Western crepuscolare e simile ad un lento trip acido, bagnato in un luminoso bianco e nero, interpretato dal nascente divo Johnny Depp. Costellato da un certo umorismo nero, un ritmo liturgico, assecondato da stranianti riff di chitarra elettrica in colonna sonora, è una visione del West tra le più lercie viste fino ad allora, con sprazzi di cinico umorismo e tentativi di bizzarra poesia decadente, ma soprattutto feroci impennate di violenza.

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2. Ghost Dog – il codice dei samurai (1999) tra i film migliori di Jim Jarmusch

Noir minimalista e multietnico che ibrida il “polar” francese con il “ghetto gangsta”, intriso di un’etica da “jidai geki” giapponese, questo film del 1999 con protagonista Forest Whitaker è un perfetto esempio di cinema di genere applicato al cinema indipendente.

3. Coffee and Cigarettes (2003)

Film ad episodi composto da 11 “storielle”, alcune girate in anni precedenti (quello con protagonista Roberto Benigni è un corto degli anni ’80, ad esempio), con tema centrale la pausa caffè e sigarette.
Fotografato in un ineccepibile bianco e nero, questo “sketch” movie del buon Jim Jarmusch è un prodotto ora simpatico, ora prolisso e verboso, ora acuto e sociologico, talvolta un po’ approssimativo, ma spesso capace di racchiudere l’acume del sense of life che percorre molto cinema del suo regista. Ma, il film merita di essere visto assolutamente anche per la variegata presenza di nomi nel cast, da Benigni a Bill Murray, passando per Cate Blanchett, Iggy Pop e Tom Waits.

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4. Solo gli amanti sopravvivono (2013)

Altro curioso esempio nel cinema di Jim Jarmusch, di come tematiche universali come l’amore, la memoria, la solitudine si possano applicare ad un filone come quello vampirico. I protagonisti della storia, infatti, sono due vampiri (un uomo ed una donna) che si amano attraverso i secoli e in luoghi differenti. Only lovers left alive è un dramma elegante, algido, che si prende i suoi tempi, come i vampiri dinnanzi all’eternità, piacciano o meno, affidandosi a due validi, apatici interpreti.
Tilda Swinton meravigliosa interprete, raramente è stata così affascinante.

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5. Paterson (2016) tra i film migliori di Jim Jarmusch

Una settimana nella vita di Paterson, che vive a Paterson, New Jersey, con la moglie Laura ed il suo bulldog. Guida gli autobus ed è appassionato di poesia, ma la routine scorre inesorabile, come la vita del quartiere, sotto il suo sguardo.
Un racconto delicato e sornione, vivido e che fa della poesia il nucleo del racconto e del suo racconto ne fa antropologia di vita.
Non accade quasi nulla in Paterson (e nella cittadina di Paterson), eppure accade tutto il necessario che occorre a raccontare il grigiore quotidiano di un uomo, da un lunedì ad una domenica. Ed è per questo che lo si può considerare uno dei titoli più splendidamente densi e vitali della filmografia di Jim Jarmusch, pertanto tra i titoli imperdibili.

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