Joker: tutte le domande senza risposta nel film
11 domande senza risposta dopo la visione della pellicola. Attenzione agli SPOILER!
Il 3 ottobre è uscito in Italia Joker, il film diretto da Todd Phillips e interpretato da Joaquin Phoenix. Oggi ci concentriamo sulle domande alle quali la pellicola non ha risposto ma l’articolo contiene SPOILER pertanto, se non siete ancora andati al cinema a vederlo, non proseguite con la lettura.
Le 11 domande alle quali non siamo proprio riusciti a rispondere su Joker (2019)
Joker è un cinefumetto che il regista Todd Phillips preferisce non chiamare con questo nome, nonostante si sia – come è ovvio – ispirato ai fumetti della DC Comics per realizzarlo. Dopotutto la pellicola ha per protagonista quello che è stato definito come uno dei villain cartacei più temibili della storia, soprannominato addirittura Il Principe del Crimine per le efferatezze dei suoi crimini compiuti nella città di Batman, Gotham. Questa pellicola, che si propone di essere una origin story del personaggio, è incentrata sulla figura di Arthur Fleck, un aspirante comico che cerca di trovare il suo posto nel mondo inseguendo il proprio sogno (calcare le scene), ma che viene puntualmente affossato dalla società alla quale appartiene, anche a causa di un disturbo mentale che lo affligge e lo fa comportare in modo “strano”.
Joker si svolge nella città di Gotham dei primi anni ’80, che è una metropoli attanagliata dal crimine, dalla povertà, dalla disoccupazione e dalla disperazione. Mentre Fleck vive una tragica vita da pagliaccio a noleggio, la sua anziana madre Penny (Frances Conroy) sogna che il suo ex datore di lavoro, il miliardario Thomas Wayne (Brett Cullen), salverà lei e Arthur dal loro squallido presente. Penny inoltre, è convinta che Wayne sia anche il padre di Arthur – cosa della quale il personaggio di Phoenix non è al corrente – e questo sarà uno dei punti di rottura che porteranno l’uomo a trasformarsi nel Joker oltre – come accennato – alla costante vittimizzazione e agli abusi che Arthur subisce a causa della condizione neurologica della quale soffre, che lo porta a ridere istericamente in momenti inopportuni.
A causa di questa sua malattia, per esempio, l’uomo viene assalito su un treno della metropolitana e, successivamente, per vendicarsi, Fleck uccide brutalmente i suoi aggressori. Questa cosa lo porterà ad essere considerato, a Gotham, il “Clown Vigilante”, un vero eroe per i poveri e per i privati cittadini della città. L’ultima goccia, quella che fa traboccare il vaso dell’instabile mente di Arthur, è il venire deriso in televisione dal suo idolo, Murray Franklin (Robert De Niro), cosa che avvia il personaggio verso la spirale di violenza e morte che si lascerà dietro nei panni di Joker. Tuttavia, la trama della pellicola di Phillips lascia alcune domande che, almeno avendola vista una sola volta, sembrano non trovare risposta definitiva. Ve le proponiamo di seguito e vi invitiamo anche a dirci come la pensate al riguardo, dal momento che potreste aver colto qualcosa più di noi.
In che anno è effettivamente ambientata la pellicola?
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Joker è ambientato nel 1981. La Gotham di Joker è chiaramente ispirata alla New York di quegli anni, che era stretta nella morsa dello scarso decoro pubblico, per dirne una. Un ambiente decadente dalle strade piene di criminalità e violenza; inoltre, la storia di Todd Phillips è modellata e ispirata alle atmosfere dei film di Martin Scorsese della decade tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, in particolare a film quali Taxi Driver e The King of Comedy. In ogni caso si può evincere che gli anni del film sono gli anni ’80 (e in particolare il 1981), quando la famiglia Wayne esce dal cinema dove ha portato il figlio a vedere Zorro the Gay Blade perché, passando davanti alla locandina di Excalibur, chi conosce il film sa che è stato realizzato proprio in quell’anno.
Thomas Wayne e Penny, la madre di Arthur, hanno davvero avuto una relazione?
Il problema della paternità di Arthur, che potrebbe appartenere a Thomas Wayne, è ciò che spinge l’uomo ad imbarcarsi nella spirale di morte e distruzione che diventerà la sua vita. La madre di Fleck, Penny, è assolutamente convinta che il padre sia il signor Wayne perché 30 anni prima la donna, che si prendeva cura della casa dell’uomo, avrebbe avuto con lui una relazione dalla quale sarebbe poi nato il figlio illegittimo, Arthur. Quest’ultimo si confronta con Thomas Wayne alla Wayne Hall e il ricco signore reagisce con violenza alle affermazioni di Fleck; dice anzi che Penny ha inventato tutto, che la relazione è avvenuta solo nella sua mente – instabile – che l’avrebbe poi portata alla reclusione all’Arkham State Hospital. Quando poi Arthur guarda i file della madre che si riferiscono al periodo durante il quale la donna è stata ricoverata, lui si rende conto non soltanto che quello che diceva Thomas Wayne era vero, ma anche che la madre gli ha mentito per tutta la vita, dal momento che l’uomo scopre di essere stato adottato e, alla fine, si vendica anche sulla madre. È comunque possibile che Thomas abbia mentito su una parte della storia? Possibile. Del resto, nonostante le fantasie di Penny, è comunque possibile che il signor Wayne possa aver avuto una relazione extraconiugale molti anni prima e, se fosse davvero avvenuto, lui avrebbe avuto abbastanza risorse finanziarie non solo per coprire la storia, ma anche per far vivere decentemente il figlio illegittimo. Purtroppo però, sia Thomas che Penny portano questo segreto con loro nella tomba e noi restiamo senza risposta.
Come fa la città di Gotham a risolvere la questione dei ratti giganti?
Gotham City sta cadendo a pezzi in Joker e quando inizia il film, il notiziario annuncia la nuova piaga della città: dei “super topi” che hanno infettato le fogne di Gotham. Tuttavia, l’infestazione da super ratti non è qualcosa a cui il film fa seguito e viene dimenticata quando l’attenzione si focalizza sul crollo psicotico di Arthur Fleck. Quindi, cosa è successo ai topi? La città è riuscita a sterminarli?
Joker: Jim Gordon è già il detective di Gotham?
James Gordon è uno dei personaggi più importanti di Gotham City, ma sorprendentemente non è menzionato in Joker. Questo pone la domanda: nell’universo di Joker, Gordon è già un ufficiale di polizia? La maggior parte dei fan probabilmente ricorda che in Batman Begins, Jim Gordon (Gary Oldman) era l’ufficiale in uniforme che era sulla scena per confortare Bruce Wayne dopo che i suoi genitori furono assassinati. I fan della serie TV Gotham conoscono anche il Gordon di Ben McKenzie. Ma in questa pellicola, di lui non si sa nulla.
Come faceva Arthur a non sapere di essere stato filmato durante la propria esibizione?
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Uno degli episodi che hanno completamente spezzato la mente di Arthur Fleck è quando il suo eroe, Murray Franklin, ha mostrato una clip dell’esibizione stand-up di Fleck e lo ha deriso pubblicamente in televisione. Tuttavia, Joker si svolge decenni prima che ogni persona abbia uno smartphone e registri tutto per pubblicare su YouTube; le videocamere nei primi anni ’80 erano cose decisamente ingombranti, quindi come avrebbe potuto Arthur non rendersi conto che qualcuno era lì a riprendere la sua esibizione? La risposta più ovvia è che Arthur era in preda a una delle sue fantasie deliranti durante il suo spettacolo e potrebbe quindi non essersi mai reso conto di essere stato filmato; da qui la sua reazione di sincero shock e imbarazzo quando viene ridicolizzato dal suo idolo.
È Joker ad uccidere Sophie e sua figlia?
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I colpi di scena più strabilianti di Joker sono quelli in cui si capisce che intere parti del film sono manifestazioni delle fantasie di Arthur Fleck. Per esempio lo è tutto il suo rapporto con la sua vicina di casa, Sophie. A partire da quando Sophie bussa alla porta di Arthur ed è lusingata quando lui le confessa che la seguiva, la piccola storia d’amore di Arthur e Sophie era l’unica parte commovente di Joker; tuttavia nulla di tutto ciò è reale. L’unica cosa vera è che Arthur, dopo aver ucciso sua madre, irrompe nell’appartamento di Sophie, spaventandola. Qui arriva la rivelazione che Sophie e Arthur si conoscono a malapena. Lui poi esce dall’appartamento, e non viene mai spiegato se lui uccide con le proprie mani la donna e la figlia.
Perché i Wayne portano Bruce a vedere lo spettacolo Zorro, The Gay Blade?
Canonicamente, nei fumetti di Batman, il film che i Wayne portano Bruce a vedere è The Mark of Zorro. Invece qui capiamo che il film è ambientato nel 1981 quanto i genitori del futuro Batman portano il ragazzo a vedere Zorro the Gay Blade, diffuso in sala proprio in quell’anno. A parte il contenuto discutibile del film, Zorro the Gay Blade era una commedia e forse il piccolo Bruce voleva andare comunque a vederlo.
Nell’universo di questo Joker Bruce Wayne diventa Batman?
Questo film è uno studio indipendente sul personaggio del Principe del Crimine di Gotham e la pellicola di Todd Phillips non è collegata a nessun film su Batman passato o futuro; tuttavia Joker crea le origini di Batman. Gli omicidi di Thomas e Martha Wayne sono rappresentati per la quarta volta in un film, ma poiché questa è la storia di Arthur Fleck, il pubblico deve supporre che gli eventi di questo universo si svolgano come dovrebbero e che quindi, circa quindici anni dopo, Bruce Wayne diventerà Batman. Tuttavia, mentre l’ascesa del Cavaliere Oscuro futuro è probabilmente certa, questo Joker è abbastanza unico e i fan potrebbero essere portati a chiedersi quali altri cambiamenti potrebbero essere apportati a questa storyline.
Arthur Fleck, il “vero” Joker, ispirerà il Joker che conosciamo?
Una possibilità intrigante di questo Joker è il finale aperto. Sarà Arthur Fleck il Joker che affronterà Batman in futuro o ha invece ispirato qualcun altro a diventare il Principe del Crimine? Il problema evidente è semplicemente la differenza di età tra Fleck e Bruce Wayne; non è mai stato chiarito quanti anni Arthur abbia in Joker (Joaquin Phoenix ha 44 anni) ma è significativamente più vecchio di Bruce Wayne, quindi, in 15-20 anni, come potrebbe Arthur essere la nemesi di Batman?
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Tutto il film potrebbe essere stato una proiezione mentale di Arthur Fleck?
Il finale scioccante di Joker pone la questione su quella che potrebbe essere la più grande illusione di sempre: alcuni fan teorizzano infatti che l’intero film sia una gigantesca creazione mentale di Arthur Fleck e che l’unica scena “reale” sia l’interrogatorio finale di Fleck fattogli da una psichiatra di Arkham (April Grace) – che poi uccide. Prima di liberarsi di lei la dottoressa chiede all’uomo perché stia ridendo, e Arthur allude a “uno scherzo” – Arthur è divertito perché tutto ciò che il pubblico ha visto nel film era una fantasia depravata? Una teoria, certo, ma comunque intrigante.
Ci sarà un sequel di Joker?
Al momento attuale il regista Todd Phillips e la star Joaquin Phoenix sostengono la loro intenzione di fare di Joker un film unico e non è previsto un sequel da Warner Bros. Pictures e DC Films. Tuttavia, i soldi parlano più forte di qualsiasi altra cosa a Hollywood, e con un successo grande come Joker, non è irragionevole pensare che alla fine verrà realizzato un sequel. Vedremo…