Joker: tutti gli easter egg del teaser trailer del film con Joaquin Phoenix
Cosa rivela il teaser trailer trailer del film sul #Joker di Joaquin Phoenix ? Le origini del celebre Clown Principe del Crimine dalla caduta all'ascesa, scopriamo tutti gli easter eggs presenti nelle prime immagini
Il primo teaser trailer ufficiale del film di Joker ha rivelato molto di più di quanto ci aspettassimo! Per i fan che pensavano che qualsiasi film di Joker avesse necessariamente bisogno di Batman, la prima occhiata al film del regista Todd Phillips spazza via questa convinzione. Il tragico eroe di Joaquin Phoenix ha più di una storia da raccontare, oltre a quella del suo aspetto. Ora, l’unica domanda che sorge spontanea è riguardo al genere del film: sarà più una tragedia, una commedia… o entrambe?
Dando una storia di origine a un personaggio che è famoso senza un’origine esplicita, il film fino a poco prima della sua produzione era soltanto una possibilità. Uno sguardo profondo, oscuro e squallido era proprio ciò che serviva per conoscere a fondo la nemesi più iconica di Batman. Questo primo trailer, però, nonostante molti pensassero fosse così, non rimugina sulla storia che noi già conosciamo di Joker e del suo rapporto con Batman.
Naturalmente, l’intera storia sarà più complicata e probabilmente molto più caotica, considerando i temi trattati, quali quella della malattia mentale, delle interruzioni psicotiche e della follia urbana. Non ci resta che analizzare alcuni dei momenti più seducenti, fedeli e più fan-service che il primo trailer di Joker ha da offrire, per cercare di capire cosa voglia dirci questo villain criptico. Inutile dire che il resto dell’articolo potrebbe rivelarvi qualche spoiler!
Joker: Joaquin Phoenix è il Clown Principe del Crimine nel primo teaser trailer
L’assistente sociale di Joker è una Kane
Il cognome dell’assistente sociale è Kane, un cognome normalissimo per chi non è fan dei fumetti di Batman. Per chi invece è affezionato al Cavaliere Oscuro, questo cognome non passa di certo inosservato, dato che è il cognome di uno dei creatori del supereroe della DC. Per i fan dei fumetti, questo è un riferimento quasi certo a Bob Kane, che insieme a Bill Finger ha creato Batman. Bob ha poi avuto una figlia, chiamata Deborah, il cui nome è molto simile a quello del personaggio del fotogramma qui sopra, Debra Kane.
Il Joker prima di essere Joker
Vedendo il fotogramma qui sopra, i fan potrebbero pensare che Arthur – prima di diventare Joker – fosse destinato a una carriera da cabarettista, proprio come la storia raccontata nella graphic novel di Alan Moore The Killing Joke. Ma prima di andare avanti, diamo un’occhiata più nel dettaglio alle barzellette per capire il senso dell’umorismo di Arthur e anche il suo stato mentale. “Perché le persone povere sono così confuse? Non hanno alcun centesimo.” Il suo ultimo scherzo, che sembra essere il suo preferito, recita: “La parte peggiore di avere una malattia mentale è che la gente si aspetta che tu ti comporti come se non l’avessi.” Questo è un messaggio che vale la pena di annotare, considerandolo per ora semplicemente come l’annuncio della condizione mentale di Arthur. Il protagonista sa la sua condizione mentale e, cosa più importante, sta lottando per convivere con essa.
Pinkie e Blue Boy nella casa di Joker
Questo potrebbe essere il dettaglio più intrigante sullo sfondo di Joker, ed è difficile cercare di capire quanti fan abbiano davvero fatto caso a questo. Ci sono due dipinti appena visibili sul muro di Arthur e la casa di sua madre, ma per gli appassionati di storia dell’arte, i due pezzi sono impossibili da trascurare. Sono rispettivamente “The Blue Boy” e “Pinkie”. I fan possono già fare qualche teoria riguardo ai due quadri comparsi nel trailer. Le “tristi” connotazioni del ritratto del “ragazzo blu” sono evidenti, così come l’ironia che il ricco ragazzo fosse in realtà il figlio di un mercante conosciuto dall’artista Thomas Gainsborough. Gainsborough dipingeva nello stile di Anthony van Dyck, come possiamo vedere nel suo ritratto del re Carlo II da ragazzo. C’è da sapere che Carlo II è un personaggio chiave nella storia di The Man Who Laughs, il romanzo di Victor Hugo che ha ispirato l’originale Joker quando fu adattato al cinema nel 1928. Coincidenze?
L’eredità della farmacia Holmes
Il trailer utilizza una sua versione di New York, rendendola la Gotham conosciuta, con ormai una veste nuova. Laddove versioni precedenti di Gotham hanno mescolato l’era moderna con l’élite degli anni ’40, il trailer di Joker sembra più vicino alla fine degli anni ’60 o agli inizi degli anni ’70. Ma prima che gli spettatori si concentrino troppo sulle macchine in sottofondo, la moda indossata dai cittadini di Gotham, o persino Arthur, bisogna prestare molta attenzione alla farmacia che Arthur frequenta. La “Holmes Pharmacy” potrebbe fare riferimento a Sherlock Holmes, una figura onnipresente nella tradizione di Batman, il più grande detective del mondo. E mentre questo potrebbe essere un indizio del Cavaliere oscuro nella storia di Arthur, è anche un nome legato a uno dei momenti più terribili, tragici e contorti della storia di Batman. All’epoca, i fan e gli storici di Batman notarono che Holmes era anche il cognome dell’uomo che perpetrò il terribile film Dark Knight movie theatre shooting ad Aurora, in Colorado. Non diciamo che Phillips o la troupe cinematografica abbiano fatto intenzionalmente questa allusione – più che probabile, è una tragica coincidenza – ma enfatizza la linea stretta tra la leggenda di Batman e il caso più recente a cui la stampa poteva fare riferimento.
Gli easter egg delle maschere da pagliacci
Ormai la maggior parte dei fan avrà notato che il trucco da clown indossato da Arthur di Joaquin Phoenix sia prima che dopo la sua trasformazione nell’identità di Joker sembra familiare. Lo schema dei colori bianco, blu e rosso fa immediatamente riferimento alla maschera indossata da Heath Ledger nella scena di apertura de Il cavaliere oscuro. I colori vengono scambiati per evitare di essere una scopiazzatura totale, ma i riferimenti sono intensi. Il trucco e la maschera sono entrambi un richiamo all’apparizione di debutto del Joker di Cesar Romero nella serie TV di Batman degli anni ’60, con la sua entrata iconica indossando un campanello morto proprio per quella maschera. Ma non era una maschera casuale: Joker stava impersonando il personaggio di Pagliaccio dall’opera italiana Pagliacci. La storia sfrutta pesantemente la linea sfumata tra commedia e tragedia a seconda della prospettiva, che sembra essere uno dei temi principali di Joker.
La televisione di Joker
L’immagine di Arthur e di sua madre che ballano nel loro salotto porta un tono minaccioso, sapendo quanto sia buio e contorto il suo futuro. Anche l’oscurità della TV non aiuta le cose, ma i titoli che scorrono sullo schermo danno un po’ di sfogo per i cacciatori di Easter egg. Semplicemente non sono riferimenti alla storia di Batman o alla DC Comics. I nomi – Ben Gatollari, Michael Auszura – e le figure del mondo reale immortalate in TV sono rispettivamente l’assistente alla produzione e l’assistente alla direzione artistica di Joker.
Una montagna di rifiuti a Gotham
All’inizio non salta fuori, ma con il passare dei minuti, più sarà difficile non notare i sacchi di rifiuti posizionati nelle strade di Gotham. È un visual potente, che aiuta a trasmettere il messaggio del film. Il New York City Garbage Strike del 1968 è la probabile pietra di paragone che viene indicata qui, poiché in questo periodo a Gotham si vive un periodo di crisi, di aperta opposizione politica.
La risata di Joker
Come accennato prima, le vibrazioni di The Killing Joke di Alan Moore sono forti nel trailer, e probabilmente in tutto film. Ma Moore ha sostenuto che l’origine di Joker dovrebbe essere una scelta multipla, evitando quindi di considerare il suo racconto come il punto a cui fare riferimento per il film. Il trailer fornisce anche il primo esempio della risata di Joker di Joaquin Phoenix, che ha suscitato una forte reazione nei fan.
Joker diventa l’eroe di Gotham?
L’arrivo di Joker al centro della scena di Gotham City non arriverà come i fan si aspettando, dal momento che non sembra coinvolto in omicidi o altri tipi di criminalità. No, il Joker diventerà un eroe del popolo. Almeno, questo è quello che sembra, basato sulle orde di persone che indossano la sua maschera e il trucco, portando vaghi segni anticapitalisti a sostegno della sua missione contro l’élite. L’ascesa alla celebrità sembra culminare nel talk show a tarda notte ospitato dal personaggio di Robert DeNiro, con Joker che balla sul palco da dietro una tenda colorata. Ancora una volta, ci sono forti somiglianze con l’apparizione a tarda notte di Joker in The Dark Knight Returns di Frank Miller.
Joker vs la famiglia Wayne
Sembra che in questo film la faida avverrà più che tra Batman e Joker, tra Joker e Thomas Wayne, padre del futuro Batman. Gli indizi sono sparsi nel trailer, dai notiziari di Thomas Wayne che criticano i “vigliacchi” mascherati sulle strade di Gotham, ai poster che rivelano che Thomas si è candidato come sindaco di Gotham. Il trailer non fornisce un preciso sguardo alla versione di Thomas Wayne di Brett Cullen. Quest’ultimo però potrebbe non essere l’unico membro della famiglia Wayne intravisto nel filmato, partendo dal presupposto che Arthur sia davvero alla ricerca di un modo per esercitare pressione su uno degli uomini più potenti di Gotham.
Joker potrebbe aver incontrato un giovane Bruce Wayne?
Lo scatto sopra verrà ricordato vividamente dallo spettatore, ma vale la pena prestare maggiore attenzione a questo particolare momento. Al ragazzo sembra mancare un sorriso, così Arthur cerca di forzarlo. Quel giovane ragazzo dietro al cancello potrebbe essere Bruce Wayne?
L’ascesa e la caduta di Joker
Molti dubitavano di Todd Phillips nel ruolo da regista per un film di questo calibro, pur avendo diretto la serie di The Hangover che ha avuto un gran successo fino ad oggi. Ma se il tono e le scelte sorprendenti nel primo trailer di Joker sono convincenti, dovremmo focalizzare l’attenzione a uno degli usi più intriganti del linguaggio visivo in questo primo sguardo. Non solo perché incapsula la trasformazione di Arthur in Joker, ma anche nel modo in cui inverte la solita struttura di un eroe tipico. Ci riferiamo alle scene di apertura che dipingono Arthur che sale le scale per raggiungere la sua casa alla fine della giornata, mentre il sole tramonta. Per non parlare della tragica ironia dei cittadini più poveri della città costretti a salire sempre più in alto nelle loro abitazioni. Nelle ultime scene del trailer, Joker scende le scale ancora bagnate nella luce del sole del mattino, ballando ad ogni passo del cammino. Come tutte le storie ci hanno insegnato, gli eroi si alzano, non scendono, eppure in qualche modo Joker pur facendo il contrario, con un sorriso sul suo viso, si sente stranamente perfetto.