25 dettagli sul Joker di Heath Ledger che forse non avete notato
Sicuri di aver carpito ogni dettaglio sul Joker interpretato da Heath Ledger in Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan?
Vizioso, strategico, imprevedibile: il Joker è uno dei villain più amati dell’universo DC, in cui è stato introdotto per la prima volta nella primavera del 1940, divenendo fin sa subito uno dei cattivi più iconici grazie alla sua personalità sempre sopra le righe, il suo modo di fare pazzo e a tratti così vicino alla vita reale. Il Clown Principe della Risata è uno di quei personaggi in grado di suscitare al contempo ilarità e terrore e la sua lotta con Batman lo ha reso ancora più interessante, lasciando emergere il lato migliore di sé.
Ma oltre la costruzione del personaggio, a far salire sul piedistallo questo personaggio sono state le interpretazioni dei vari attori e chiaramente la lettura dei registi che si sono avvicendati dietro al macchina da presa per raccontare le eroiche gesta dei supereroi DC. Tuttavia, è inutile sottolineare che Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro (2008) di Christopher Nolan ha lasciato il segno nel cuore dei fan per via della sua performance impeccabile in cui riesce a concentrare follia, oscurità e freschezza, regalando una fotografia indimenticabile del Joker. Il tutto è certamente amplificato dal triste destino dell’attore, nato il 4 aprile del 1979 a Perth (Australia) e venuto a mancare il 22 gennaio del 2008 a New York, ma la sua bravura è tatuata sulla pellicola e riecheggerà in eterno, così come rimarranno appiccicati in quel famoso film i 25 dettagli che riguardano al sua interpretazione e che, magari, potreste non aver notato o scelto volutamente di ignorare.
Il Joker di Heath Ledger ne Il Cavaliere Oscuro: 25 dettagli a cui forse non avete fatto caso
L’abilità di trasformazione
Una delle cose meno discusse riguardo al Joker di Heath Ledger riguarda la sua abilità trasformistica. Durante la scena d’apertura, quella della rapina in banca, ce ne gustiamo un primo assaggio, completamente ignavi del fatto che dietro la maschera si nasconda Ledger. Più avanti, durante il memoriale, il Joker assume le sembianze di un ufficiale del dipartimento di polizia di Gotham City, ingannando i poliziotti che lo circondano. Verso la fine del film, infine, il Joker si veste persino da infermiera al fine di accedere nella stanza d’ospedale di Harvey Dent (e il suo trucco funziona!).
Il Joker è un veterano di guerra?
A rendere nota questa teoria è stato il comico Patton Oswalt, che ha fomentato l’idea dei fan seconda la quale il Joker potrebbe essere un veterano di guerra traumatizzato. Tale ipotesi è sostenuta dalle abilità del villain e dai vari riferimenti alla battaglia all’interno del film. Basti pensare al modo disinvolto in cui il Joker utilizza il lanciarazzi o alla modalità con cui architetta le sue malefatte, mixando diverse tattiche al fine di raggiungere i propri obiettivi. Per non parlare del modo in cui gestisce il famoso e intenso interrogatorio con Batman.
Le armi del Joker di Heath Ledger
Il Joker di Heath Ledger è eccezionalmente ben armato: un aspetto abbastanza trascurabile. Durante tutta la durata de Il Cavaliere Oscuro, infatti, si nota un’immersione totale nel nostro mondo odierno, il che comprende anche la situazione politica e sociale, nonché l’ansia sulla guerra. Un filo rosso che ci porta dritti all’equipaggiamento armato di Batman, ricco di gadget militari talvolta anche più avanzati di quelli necessari a combattere una vera guerra; tanto che il nostro Crociato Incappucciato sembra quasi un soldato. Non c’è da stupirsi dunque, viste le premesse, se il suo acerrimo nemico è attrezzato con fucili a pompa, pistole, mitragliatrici, lanciarazzi, coltelli ed esplosivi plastici.
Joker: la sensibilità oltre la follia
Nonostante la sua oscurità, il Joker ha un’animo sensibile, in grado di capire le persone, sondando i loro pensieri più profondi. Lo notiamo quando convince un’intera squadra a rapinare una banca di proprietà di Sal Maroni – il più grande boss mafioso di Gotham City – o quando manipola il pensiero dei boss sul Batman, convincendoli ad assumerlo e quindi assumendo ancora più potere e ancora quando orchestra la trasformazione del procuratore distrettuale Harvey Dent.
C’è una sola persona che il Joker non riesce a capire e quindi ad aggirare ed è Batman!
Qualcuno ha bisogno di un po’ di gas?
Il gas è una delle armi che non vediamo usare al Joker di Heath Ledger e che invece si nota nella serie animata su Batman, nei film di Tim Burton e persino nella serie tv Gotham. I fan DC sapranno bene che il gas ha la capacità di trasformare i cittadini in zombi sempre sorridenti. Dopotutto, il Joker del film di Nolan non abbandona del tutto il gas, non dal punto di vista concettuale! Se questo infatti serviva in altre trasposizioni a rendere gli altri fisicamente simili al villain principale, ne Il cavaliere Oscuro il Principe del Crimine punta a mutare il loro modo di pensare.
Joker: il Principe del Crimine è anche il re della tentazione?
Osservando il Joker ci si rende facilmente conto che da solo non è in grado di imporre nessuna regola, il che è abbastanza chiaro, visto il suo atteggiamento criminale, ma le cose si fanno più interessanti quando interagisce con altri personaggi definiti da regole precise. Così durante l’interrogatorio viene picchiato, ma non può fare a meno di sfidare Batman a infrangere la sua regola: non uccidere. Alla luce di ciò, più che un principe del crimine e del caos, il Joker è il re della tentazione!
Heath Ledger e la paura dei fan
Oggi la performance di Heath Ledger è lodata come una delle migliori del Joker. Purtroppo possiamo solo immaginare cosa sarebbe successo se l’attore avesse avuto una vita più lunga, superando l’ostacolo della morte prematura e vedendo quindi l’evolversi del suo successo, magari col ripetersi dello stesso ruolo in un altro film della saga. Ma questo, come sappiamo, è solo illusione.
Ciò che invece era reale era la paura di un fallimento. Ledger infatti era considerato una scelta rischiosa, ma non per il regista Christopher Nolan, che lo considerava il migliore per la parte del villain. La sua impuntatura, che all’epoca mosse delle critiche da parte dei fan, è stata senza dubbio necessaria per consegnarci il ritratto cinematografico di un Joker senza sbavature, completamente calato nella parte.
Il sorriso del Joker: Glasgow smile
Uno degli aspetti più iconici del Joker di Heath Ledger è, ovviamente, il sorriso. Lo sfaldamento del trucco secco sembrava offensivo, ma per fortuna nascondeva le cicatrici crudeli che gli uscivano dagli angoli della bocca. O almeno, il trucco rendeva la vista un po’ meno cattiva. Un lavoro impeccabile, tanto John Caglione Jr. e Conor O’Sullivan ricevettero la candidatura agli Oscar 2009 per il miglior trucco.
Ma ciò che forse molti non riescono a realizzare è che tali cicatrici si basano sulla realtà: il Glasgow smile, (conosciuto anche come Glasgow, Chelsea o Cheshire grin), il cui nome sembra provenire dall’omonima città scozzese – in cui bande di delinquenti si divertono a compiere certi atti di violenza – è infatti una ferita causata facendo piccoli tagli ai bordi della bocca della vittima, per poi colpirla e fare in modo che essa contragga i muscoli facciali, così da provocare l’estensione dei tagli e quindi la conseguente cicatrice. L’affinità tra finzione e realtà rende il Joker molto più spaventoso.
Heath Ledger si è calato perfettamente nei panni del Joker
Heath Ledger ha dichiarato che, quando Christopher Nolan gli ha mostrato il mondo de Il Cavaliere Oscuro, è rimasto davvero basito ed eccitato all’idea di farne parte. Quello che gli era stato proposto era un ruolo che richiedeva dedizione assoluta, ricerca e la volontà di calarsi completamente nei panni del villain. Per raggiungere questo obiettivo, Heath Ledger si è isolato per un mese in una stanza d’albergo per concentrarsi e studiare la sua parte. In questo lasso di tempo teneva un diario noto come il “Diario del Joker”, in cui trascriveva pensieri e ispirazioni. Tra queste si annoverano le iene ridenti e Alex DeLarge di Arancia Meccanica.
La lingua
Il Joker evoca eccentricità da tutti i pori: i suoi gesti selvaggi, l’abbigliamento molto discutibile e la risata agghiacciante sono solo alcune delle sue caratteristiche salienti. Ma nel film Il Cavaliere Oscuro a dare una marcia in più al Joker è stato il modo in cui il villain si leccava agli angoli della bocca, a volte facendo persino una pausa. Un gesto piccolo e quasi insignificante, ma essenziale per dare veridicità al personaggio.
A detto del regista il gioco che Ledger era solito fare con la lingua ebbe inizio nel momento in cui la protesi non rimaneva ferma, così l’attore ha usato la lingua per sistemarla mentre parlava e ha continuato a farlo anche dopo la risoluzione del problema.
Joker vs Batman: uno scontro un po’ troppo reale
Vi ricordate il faccia a faccia tra il Joker e Batman? L’intero film non fa altro che stuzzicarsi sulla lotta tar i due, sulla battaglia tra bene e male, e lo fa portandoci in giro per tutta Gotham fino al momento culminante, quello in cui il personaggio di Christian Bale incontra quello di Heath Ledger: queste due figure straordinarie in una stanza in cui ci sono tutte le prerogative per un noioso interrogatorio in cui a duellare non potrebbero essere i corpi bensì le menti. Sappiamo bene invece che lo scontro è sia mentale che fisico, con Batman che sbatte la testa del Joker contro una finestra.
E sapete chi ha preteso che il tutto fosse velato di realtà? Chiaramente il meticoloso Ledger, il quale ha addirittura provato a colpire davvero Christian Bale.
La voce del Joker di Heath Ledger
È interessante notare che una delle ispirazioni che Ledger condivise con Christopher Nolan faceva riferimento al modus operandi del ventriloquo. Il suo corpo fa da manichino alla sua stessa voce, amplificando una macchinosità sorprendente. Per fare ciò l’attore cercò di carpire il movimento dei ventriloqui e il modo in cui riescono a riprodurre un’immensa gamma di suoni senza muovere i muscoli facciali.
Possiamo così notare, facendo attenzione, il modo in cui si incurva costantemente, come se il suo corpo si muovesse senza controllo, mentre la voce dona un ulteriore plus all’intera performance.
Why so serious?
“Why so serious?” (Perché così serio?): la pelle pallida, i capelli verdi, il sorriso stampato in faccia. Come è diventata celebre questa citazione? Bene, tutto è iniziato con una campagna di marketing diventata virale, che ha portato gli utenti a curiosare circa il Joker. Una manovra di marketing che è andata alla grande e che fa ancora il suo effetto!
Ritorno alle origini
Non c’è dubbio che Christopher Nolan abbia portato una visione grintosa dell’universo di Batman. Ad ogni battaglia, Bruce Wayne sembra guadagnare una nuova cicatrice e il Joker, dal canto suo, lascia una scia di corpi lungo il suo cammino, compresi i leader di Gotham. Dopotutto, quando il Joker fu introdotto nell’universo DC le sue azioni includevano spesso il peggior tipo di attività criminali e quindi, in un certo senso, Nolan ha compiuto un ritorno alle radici del personaggio.
I problemi col padre
Il sorriso, il trucco e il manierismo caotico ci impediscono di vedere l’uomo dietro al villain. Se esternamente si scorge la sua grande teatralità, non si riesce mai a carpire profondamente chi è. Il villain DC si accanisce a raccontare sempre la sua storia, il modo in cui si è fatto quelle cicatrici e ogni volta narra una storia differente.
Persino la polizia di Gotham City non riesce a saperne molto sul suo passato. ma la cosa curiosa è che c’è una figura ricorrente nei racconti del Joker ed è suo padre che, volente o nolente, è accompagnato da un ricordo negativo e in automatico dall’odio che il villain prova nei suoi confronti.
La moda secondo il Joker
La prima volta che vediamo il Joker ha una maschera da clown, un blazer polveroso e un look tutto sommato non molto particolare, ma la seconda volta è decisamente incisivo: indossa un completo a tre pezzi viola e verde, che un mafioso allude essere stato comprato a buon mercato, ma lui lo corregge prontamente, dicendo che in realtà è stato piuttosto costoso e che ha provveduto a pagarlo con i soldi rubati. Sebbene brevi, queste scene suggeriscono che il Joker abbia speso i soldi facendo shopping!
Il Joker è un sicario
Oltre a rubare, qual è il lavoro del Joker? Chiaramente, la maggior parte dei personaggi dei fumetti non sente la pressione dovuta alle normali esigenze della vita reale, ma Il Cavaliere Oscuro di Nolan infrange questi cliché, infatti il Joker viene ingaggiato dal boss della mafia di Gotham per dare una lezione a Batman dopo l’arresto di uno dei suoi a Hong Kong. In altre parole quindi il Joker viene assunto come criminale, il che dà uan spiegazione all’abbondanza di scagnozzi, armi e veicoli.
Conoscere il nemico
Trovare Batman è più facile se conosci chi si nasconde dietro al maschera: questo il punto cardine della missione del Joker e del lavoro che deve svolgere per conto della criminalità organizzata. Il Joker rapisce e uccide rapidamente un impostore di Batman mentre registra l’intera faccenda, corredata da una minaccia: o Batman rivela la sua vera identità o altre persone verranno eliminate.
Una decisione che chiaramente scombussola Bruce Wayne, mettendolo in una situazione tutt’altro che semplice.
Capire lo scopo di Batman
Il Cavaliere Oscuro, oltre a mettere in scena un’amata storia fumettistica, parafrasa il mondo reale, servendosi dei personaggi principali – Batman e Joker – per porre domande esistenziali sulla moralità. Tuttavia, entrambi i personaggi inizialmente non sembrano essere davvero dentro i loro ruoli, finché non si ritrovano a dialogare nella stanza degli interrogatori, sfidandosi a vicenda non tanto e non solo con la violenza fisica quanto e soprattutto con abili giochi mentali che portano all’esasperazione.
Un detective mancato
Il Joker di Ledger è molto più di un anarchico amante del caos; è uno stratega! Ciò si evince da come sa convincere Batman a svelare la sua vera identità, attaccando i funzionari di Gotham dopo aver inteso la connessione tra il suo nemico e Harvey Dent, oltre che con Rachel. Capirà solo durante l’interrogatorio di aver commesso un errore…
Batman e il Joker: chi è il migliore?
Probabilmente state pensando che il migliore tra Joker e Batman sia il secondo. Come darvi torto? Muscoloso, ricco, pieno di arami e gadget interessanti, per non parlare della sua divisa da supereroe! Ma in fondo anche il Joker non scherza. Fisicamente parlando Heath Ledger era persino un tantino più alto di Christian Bale, ma a fare la differenza è stato il modo in cui Ledger ha interpretato il Joker. Come dicevamo prima, ha fatto in modo di apparire sempre ricurvo e quindi anche per questo il suo corpo sembra più esile rispetto a quello del supereroe.
Due facce di una stessa moneta
Il Joker e Batman sono fatti della stessa stoffa e la trilogia di Christopher Nolan lo palesa più che mai. Durante Il Cavaliere Oscuro vediamo che il Joker usa il suo modo di fare teatrale per combattere i nemici prima psicologicamente e poi fisicamente. Il volto dipinto viene paragonato nel film al trucco indossato dai guerrieri per intimorire il nemico in battaglia.
Cì prima di eliminare Gambol o minacciare Rachel, il Joker racconta sempre una delle sue storie e questo fa riflettere sul modo in cui Bruce Wayne crea un personaggio per spaventare i criminali in Batman Begins.
Oltre le apparenze
Christopher Nolan è uno di quei registi che dedica molte energie all’arricchimento dei suoi personaggi e infatti nel film ci viene mostrato Batman con le sue debolezze – senza armatura, con le cicatrici – e il Joker senza trucco, come se fosse un comune cittadino di Gotham. In questa occasione il Joker è un uomo e basta e sembra quasi trasandato ed esausto, come se si trattasse di un avvertimento su come potrebbe diventare Bruce Wayne se andasse troppo oltre col suo Batman.
Il Cavaliere Oscuro è la storia d’origine del Joker?
Con il Joker di Todd Phillips alle porte riportare a galla una teoria del genere fa un certo effetto. Tuttavia non possiamo non notare che nel film di Nolan si fa riferimento alle origini del Joker sotto diversi punti di vista, come ad esempio il modo in cui si è causato quelle cicatrici. Per il resto all’inizio è solo un ladruncolo, ma diventa un criminale coi fiocchi a confronto con Batman.
Il Joker ha ragione!
E anche quando l’uomo pipistrello non sarà più il suo chiodo fisso, il Joker sarà comunque entrato in una nuova ottica che coinvolge centinaia di cittadini innocenti. Il suo intento è quello di provocare il caos, annullare le regole! Che poi l’annullamento delle regole è alla base sia dei buoni che dei cattivi nel mondo DC messo in scena da Christopher Nolan, tant’è che James Gordon e Batman, pur essendo dalla parte della legge, sono costretti a lavorare da fuorilegge pur di combattere la corruzione.