L’estate addosso: la spiegazione del finale del film di Gabriele Muccino
Non sempre è facile tornare alla normalità dopo le vacanze estive. Gabriele Muccino sceglie due ragazzi appena usciti dal liceo per mostrare come un'estate possa restarci addosso per tutta la vita.
Va in onda stasera alle 21:10 su Rai Movie L’Estate Addosso, diretto da Gabriele Muccino. Presentato nella 73° Mostra internazionale del cinema di Venezia, il film usciva nelle sale nel 2016. Nel cast troviamo Brando Pacitto (Marco), Matilda Lutz (Maria), Taylor Frey (Matt) e Joseph Haro (Paul). Se da Come te nessuno mai e L’ultimo bacio è passato un po’ di tempo, il regista italiano torna a raccontare la giovinezza con protagonisti due ragazzi appena usciti dal liceo.
L’estate addosso: recensione del film di Gabriele Muccino
L’estate addosso: una convivenza non facile che si evolve in altro
Marco è un ragazzo che si trova molto spesso a pensare alla morte, quanto più lontano dall’ideale di spensieratezza. Maria è figlia di una famiglia cattolica ed estremamente conservatrice. Entrambi, finita la maturità, si troveranno coinvolti da un loro amico in un viaggio in America, che prevede un soggiorno di una settimana ospitati da una coppia gay. Solo che i due ragazzi non vanno molto d’accordo: la discordia parte da Marco stesso, che ritiene lei una persona estremamente noiosa. Sarà, però, il rapporto di amicizia instaurato con i loro ospiti, Matt e Paul, a cambiare le cose. Alla fine dei giochi, dirsi addio non sarà così facile.
Matt e Paul riescono a fare da colla nel rapporto tra Marco e Maria: non che lei in particolare ne avesse bisogno, dal momento che in partenza non manifesta nessuna antipatia particolare nei confronti dell’altro. Ma Marco, nel corso del soggiorno, finisce per provare un’attrazione quasi soffocante per lei, arrivando a rinfacciarle il fatto di non essere stata con lui, avendo preferito Matt prima e il nuovo ospite poi. Maria, dal canto suo, non accetta l’essere apostrofata da lui come una “puttana” e dal momento in cui si separano di ritorno dagli Stati Uniti non si sarebbero più rivisti. Ma cosa c’è dietro questo comportamento del protagonista?
L’estate addosso: cosa c’è dietro l’ossessione di Marco
Il momento in cui Marco inizia a provare attrazione per Maria è molto chiaro: quando questa lo interroga su cosa aveva intenzione di fare quando avrebbero dovuto lasciare Matt e Paul, lasciando intendere di non voler essere lasciata sola. È qui che il ragazzo inizia a farsi l’idea di essere effettivamente apprezzato e come risultato finisce per essere lui ad essere effettivamente coinvolto in una cotta che lui stesso aveva escluso qualche sera prima, affermando con convinzione di non essere attratto da lei. Ma, se pensiamo alle parole di Paul la prima notte dopo l’arrivo dei due ragazzo, potremmo trovare – con un po’ di fantasia – un’altra dinamica sottintesa.
I due compagni sembrano convinti del fatto che lo stesso Marco sia gay, dal modo in cui ha negato quando gli è stato chiesto qualche ora prima, vedendo nella sua reazione una mancata accettazione del suo orientamento. Nei giorni successivi, Matt avrebbe passato molto tempo con Maria e Paul avrebbe trascorso molto tempo con Marco, ma questi due non vengono molto seguiti dalla telecamera. E se il ragazzo, in fondo anche lui vittima di una cultura poco aperta nei confronti dell’omosessualità, avesse disperato bisogno di riaffermare la propria eterosessualità “sfogandosi” sull’unica ragazza che aveva sotto tiro?
L’estate addosso: L’adolescenza di Marco protagonista
L’estate è quel periodo dell’anno in cui possiamo prendere tempo per noi stessi e vivere appieno la nostra vita, lontano dalle preoccupazioni e le ansie dell’anno lavorativo – o scolastico. Fare i conti con il ritorno al contesto di responsabilità e di stress che ci porta la quotidianità non è affatto facile. Così, in questa sua impellente necessità di sentirsi vivo e di allontanarsi dal pensiero della morte, Marco finisce per esigere da Maria qualcosa che lei non vuole dargli – o forse pensava che lui non avrebbe voluto. Il tutto lo porta ad uno sfogo pienamente adolescenziale alla fine del film.