La bambina con la valigia: la storia vera di Egea Haffner raccontata nel film Rai

La bambina con la valigia è un film rai che racconta una storia commovente e profonda, ma è anche vera?

Rai 1 porta sullo schermo una storia intensa e commovente con La bambina con la valigia, il film che racconta la vera vicenda di Egea Haffner, simbolo dell’esodo giuliano-dalmata. Diretto da Gianluca Mazzella, il film si ispira all’omonimo libro autobiografico scritto dalla stessa Egea con Gigliola Alvisi e ripercorre la dolorosa esperienza di una bambina costretta a lasciare la sua terra natale dopo la Seconda guerra mondiale. La celebre fotografia del 1946 che ritrae la piccola con una valigia più grande di lei è diventata l’emblema di un intero popolo costretto all’esilio.

La storia vera di Egea Haffner

La bambina con la valigia trama cast - Cinematographe.it

Egea Haffner nacque a Pola il 3 ottobre 1941, in una famiglia di origini austriache e italiane. Suo padre, Kurt Haffner, un ingegnere di origine tirolese, scomparve nel 1945, probabilmente vittima delle foibe. La madre, Ersilia Camenaro, si ritrovò sola con la piccola Egea in un contesto sempre più ostile, segnato dall’occupazione jugoslava e dalla crescente tensione contro gli italiani.

Nel luglio del 1946, Ersilia fu costretta a lasciare Pola con la figlia, portando con sé solo pochi effetti personali. Il viaggio la portò prima a Cagliari e successivamente a Bolzano, dove Egea venne affidata alla nonna e agli zii paterni. Il distacco dalla madre e il difficile inserimento in una nuova realtà segnarono profondamente la bambina, il cui volto divenne, inconsapevolmente, il simbolo dell’esodo istriano-dalmata.
La fotografia che immortalò la piccola Egea con la sua valigia fu scattata il 6 luglio 1946, poco prima della partenza per l’Italia. L’immagine divenne poi un’icona della tragedia vissuta dagli esuli giuliano-dalmati, costretti a lasciare le loro case per sfuggire alle persecuzioni e ai massacri. Il film di Rai 1 ripercorre questa storia con una narrazione attenta e intensa, che restituisce al pubblico il dramma vissuto da migliaia di famiglie italiane nel dopoguerra.

Trama e cast del film Rai

La bambina con la valigia, recensione, Cinematographe.it

Il film La bambina con la valigia segue il viaggio doloroso di Egea e della madre Ersilia, raccontando le difficoltà, la paura e il senso di smarrimento che caratterizzarono il loro esodo. La storia inizia nel 1945 con la scomparsa del padre Kurt e il progressivo deteriorarsi della situazione politica e sociale a Pola. La tensione crescente tra la popolazione italiana e il nuovo regime jugoslavo rende impossibile per Ersilia restare nella sua città natale, spingendola a prendere una decisione drastica: partire.

La pellicola racconta la difficile traversata verso l’Italia, le condizioni precarie in cui si trovarono gli esuli e il dramma del distacco familiare. L’arrivo a Bolzano segna un nuovo capitolo per Egea, ma non allevia il dolore dell’abbandono e della perdita delle proprie radici. Il film riesce a restituire, con grande sensibilità, il senso di spaesamento vissuto da tanti italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, costretti a ricostruire la loro vita altrove.

Il cast del film è composto da attori di grande talento che danno vita ai personaggi con intensità e profondità. Claudia Vismara interpreta Ersilia Camenaro, una madre determinata a proteggere sua figlia nonostante le difficoltà. Sara Lazzaro veste i panni di Ilse Haffner, la sorella del padre di Egea, mentre Sandra Ceccarelli interpreta la nonna Maria, figura fondamentale nella nuova vita della bambina.
Egea bambina è interpretata da Sinead Thornhill, un volto emergente capace di trasmettere tutta la fragilità e il coraggio della protagonista. Andrea Bosca ricopre un ruolo chiave nella storia, aggiungendo ulteriore profondità alla narrazione. La regia di Gianluca Mazzella guida lo spettatore in un viaggio emotivo e storico, restituendo con autenticità l’atmosfera del tempo e il dramma dell’esodo.

Le riprese si sono svolte in diverse location del Friuli Venezia Giulia, tra cui Trieste, Sistiana e Duino Aurisina, scelte per ricreare i luoghi dell’epoca. Grado è stata trasformata nella Pola del 1946, mentre Gorizia è stata utilizzata per rappresentare Bolzano. La scelta di ambientazioni reali e storicamente coerenti contribuisce a dare al film un forte impatto visivo ed emotivo.

Con La bambina con la valigia, Rai 1 non solo racconta una storia vera, ma offre al pubblico una riflessione profonda su un capitolo della storia italiana ancora poco conosciuto. Un film intenso e necessario, capace di toccare le corde più profonde dello spettatore e di mantenere viva la memoria di chi ha vissuto l’esodo sulla propria pelle.

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