La Bella e la Bestia: 10 curiosità sul classico Disney da vedere a Natale

Il capolavoro Disney La Bella e la Bestia è il perfetto film natalizio: c’è una romantica storia d’amore, un ambiente magico e un lieto fine. Scopriamo insieme 10 incredibili curiosità sul 30º Classico Disney.

Sono moltissimi i film e le serie tv a tema natalizio che ogni anno ci vengono proposti per prepararci alla festività più amata; ma c’è un titolo, uscito nelle sale cinematografiche nel lontano 1991, che nel mese di dicembre conserva sempre il suo fascino, stiamo parlando del classico Disney La Bella e la Bestia, diretto da Gary Trousdale e Kirk Wise. La pellicola, basata sull’omonima fiaba della scrittrice francese Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, non è propriamente un film natalizio, eppure rimane il rewatch perfetto per entrare nel clima festivo, avendo al suo interno tutti gli elementi di una classic holiday story: una storia d’amore, un contesto magico e, ovviamente, un lieto fine.    
Scopriamo insieme 10 curiosità sull’indimenticabile La Bella e la Bestia.

1. La Bella e la Bestia: i premi Oscar

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Oltre a vincere due Academy Award, per le musiche di Alan Menken e per il romantico brano Beauty And The Beast, La Bella e la Bestia è stato anche il primo film di animazione a ricevere una nomination nella categoria “miglior film” (l’Oscar è andato poi al capolavoro di Jonathan Demme Il silenzio degli innocenti). Nel 1992, infatti, non esisteva ancora una categoria dedicata esclusivamente ai lungometraggi di animazione (istituita solo diversi anni più tardi, nel 2002).

2. Belle: l’unica abitante del villaggio ad indossare il colore blu

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La scelta di un colore in un film è uno strumento potentissimo, una sottile indicazione per indicare al pubblico la personalità di un determinato personaggio. Ad esempio, avete mai notato quanti cattivi Disney indossano il colore viola? (ne abbiamo parlato anche qui, in un articolo dedicato a La bella addormentata nel bosco). Nel film di Trousdale e Wise, Belle è letteralmente l’unica persona in tutto il villaggio ad indossare il colore blu. Questo dettaglio esalta la sua unicità, rispetto invece alla banale uniformità degli altri abitanti.

3. La Bella e la Bestia: il primato di Belle

Belle è la quinta principessa ufficiale Disney e la prima ad avere i capelli castani. Aurora e Cenerentola sono infatti biondissime, mentre Biancaneve ha i capelli neri come l’ebano. Come dimenticare poi la fiammeggiante chioma rossa di Ariel? Bisognerà attendere Rapunzel – o meglio, il suo finale – prima di rivedere apparire sullo schermo una principessa bruna.

4. La Valle della Loira come ispirazione

Al film lavorarono, per tre anni e mezzo, circa seicento tra animatori, artisti e tecnici. La Disney, per ottenere un effetto quanto più realistico e coinvolgente, decise di inviare alcuni art director in Francia, nella Valle della Loira, per favorire la loro creatività nella resa delle ambientazioni.

5. La Bella e la Bestia: la canzone tagliata dal film

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La canzone Di nuovo umani, cantata dagli oggetti incantati del castello, finalmente liberi di riappropriarsi della loro forma umana, avrebbe dovuto essere presente nel film ma venne poi tagliata nella versione definitiva. La canzone fu utilizzata nel musical di Broadway nel 1994, per poi essere inserita nel 2002 come contenuto extra nell’edizione speciale del film in DVD.

6. La Bella e la Bestia: il casting

Angela Lansbury ultima apparizione - Cinematographe.it

Il casting per La bella e la Bestia fu molto lungo e diverse furono le star del cinema ad essere prese in considerazione per il progetto. Ad esempio, Mrs. Bric  avrebbe potuto avere la voce di Julie Andrews, prima che Angela Lansbury ottenesse la parte, mentre Gaston era ad un passo dall’essere doppiato da Rupert Everett; il tono di voce dell’attore inglese venne considerato troppo poco arrogante, e così Richard White conquistò l’iconico ruolo di Gaston.

7. L’omaggio a Tutti insieme appassionatamente

Restando sull’amata Julie Andrews, dovete sapere che c’è una scena de La bella e la Bestia che omaggia uno dei suoi film più celebri: Tutti insieme appassionatamente (1965). La scena in cui Belle, sulle note di Bonjour, esce di casa correndo libera su di una collina, nella speranza di una vita diversa, è ispirata alla iconica sequenza in cui Maria, interpretata dalla Andrews, canta a braccia aperte, a pochi passi dal convento dove vive, intonando The sound of music.

8. L’Easter Egg legato alla morte di Gaston

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In una prima versione della sceneggiatura, Gaston avrebbe dovuto sopravvivere alla caduta dalle mura del castello, per poi venire sbranato da un branco di lupi. Questa scena, come sappiamo, fu accorciata, ma come far capire al pubblico che il villain principale non sarebbe sopravvissuto in seguito alla caduta? Ebbene, c’è un geniale Easter Egg nascosto proprio sul volto dell’uomo. Mentre Gaston cade dal castello, dei piccoli teschi appaiono brevemente all’interno dei suoi occhi. Questo dettaglio dovrebbe suggerirci la morte del villain.

9. La Bella e la Bestia: il film voluto da Walt Disney

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Dopo il successo di Biancaneve e i sette nani (1937), Walt Disney era ansioso di esplorare nuove idee per lungometraggi ispirati a celebri fiabe. Tra la fine degli anni ’30  e gli inizi degli anni ’40, Walt pensò seriamente di portare sullo schermo una sua versione de La Bella e la Bestia. Alla fine, come sappiamo, il progetto fu momentaneamente abbandonato.     
Secondo l’opinione del critico Peter M. Nichols, Disney si sentì scoraggiato dall’uscita nelle sale di La Belle et la Bête (1946), diretto da Jean Cocteau. Anche se Walt scelse di non realizzare l’opera, curiosamente il film di Cocteau finì per influenzare la versione del 1991, fornendo l’idea per i servitori trasformati in oggetti inanimati, e per il villain principale.

10. La battuta eliminata

In una delle idee riguardo al finale del film, Belle avrebbe dovuto chiedere all’amato, ora di nuovo nella sua forma umana, cosa ne pensasse di farsi crescere la barba; alla domanda, il protagonista avrebbe dovuto rispondere con un verso animalesco, simile ad un “roar”. Sembrerà una banalità ma questa idea, un po’ cringe, piacque al regista Bill Condon, che inserì la battuta nel live action Disney del 2017, con protagonisti Emma Watson e Dan Stevens.

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