La casa sul lago del tempo: la spiegazione del finale del film
La casa sul lago del tempo è un romantico romanzo d’amore epistolare che unisce due corpi, oltre i confini del tempo. Il film, del 2006, diretto dal regista argentino Alejandro Agresti, ricrea il connubio artistico di Keanu Reeves e Sandra Bullock, instaurato con il blockbuster Speed.
Tutti ben sanno il forte legame, non solo professionale ma anche affettivo, che unisce i due attori protagonisti del film sentimentale La casa sul lago del tempo, Keanu Reeves e Sandra Bullock, che si sono conosciuti in quel di Hollywood sul set di Speed, nel lontano 1994. Dopo undici anni, nel 2006, le loro strade professionali si intersecano nuovamente in una romantica e poetica storia d’amore dal sapore di un antico romanzo ottocentesco.
La scelta del regista argentino Alejandro Agresti non è casuale considerato il bell’affiatamento che si è creato tra i due artisti e che dolcemente danno vita ad un tenero e appassionante film.
La casa sul lago del tempo, scritto dallo sceneggiatore David Auburn, si ispira a un film coreano già esistente, risalente al 2000, dal titolo Si-wor-ae – Il mare del regista Hyun-seung Lee, molto apprezzato dai produttori Doug Davison e Roy Lee che sentono il bisogno di farne un remake made in USA.
È la storia di Kate Foster e Alex Wyler che risiedono, in due momenti diversi, in una palafitta situata su un lago immerso nella vegetazione, «in una scatola […] di vetro con vista su tutto quello che hai attorno ma che non puoi toccare», quasi a rappresentare una metafora di questa nascente storia d’amore, in grado di oltrepassare le convenzionali barriere del tempo. Motivo per cui ben presto Kate e Alex si renderanno conto di essere distanti e il loro unico canale di comunicazione sarà una semplice buca delle lettere, dalla quale appariranno inspiegabilmente gli scritti.
La casa sul lago del tempo è una storia d’attesa.
La casa sul lago del tempo è un film dove ricorre uno degli stilemi tipici del romanzo ottocentesco, innestato all’interno del ventunesimo secolo: le romantiche e svenevoli lettere d’amore, vecchio stile, che ormai oggi non usano più. Sembra voglia ribellarsi completamente all’avvento delle nuove tecnologie, ponendosi in antitesi nei confronti di C’è post@ per te (1998), esaltando, così, un ritorno del cartaceo, da poter custodire gelosamente in una scatola.
I silenzi e gli sguardi malinconici dei protagonisti accompagnano gli spettatori nelle loro passeggiate nel paesaggio cittadino di Chicago, in una pura e semplice esaltazione architettonica della città fatta di figure geometriche rigide e spigolose, moduli ripetitivi dove il classico convive con il moderno: il mattone con il cemento, il legno con il vetro, in un’armonia cromatica neutra.
Come in Persuasione, romanzo di Jane Austen, anche La casa sul lago del tempo è una storia sull’attesa dove due persone si incontrano e si innamorano ma nel momento sbagliato, così, devono separarsi; a distanza di anni, però, si ritrovano ed hanno una seconda occasione, tuttavia, non sanno se sia passato troppo tempo, perché la lunga attesa può aver cambiato la situazione.
Nelle prime battute del film, Kate seduta in Daley Plaza con la madre, il giorno di San Valentino del 2006, assiste ad un incidente e, in un vano tentativo, cerca di rianimare il corpo privo di vita di un uomo. La donna sconvolta e su consiglio di una collega, si reca in un luogo di conforto, la casa sul lago; è da questo momento che ha inizio uno scambio epistolare tra lei e un uomo di nome Alex, anche lui inquilino di quell’abitazione, senza mai incontrarsi, attraverso la buca delle lettere. E tra i due, ben presto, nasce un forte sentimento d’amore. Al contrario, negli ultimi passaggi del film, vediamo la donna venire a conoscenza della morte di Alex e dalle informazioni ricevute, ricollega la morte dell’uomo avvenuta due anni prima con quella della persona amata.
La casa sul lago del tempo e la costante dell’amore.
Infatti, la morte dell’uomo ha reso possibile che il suo ricordo viaggiasse attraverso il tempo, grazie alle costanti comuni nelle loro vite: dall’abitazione al cane Jack. Quella costante fondamentale per non perdersi nel flusso temporale e restare aggrappati alla realtà come ricorda la storia d’amore tra Desmond e Penny in Lost, così, avviene per Alex e Kate in La casa sul lago del tempo.
Due vite, due linee parallele che provano ad intersecarsi ma non è ancora maturato il tempo affinché l’incontro possa effettivamente avvenire; così, da un lato abbiamo una grande fede da parte di Alex che, negli incontri con la Kate del passato, vorrebbe dichiararle i suoi sentimenti ma intuisce che il momento non è ancora conveniente. Tuttavia, all’atteggiamento dell’uomo si contrappone quello di Kate, impaziente, che dopo un appuntamento a cui lui non si presenta, decide di tagliare ogni ponte con il passato.
Comunque, la presa di coscienza dei fatti da parte di Kate e la corsa verso la casa sul lago rappresentano una rinnovata fiducia verso l’uomo amato che la porteranno al connubio conclusivo. Un romantico film senza tempo, La casa sul lago del tempo è una dolce esperienza d’amore che riesce ancora oggi ad inserisce gradevole in un contesto attuale collettivo.
Non ci potevano essere due cuori più aperti, due gusti più simili o due sentimenti più all’unisono.
Persuasione, Jane Austen