La scelta di Maria: chi era Maria Bergamas, la donna simbolo del dolore di tante madri italiane, protagonista della docu-film Rai
Chi era Maria Bergamas, la madre d'Italia, protagonista del docu-film Rai La scelta di Maria, e interpretata da Sonia Bergamasco.
La scelta di Maria è il nuovo docu-film Rai scritto e diretto da Francesco Micciché, con Sonia Bergamasco nei panni della protagonista. In onda il 4 novembre 2021, a 100 anni dall’anniversario della tumulazione del Milite Ignoto al Vittoriano, è dedicato alla figura di Maria Bergamas, anche chiamata “madre d’Italia”, simbolo di tutte quelle madri che persero i propri figli nella Prima Guerra Mondiale. Sonia Bergamasco, attrice e regista italiana è conosciuta per le sue esperienze come interprete e regista teatrale, oltre che per ruoli cinematografici come quelli in La meglio gioventù, Giulia non esce la sera, Io e te, Come un gatto in tangenziale, Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto e per serie tv come Tutti pazzi per amore, Il commissario Montalbano e molte altre. Accanto a Cesare Bocci e Alessio Vassallo, interpreta la donna italiana che rappresentò tutte le madri, ma in un certo senso tutti coloro che persero qualcuno nella Grande Guerra, un conflitto che contò 70.000 morti e 600.000 dispersi.
Chi era Maria Bergamas?
Maria Maddalena Blasizza in Bergamas, conosciuta come Maria Bergamas, nata il 23 gennaio 1867, ha vissuto a Trieste, dove si era trasferita da giovane e dove poi crebbe suo figlio Antonio. Fin da bambino ammiratore di Mazzini e mosso da quegli ideali repubblicani che puntavano verso la liberazione dell’Italia, Antonio Bergamas era però iscritto nelle liste di leva dell’esercito austriaco, essendo Trieste città dell’impero austro-ungarico. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nell’ottobre del 1914 il giovane Antonio disertò e, nel maggio del 1915, si unì alle fila italiane, diventando sottotenente della Brigata Barletta. Arruolatosi sotto il falso nome di Antonio Bontempelli, sul monte Cimone di Marcesina, sull’Altopiano di Asiago, durante lo scontro conosciuto come Strafexpedition, che può tradursi come Spedizione punitiva, il 18 giugno 1916, Antonio Bergamas, all’epoca 24enne, fu colpito a morte da una mitragliatrice. Inizialmente le sue spoglie si trovavano, insieme a quelle di altri soldati caduti, in un cimitero di guerra che venne però distrutto durante un bombardamento facendoli così risultare tutti dispersi. Il corpo di Bergamas, come quello di molti altri, non venne infatti mai più ritrovato.
Fu così che il 28 ottobre 1921 Maria Bergamas dovette scegliere il corpo di un soldato da porre al centro dell’Altare della Patria, presso il Vittoriano, per onorare tutti i caduti della Grande Guerra. Idea proposta dal Generale Giulio Douchet nel 1920 avvenne appunto ad ottobre dell’anno successivo. Si trattò di un giorno che passò alla Storia e che fece di Maria Bergamas la “madre d’Italia”, il simbolo di quella folla di madri attorno a lei che non poterono mai seppellire i propri figli. Maria Bergamas, di fronte a 11 bare messe in fila, aveva il compito di scegliere quale corpo sarebbe diventato il Milite Ignoto: nella basilica di Santa Maria Assunta di Aquileia, la donna poggiò il proprio scialle sulle seconda bara, passando davanti alle altre, fermandosi poi alla decima riuscendo solo a urlare il nome del figlio facendo così ricadere su quella salma la scelta. La figlia Anna dichiarò che la madre passò in rassegna le 11 salme con l’interno di fermarsi e scegliere l’ottava o la nona che, in qualche modo, erano riconducibili alle nascita e alla morte di Antonio, ma guardando quelle bare pensò che fosse giusto scegliere la decima, vero simbolo di un soldato ignoto, perché in realtà nessuno di quelli era suo figlio.
Le altre dieci salme rimasero ad Aquileia, mentre quella scelta dalla Bergamas arrivò fino a Roma, su un treno che venne accolto, ad ogni stazione, da folle di gente che lanciava fiori, riunita in un funerale collettivo. Tumulata il 4 novembre 1921 con una cerimonia nel Vittoriano, al centro dell’Altare della Patria, la salma scelta da Maria divenne il Milite Ignoto al quale venne conferita la medaglia d’oro: “Degno figlio di una stirpe prode e di una millenaria civiltà, resistette inflessibile nelle trincee più contese, prodigò il suo coraggio nelle più cruente battaglie e cadde combattendo senz’altro premio sperare che la vittoria e la grandezza della patria“, un simbolo, dall’identità sconosciuta, di migliaia di giovani senza nome dispersi e caduti in battaglia.