La vita da grandi: la storia vera dietro al film
La vita da grandi, l'esordio alla regia dell'attrice Greta Scarano con Matilda De Angelis e Yuri Tuci, è ispirato alla storia vera di Damiano e Margherita Tercon. La trovate qui sotto.
Questo è un modo di fare cinema che in America è il pane quotidiano, mentre da noi è praticato poco: la commedia con un tocco di dramma, che parla di sentimenti mantenendo un forte gancio con la realtà – in questo caso, l’autismo – e restando in equilibrio tra leggerezza e profondità. La vita da grandi è in sala dal 3 aprile 2025 per 01 Distribution; è l’esordio alla regia di Greta Scarano, anche sceneggiatrice insieme a Sofia Assirelli e Tetia Madia. Non si può parlare di soggetto originale, né di adattamento in senso stretto, perché il film prende spunto da una vicenda di vita vissuta concedendosi i necessari e inevitabili aggiustamenti. Un fondo di verità c’è, in questa storia, ed è arrivato il momento di approfondirla. Ecco a voi Damiano e Margherita Tercon, il fratello e la sorella che hanno ispirato La vita da grandi.
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Chi sono e da dove vengono Damiano e Margherita Tercon, il fratello e la sorella che hanno ispirato La vita da grandi

La vita da grandi è la storia di Irene (Matilda De Angelis) e Omar (Yuri Tuci). Irene vive e lavora a Roma da anni e non pensa a tornare a casa a Rimini, dai genitori e dal fratello Omar, che è affetto da autismo e con il quale non ha rapporti. Quando i genitori sono costretti per cause di forza maggiore ad assentarsi da casa, Irene deve trasferirsi a Rimini per prendersi cura di Omar, perché altrimenti non ci sarebbe nessuno lì per lui. I rapporti tra i due sono impacciati, all’inizio, ma con il tempo, aprendosi l’uno all’altra, Omar e Irene ricostruiscono il loro legame diventando veramente fratello e sorella e finalmente crescono, insieme. Il film non è la cronaca dettagliata della vita di Damiano e Margherita Tercon ma, senza sfociare nel biopic puro, prende in prestito molto dalla vita dei due fratelli.
Damiano Tercon nasce a Rimini nel 1982. Fino ai 23 anni di età, non riceve alcuna diagnosi di autismo e questo vuoto medico ha conseguenze rilevanti sulla sua vita sociale. Il bullismo sperimentato a scuola, oltre a causargli notevoli sofferenze dal punto di vista psicologico, lo spinge ad abbandonare gli studi prima di aver raggiunto il diploma. Damiano ha una smodata passione per la musica e sogna di diventare cantante lirico – esattamente come, nel film, Omar vuole fare il gangsta rapper autistico – ma ha poche possibilità di farcela, o meglio, un mucchio di ostacoli da superare. Dalla sua ha una particolare tenacia che gli permette, prima, di prendere la patente – per un giovane uomo autistico è uno straordinario traguardo – e poi di entrare nel coro lirico della sua città, Rimini. A questo punto entra in gioco Margherita.
Margherita Tercon ha 35 anni. Come Irene, da piccola non ha una vera relazione con il fratello. La vita da grandi coglie, del rapporto tra Damiano e Margherita, la dinamica fondamentale: ritrovarsi dopo tanto tempo, crescere insieme e, a quel punto, diventare davvero fratello e sorella. Margherita studia scrittura teatrale alla scuola d’arte Paolo Grassi, a Milano, dopo aver lasciato Rimini per trasferirsi nella grande città. Prosegue gli studi a Parigi ma, dopo gli attentati terroristici del novembre 2015, lascia la capitale francese per terminare il suo percorso accademico a Dublino, dove riceve la mail che cambia la vita a lei e al fratello. La mail l’ha scritta proprio Damiano, ed è un grido d’aiuto: ha la depressione e si affida alla sorella perché lo sostenga dove gli altri lo abbandonerebbero. Margherita ha un futuro già scritto, un lavoro a tempo indeterminato a Milano, ma trova il coraggio di mollare tutto. Tornando al suo passato di drammaturga e autrice, comincia a scrivere sketch per il fratello. Nel 2019 arriva la grande occasione con Italia’s Got Talent. E, poco dopo, I Terconauti.
Il duo diventa un trio tra social, tv, libri, teatro e anche il cinema!
L’esperienza televisiva, che non si esaurisce con Italia’s Got Talent ma prosegue con partecipazioni a talk show e, nel 2020, anche con l’esibizione a Tu Si Que Vales, dà visibilità al percorso umano dei fratelli e li aiuta a modellare il format. La formula IGT di Damiano e Margherita Tercon, perfezionata nel corso degli anni, è: parlare di autismo con leggerezza e autoironia, usando la cornice rilassata e l’immediatezza dello sketch per spiegare la condizione affrontandone gli aspetti più dolorosi, senza cadere nello sconforto e nel pietismo e sbriciolando intolleranza e stupidi pregiudizi. Con la partecipazione a Tu Si Que Vales del 2020 nasce ufficialmente il trio I Terconauti.
Trio e non duo, perché a Damiano e Margherita si aggiunge anche Philipp Carboni, che collabora nella redazione di contenuti web e spettacoli teatrali. I Terconauti sono presenti su Facebook, YouTube, Instagram e TikTok; dal format breve, lo sketch, si spostano allo spettacolo teatrale e alla scrittura, nel segno di un’esperienza artistica e divulgativa totalizzante. Il primo libro, edito da Mondadori nel 2020, si chiama “Mia sorella mi rompe le balle – Una storia di autismo normale”; è a partire dalla scoperta del libro che Greta Scarano si innamora della vicenda umana dei fratelli Tercon e decide di girare La vita da grandi. Il secondo, “L’imprevisto di diventare adulti” esce in contemporanea con il film, edito da La Nave di Teseo.