L’amore a domicilio: la heist-comedy con Miriam Leone ad alta esportabilità
Roma come sfondo assolato e una movimentata love story tra mura domestiche sono alla base di questa nuovo titolo italiano su Amazon Prime Video dal 10 giugno.
Renato è un giovane assicuratore in carriera. Ha una fidanzata per la quale non nutre sentimenti ben definiti e un papà affettuoso e casalingo. Le sue barriere iniziano a vibrare quando incontra Anna, una ragazza siciliana che a prima vista sembrerebbe una studentessa fuorisede, mentre in realtà vive in casa costretta dagli arresti domiciliari. Per la sua opera seconda Emiliano Corapi riparte da una commedia sentimentale bagnata di heist-movie, visto che la protagonista è un’ex-rapinatrice. Ma ciò che più conta per lui, come dalle note di regia, sta nel “dilemma fondamentale, vale a dire se sia meglio lasciarsi andare, rischiando di soffrire, o tenersi alla larga da ogni coinvolgimento, rinunciando però a una parte fondamentale della vita”.
Il casting mette insieme Simone Liberati – ex-Zero nel film La Profezia dell’Armadillo e protagonista di Cuori Puri, lanciato al Festival di Cannes tre anni fa – e Miriam Leone, attrice in costante crescita che aggiunge alla sua galleria di personaggi questa ragazza catanese ritratta in una vita fatta di emotività del riscatto e isolamento dalla vita più che dal crimine. Il terzo incomodo lo interpreta Fabrizio Rongione, attore feticcio dei Dardenne e già presente, nell’esordio dietro la macchina da presa di Corapi: Sulla strada di casa.
L’amore a domicilio, heist-comedy con sentimento
Scritto, prima di essere diretto, dallo stesso Corapi, L’amore a domicilio presenta nodi narrativi piuttosto semplici che tessono un triangolo dagli equilibri precari. Si sorride, a volte a denti stretti, per la paciocconeria di alcuni personaggi come il papà di Renato, la mamma di Anna, e il poliziotto sorvegliante, gli ottimi Renato Marchetti, Anna Ferruzzo e Antonio Milo. Anche se troviamo in gioco tensione verso il cadere di nuovo nel crimine di Anna, quanto il combattuto lasciarsi andare di Renato. Entrambe generano i twist che fanno andare avanti il film. Creando i nodi narrativi, appunto, con uno scorrimento piuttosto lineare. L’ingiacchettato Liberati fila bene come assicuratore, idealtipo freddo e trattenuto senza troppi scossoni, ma sorprendente in alcune scelte che ne stravolgeranno la vita. Anna invece appare allo stesso modo accogliente e totalmente disponibile nei confronti del suo nuovo ragazzo. Quanto lo sarebbe davvero una rapinatrice agli arresti domiciliari col prurito a ricominciare? È ovvio che si potrebbe entrare nella disquisizione sulla sospensione dell’incredulità, ma la commedia è leggera, gradevole e con finalità innocenti, lungi da moralismo, e con una discreta presa di buonismo. Così, si resta senza scegliere vie estreme o spiazzanti. Insomma, quella medietà nelle intenzioni che se da una parte può dimostrarsi arma a doppio taglio di fronte alle aspettative del pubblico più esigente, dall’altra si configura come opera ad altissimo potenziale di esportabilità sui diritti TV e online. Ed è proprio questo il nodo distributivo.
L’amore a domicilio, dall’Urbe alle nuove frontiere online
L’ambientazione romana ormai è un classico. Qui ci si inventano nuove inquadrature con drone sul quartiere Appio San Giovanni di Roma, e gli interni, per fortuna la fanno da padrone. Da noi in Italia si tratta oramai di estetiche un po’ rifritte, è vero. Però queste distribuzioni su piattaforme streaming online anti Covid-19 forse daranno nuovo respiro e una chance internazionale al nostro cinema nostrano più indifeso. Quello delle opere prime e seconde e dei protagonisti bravi ma meno popolari dei Favino e Benigni di turno. Con Amazon Prime Video a passare il film dal 10 giugno, si tratta di proporre il prodotto d’intrattenimento a un pubblico diverso, sia per segmentazione che per numerosità. Riusciranno Miriam Leone e Simone Liberati a far innamorare anche gli spettatori online?