L’amore criminale: la spiegazione del finale del film
L'amore criminale (Unforgettable) è un thriller del 2017 co-prodotto e diretto da Denise Di Novi, al suo debutto dietro la cinepresa, e con protagoniste Katherine Heigl e Rosario Dawson.
L’amore criminale – titolo originale Unforgettable – è una pellicola del 2017 diretta da Denise Di Novi – già nota produttrice di numerosi film quali Le parole che non ti ho detto, Original Sin, Edward Mani di Forbice – al suo esordio dietro la macchina da presa, con protagoniste Rosario Dawson e Katherine Heigl.
L’amore criminale inizia quando Julia Banks (Rosario Dawson) viene interrogata da un detective che sta indagando sull’omicidio del suo ex fidanzato psicotico, Michael. Julia afferma la propria innocenza e dichiara di non avere nulla a che fare con l’omicidio sul quale la polizia sta indagando, nonostante le conversazioni trovate sui social media mostrino chiaramente Julia desiderasse la morte del suo ex. Il film poi, fa un balzo indietro di sei mesi e sempre Julia, donna in carriera, si innamora di David Connover (Geoff Stults) un uomo con alle spalle un matrimonio fallito con Tessa (Katherine Heigl) e una bambina, Lily. I tre vanno a convivere con la speranza che la nuova famiglia sia soprattutto per la piccola Lily anche un nuovo punto di partenza: Julia conosce quindi Tessa che, nonostante siano passati ben due anni dalla fine del suo matrimonio con David, è ancora convinta di poterlo riconquistare anche a costo di sbarazzarsi della rivale…
L’amore criminale: la spiegazione del finale
I fatti di cronaca degli ultimi anni, purtroppo, non perdonano e anzi sempre più spesso sono fonti di ispirazione per film come L’amore criminale, un thriller in cui violenza domestica, stalking e terrorismo psicologico sono alla base della storia. Seppur brave le due attrici non convincono: Katherine Heigl nel ruolo dell’algida ex moglie possessiva e psicopatica e Rosario Dawson in quella della leonessa che tenta il tutto e per tutto pur di difendere il suo territorio, sono la trasposizione cinematografica (in alcune parti al limite della follia) di quello che spesso sentiamo ai telegiornali.
Di pellicole del genere Hollywood ne ha prodotte in quantità industriale, basti pensare a A letto con il nemico con Julia Roberts e Via dall’incubo con Jennifer Lopez, ma qui in entrambi i casi il carnefice è un lui, mentre ne L’amore criminale la carnefice è l’ex moglie. Allora come non citare Che fine ha fatto baby Jane? Con Bette Davis e Joan Crawford oppure la perfida Glenn Close in Attrazione Fatale, fino ad arrivare alla bellissima Sharon Stone in Basic Instinct folle e inquietante al punto giusto, divoratrice di uomini e assassina senza scrupoli. In questa pellicola si racconta, fino allo sfinimento, la violenza delle donne su altre donne, dove una ex moglie si trasforma in una sorte di demone, che tormenta la rivale in amore fino alla fine. La scena finale dunque è scontata fin dall’inizio: le due rivali in amore arriveranno allo scontro fisico e verbale: coltelli, botte e quadri rotti a suon di testate, la regista (da cui ci si aspettava probabilmente un punto di vista meno maschile) non si scosta dalle dinamiche che abbiamo citato poc’anzi e chiude la pellicola facendo intendere che, con ogni probabilità la storia non è ancora finita (ma un sequel di sicuro non ci sarà).