L’incredibile trasformazione di Aaron Eckhart in Harvey Dent: il perfetto Due Facce del Cavaliere Oscuro
Harvey Dent, interpretato da Aaron Eckart è in assoluto uno dei personaggi più complessi e sfaccettati del film Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. È soprattutto quello che ha l’arco di trasformazione maggiore e che cambia completamente dall’inizio alla fine della pellicola. Oltre al lavoro fatto dal personaggio, la trasformazione di Eckhart in Two Faces è stata suddivisa, per quanto riguarda gli effetti speciali, in 3 parti. L’interpretazione Eckhart aumenta le schizofrenia e il trauma del personaggio, ma il dualismo è molto d’impatto anche visivamente. Peter Robb-King e il supervisore agli effetti speciali Nick Davis, per rappresentare il viso devastato di Two Faces, hanno lavorato prima su carta, poi con sculture d’argilla, passando infine alla computer grafica, che ha elaborato ogni sensore posto sul viso dell’attore per modificarne il viso.
L’incredibile dualismo di Harvey Dent
Il risultato è stato eccezionale, tanto da rendere Harvey Dent uno dei personaggi più amati e impressionanti del film. Il protagonista assoluto di Il Cavaliere Oscuro, è sicuramente il Joker, interpretato da un magistrale e straordinario Heath Ledger. Personaggio folle e crudele non ha però alcun cambiamento, non impara nulla dai terribili crimini che commette, ha un altro scopo, ed è anche questo che lo rende uno dei personaggi più totalizzanti della pellicola. Ma come ogni grande film, oltre all’eroe Batman/Bruce Wayne, la storia aveva bisogno anche di un Harvey Dent.
Dent è l’eroe non celebrato di Gotham, procuratore di una città sull’orlo del baratro, dalle intenzioni nobili e giuste, ma in conflitto su ciò che può fare e su una pace che non riesce a mantenere. Harvey Dent è l’elemento più emotivo della storia: la tragedia, il trauma, il cambiamento e la trasformazione in Two Faces. Dal trailer del film alla pubblicità, fino a operazioni di marketing, la maggior attenzione, anche dopo la sua scomparsa, era concentrata sul Joker di Heath Ledger, dal trucco alla sua ottima performance. Harvey Dent/Two Faces è invece stato tenuto nascosto per la maggior parte dei mesi precedenti l’uscita del film, ecco che il suo ruolo nella pellicola è stato sorprendente e, in parte, inaspettato. La versione di Two Faces più recente era quella di Tommy Lee Jones in Batman Forever del 1995, oltretutto non particolarmente apprezzata.
Il Two Faces di Il Cavaliere Oscuro è invece riuscito a realizzare un ritratto perfetto dell’animo di un uomo, dal volto spaventoso e raccapricciante, dove la violenza l’ha cambiato tanto esteriormente quanto interiormente. “Quando guardi Two Faces, dovresti avere il voltastomaco“, ha dichiarato Eckhart. Ed è esattamente quello che hanno provato migliaia di spettatori. Oltre ad Eckhart, Nolan prese in considerazione molti altri attori, compreso Matt Damon. Nolan si ricordava però di Eckhart, o meglio di quanto l’attore lo avesse impressionato, durante il casting di Memento per la parte di Leonard. “Mi aveva colpito, è sempre stato qualcuno che ho ammirato e con il quale avrei voluto lavorare“, affermò Nolan.
Il doppio volto dell’eroe positivo
Eckhart veniva dopo una carriera che aveva dato vita a personaggi tridimensionali, che in superficie erano positivi e dall’animo nobile, ma che nascondevano qualcosa sotto, un’oscurità e un Mr. Hayde pronto ad emergere. Da lobbista del tabacco logorroico in Thank You For Smoking, al poliziotto autodistruttivo in The Black Dahlia, fino all’impiegato malizioso che gioca con sentimenti ed emozioni di una dipendente in The Company of Men, tutti questi personaggi, nel corso del film, rivelano appunto, il loro vero volto. “Volevamo che Harvey fosse la figura più eroica del film. Eckhart incarna alla perfezione quel tipo di eroe americano del quale ci si fida. Rilassante, rassicurante e che senza alcun dubbio trionferà. Ma invece poi con Two Faces scopriamo che in agguato, nel profondo, c’era un uomo imperfetto, provato da una tragedia che rivela la sua parte peggiore“.
La figura più eroica di Gotham viene portato a trasformasi in un personaggio pieno di rabbia, di odio, dove l’oscurità è molto più profonda di quella di Bruce Wayne, collegandosi irrimediabilmente con il personaggio. Eckhart ha rivelato di aver lavorato molto sul calarsi nei panni di un uomo capace di entrare in contatto con tutti, qualcuno che avrebbe avuto il pieno appoggio del pubblico, con il quale si sarebbe empatizzato nonostante i suoi difetti e il suo bisogno di vendetta. Dichiarò di aver tratto ispirazione dalla famiglia Kennedy, in particolare dal Robert F. Kennedy: “Ho continuato a pensare ai Kennedy, in particolare a Robert F. Kennedy, un idealista che nutriva rancore verso la mafia affrontandola comunque giorno dopo giorno“.