L’uomo dei Ghiacci: la spiegazione del film con Liam Neeson
Cosa succede nel movimentato finale de L'uomo dei Ghiacci? Scopriamo scena per scena come l'indistruttibile Liam Neeson salva la situazione (e i poveri minatori).
Arriva Liam Neeson e con un pugno salva tutti. Più o meno. Diciamo che L’uomo dei Ghiacci fa un lungo giro di camion, sterza un po’, schiva qualche valanga e con un testa a coda parcheggia il finale. Forse le gomme sono un po’ sulla riga, ne abbiamo già parlato nella nostra recensione, ma ciò non toglie che sia legittimo chiedersi cosa sia successo davvero in quegli ultimi concitati frame. Dal 2 dicembre 2021 nei cinema italiani grazie a BiM Distribuzione e prodotto da Netflix, L’Uomo dei Ghiacci invita lo spettatore in una corsa senza margine di errore nei cento kilometri di strade ghiacciate del Nord Dakota. Scopriamo dunque cosa accade e perché il pugno di Liam Neeson riassume il film.
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Su kilometri di strada ghiacciate, ma perché?
L’uomo dei Ghiacci vede Liam Neeson e compagni tentare di salvare un gruppo di minatori rimasti incastrati sul fondo della terra in seguito a un’esplosione. Unico modo per trarre al sicuro gli uomini è un complicato sistema di tubature che il gruppo dovrà portare alla miniera nel minor tempo possibile. Ecco perché le strade ghiacciate sono la loro ultima speranza. Kilometri di ghiaccio che conducono dritti alla miniera, ma con un elevato rischio di sprofondare assieme ai camion. Il vero nemico non è però l’impassibile natura, bensì gli intricati complotti di uomini d’affari. Veri responsabili dell’incidente in miniera e del tutto interessati a far tacere le ragioni del crollo con la morte dei minatori. Il thriller d’azione segue dunque un plot d’intrigo, con una non troppo velata critica a un sistema che pone il profitto davanti all’uomo.
Mike (Liam Neeson) e il fratello Gurty (Marcus Thomas), un veterano di guerra affetto da afasia, vengono licenziati dall’ennesimo lavoro. Per questo non possono rifiutare la missione suicida propostagli da Goldenrod (Laurence Fishburne). All’arrivo in miniera potrebbero infatti intascare duecento mila dollari, e così poter finalmente acquistare un camion tutto loro. Al loro fianco Tantoo (Amber Midthunder), giovane nativa esperta nei tratti più pericolosi del Nord Dakota e sorella di uno dei minatori intrappolati sotto terra, Varnay (Benjamin Walker) e lo stesso Goldenrod. Tre sono i camion che si avviano verso il pericoloso tracciato, con tonnellate di teste di pozzo a far tremare il ghiaccio sotto le gomme.
Chi è il vero cattivo de L’uomo dei Ghiacci?
Il vero villain de L’Uomo dei Ghiacci si scopre molto presto. Varnay è infatti il sospettabilissimo protagonista dell’intreccio ai danni dei minatori e della loro squadra di salvataggio. Inizialmente, viene detto che Varnay rappresenta la società dietro la miniera, e che dunque non ha alcun interesse nella quota premio che verrà spartita tra il team. Verrebbe dunque da immaginare che sia l’unico a non voler ferire il gruppo, poiché la sua paga non rientra nella quota e dunque non guadagnerebbe nulla dalla scomparsa degli altri. Una telefonata scopre però le carte di Varnay, rivelando che l’uomo prende in realtà ordini direttamente da Katka George Sickle (Matt McCoy), responsabile della miniera. Veniamo così a sapere che il piano di Katka è proprio utilizzare Varnay per eliminare la squadra di salvataggio, e così garantire la morte dei minatori e la segretezza riguardo il coinvolgimento della società nell’incidente.
Ma in che modo la Katka è coinvolta nel drammatico evento? Scopriamo in una scena ambientata nell’ufficio associati della miniera che l’azienda avrebbe potuto adottare misure di sicurezza più avanzate, preferendo però proseguire con sistemi obsoleti per non intaccare una già difficile situazione finanziaria.
Per tutto il tragitto Varnay cercherà di fermare i compagni. Dopo avere ingiustamente accusato Tantoo per la morte di Goldenrod si è avviato verso la miniera tentando di uccidere i due fratelli. Finalmente, però, Liam Neeson riesce a speronare il villain giù per la collina, seppure ferendolo soltanto. Interessato a non fallire la missione, Varnay utilizza ogni mezzo a sua disposizione, persino i più disperati. Usando degli esplosivi, Varnay riesce infatti a innescare una valanga.
Il gruppo, rallentato, cerca di avanzare comunque, nella speranza che nel frattempo non sia trascorso il tempo necessario per salvare i minatori. La resa dei conti vede protagonisti Mike e Varnay: uno scontro all’ultimo pugno. Infine, Mike riuscirà a incastrare Varnay nel camion e, saltato all’ultimo secondo, lascerà il villain schiantarsi contro il ghiaccio. Il camion affonda, gli eroi sopravvivono. Almeno in parte. Perché, nel frattempo, nella corsa contro il tempo di Tantoo e Gurty, il veterano perde la vita per permettere al camion di sorpassare l’ultimo ponte prima della miniera. Il ponte non è infatti riuscito a reggere il peso del camion ed è iniziato a crollare. Superato il pericolo, il camion inizia a retrocedere verso il vuoto ma grazie Gurty riesce a fermarsi, incastrando però il veterano tra il veicolo e il cancello oltre cui si estendono metri di vuoto.
L’uomo dei Ghiacci come finisce? La spiegazione del film con Liam Neeson
Il sacrificio non è vano, e l’ultimo camion rimasto viaggia senza più ostacoli verso i minatori. Portati in salvo gli uomini, i segreti della miniera emergono con loro. Sickle viene arrestato, non prima di aver ricevuto un pugno ben assestato da parte di Mike.
Uno stacco di tre mesi mostra Mike guidare il camion tanto sognato dal fratello, mentre Tantoo ha ripreso a lavorare. La loro conversazione d’addio saluta lo spettatore, non prima che Mike ricordi a Tantoo che ci sarà sempre per lei. La targa del camion, con cui si chiude il film, recita “Trk Trk Trk”, proprio come Gurty avrebbe chiamato il loro nuovo veicolo.