Mai così vicini: le canzoni del film con Michael Douglas
In Mai così vicini il protagonista interpretato da Michael Douglas viene a tratti eclissato dalla voce cantante della collega Diane Keaton.
In Mai così vicini, Michael Douglas veste i panni di Oren Little, un agente immobiliare a un passo dalla pensione, il cui unico obiettivo è godersi la pensione e chiudersi finalmente lontano dalle persone che lo circondano quotidianamente. La sua misantropia si manifesta a ogni possibile occasione, rendendo abbastanza difficile instaurare un rapporto duraturo con lui. Basti pensare che il figlio Luke non gli ha mai rivelato che è diventato nonno. Adesso però, Oren si trova davanti alla porta di casa (che sta cercando di vendere) proprio il figlio con la nipotina, della quale si dovrà occupare per qualche giorno.
Le canzoni di Mai così vicini sono protagoniste grazie all’interpretazione di Diane Keaton
Mai così vicini ritrae il protagonista come un uomo burbero e cinico a cui però si trova a fare da contraltare la gioiosa Leah, interpretata da Diane Keaton, cantante in alcuni locali notturni, vedova anche lei, e vicina di casa di Oren. Il gioco che si instaura è un contrappunto anche musicale tra i due personaggi, che, complice anche il dato anagrafico, si avvicinano tra loro con un sentimento di sincera amicizia, facendo addirittura nascere qualche sorriso sul volto del personaggio di Douglas, ancora in lutto per la morte della moglie. La complicità che scatta tra le due protagoniste femminili muove passi di danza e finisce con il coinvolgere anche il burbero anziano già a partire dai versi sussurrati di The Shadow of your smile che accompagnano, in contemporanea, l’incontro tra padre e figlio; proprio questa canzone diventa la colonna portante dello spirito sentimentale del film che accosta la solitudine indipendente della donna alla felicità di avvicinarsi a qualcuno.
Tra le canzoni intonate dalla voce di Diane Keaton, giusto per citarne alcune, troviamo It could happen to you, Cheek to cheek, Blue Moon, Something to talk about e The shadow of your smile. Lo spazio che viene progressivamente accordato alla musica e alle esibizioni di Leah cresce seguendo lo sviluppo della narrazione; anzi, per meglio dire, i momenti musicali si “scaldano” puntualizzando un climax anche sentimentale che si instaura tra i protagonisti e la piccola Sarah. Mai così vicini si avvale di una colonna sonora che gioca su temi musicali e momenti ritmici volti a far leva sul dato più emotivo dello spettatore, che tra un ricordo e l’altro rimane divertito dall’estro di Diane Keaton e della sua voce.
La centralità del protagonista non è mai messa in dubbio: a Oren sono affidati tutti i motori che fanno progredire l’azione, la narrazione di muove in sua funzione e persino il lieto fine arriva solo quando è lui a deciderlo. Ci sono però dei momenti in cui la lotta tra il mondo femminile e quello virile vedono il protagonista quasi sparire in confronto ai siparietti tra Leah e la piccola Sarah. In quelle occasioni, come spesso accade quando Diane Keaton compare sullo schermo, il palco è tutto per loro grazie, soprattutto alla voce e alle canzoni intonate proprio dall’attrice. Sono infatti molte le tracce della colonna sonora che Mai così vicini affida al personaggio di Leah e, anche nelle registrazioni ufficiali, intonate da Keaton in prima persona.
Il regista Rob Reiner ha affidato la colonna sonora a Marc Shaiman, già nominato per tre volte agli Oscar per Il presidente – Una storia d’amore, Il club delle prime mogli e Patch Adams. Una certa irriverenza di Shaiman ancor prima di Mai così vicini si era già manifestata nella cura della colonna sonora del film di South Park, che gli è valsa un’altra nomination agli Academy nella categoria Miglior canzone. Non sorprende quindi anche la giovialità del trattamento che viene riservato alle canzoni utilizzate in Mai così vicini, tra le quali troviamo anche brani che ricoprono un certo rilievo nella storia della musica.