Marilyn Monroe – 90 anni di una diva in 6 performance senza tempo
La vita di Marilyn Monroe è stata segnata in egual misura dal cinema quanto dalla follia e da un’esistenza perennemente precaria, insoddisfatta, difficile da comprendere quanto meravigliosa da ammirare ancora e ancora, come la scena in cui l’abito bianco (divenuto un’icona di stile e sensualità) denuda le longilinee gambe d’avorio della diva in Quando la moglie è in vacanza o quando la sua voce scalda la scena con I Wanna Be Loved By You. Nessuno avrebbe scommesso che Norma Jeane Mortenson avrebbe intrapreso, appena quindicenne, la strada che l’avrebbe condotta al successo, anche se – ad onor del vero – il suo destino era scritto nel nome, che la madre trasse dalle amate attrici Norma Talmadge e Jean Harlow. Così nacque a Los Angeles, il 1º giugno 1926 e, se non fosse misteriosamente morta nella casa di Brentwood, il 5 agosto 1962 (non è mai stata fatta chiarezza sulla sua scomparsa, alla quale sembrano essere legati Bob Kennedy, il dottor Ralph Greenson e l’attore imparentato con JFK, Peter Lawfordancora) oggi avrebbe compiuto 90 anni. È inevitabile domandarsi come sarebbe stata, fino a che età avrebbe continuato a calcare le scene e se fosse rimasta la sex symbol che Andy Warhol ha immortalato nelle sue opere. Ma forse certe persone nascono per non invecchiare, per lasciar echeggiare eternamente la bellezza, la sensualità, la gioia di vita e per sottrarre al mondo tutta quella rabbia e quella bruttezza nociva che altrimenti si disperderebbe tra gli anfratti del tempo e le pieghe dell’universo, negandoci la gioia. La vita di Marilyn Monroe è stata concisa nel tempo e abbondante di forme, depressioni, matrimoni, amanti, amici mai troppo veri, psichiatri, governanti e microspie; una vita che, nonostante la morte, si rifiuta di tacere. Le labbra turgide e dipinte di rosso, i capelli biondo platino e quel neo sopra la guancia sinistra; l’espressione di una smorfia sul viso e quegli occhi che ci restituiscono lo sguardo attraverso lo schermo della tv. Per onorare Marilyn Monroe vediamo insieme 6 performance divine.
Niagara (1953)
Insieme alle commedie Gli uomini preferiscono le bionde e Come sposare un milionario, il noir di Henry Hathaway è uno dei film che ha lanciato Marilyn nell’Olimpo cinematografico. Con Niagara, infatti, la diva si afferma definitivamente come sex symbol grazie anche alle fotografie scattate per pubblicizzare la pellicola, le stesse usate dal grande Andy Warhol per i famosi ritratti di cui è protagonista. Si tratta di un thriller abbastanza banale e certamente non è il suo film migliore, ma da lì ha preso forma la Marilyn mania!
Gli uomini preferiscono le bionde (1953)
Convenzionalmente, il personaggio di Jane Russell è il vero protagonista del film Gli uomini preferiscono le bionde diretto da Howard Hawks, mentre Marilyn interpreta la sua amica. Quando le è stato detto che non sarebbe stata la star principale del musical, l’attrice ha risposto: “Beh qualunque cosa io sia, sono ancora la bionda”. La bionda è Lorelei Lee, una showgirl che decide di andare a Parigi con il suo compagno (Russell), indossa abiti Travilla mozzafiato ed esegue musical sfacciati. Da questo film proviene l’iconica frase “i diamanti sono i migliori amici delle donne” tratta dalla canzone Diamonds Are a Girl’s Best Friend, ripresa più tardi anche da Madonna e nel 2001 da Nicole Kidman nel film Moulin Rouge!
Quando la moglie è in vacanza (1955)
Quando la moglie è in vacanza di Billy Wilder ha il merito di aver portato sullo schermo una delle immagini più amate e immortali di Marylin Monroe, quella in cui, in piedi su una griglia sopra la metropolitana, l’attrice che nel film è semplicemente ‘la ragazza’, ride tenendo a fatica la gonna del suo abito bianco che, a causa dell’aria che fuoriesce dal tombino, si solleva lasciando intravedere gli slip. “Io la trovo un’estasi!” dice in riferimento alla brezza della metropolitana!
A qualcuno piace caldo (1959)
A qualcuno piace caldo non è solo uno dei migliori film di Marilyn Monroe, è anche una delle migliori commedie di tutti i tempi. Era notoriamente impossibile lavorare sul set con Billy Wilder, ma ne è valsa la pena. Il film ha vinto l’Oscar e tre Golden Globe, tra cui quello per il miglior attore in un film commedia o musicale a Jack Lemmon, che per la sua interpretazione ricevette anche un Premio BAFTA.
Gli spostati (1961)
Il dramma di John Huston con Clark Gable sarebbe l’ultimo film completo di Marilyn. La produzione è stata notoriamente difficile a causa della dipendenza per il gioco d’azzardo di Huston e per quella della Monroe per i farmaci nonché la fine del matrimonio con Arthur Miller, che ha scritto la sceneggiatura. Nel film i protagonisti sono tre anime perse che si incontrano nel deserto del Nevada: Marilyn veste i panni di Roslyn, una bella ma fragile divorziata; Clark Gable è il cowboy che si innamora di lei, nonostante il suo stile di vita indipendente e Montgomery Clift è Perce, con un’abitudine distruttiva del rodeo a cavallo.
Happy Birthday, Mr. President (1962)
Monroe ha cantato “Happy Birthday” durante la festa di compleanno del presidente John F. Kennedy al Madison Square Garden nel maggio del 1962 – pochi mesi prima della sua morte nel mese di Agosto – e da qui emerse soprattutto al voce che lei e il presidente avevano una relazione. Dopo essere stato introdotto da Peter Lawford, Marilyn arrivata sul podio si è svestita della giacca di pelliccia bianca per rivelare uno scintillante tubino di Jean Louis, così attillato che è stato cucito addosso prima dello spettacolo.