Martin Scorsese: le 6 parole chiave del suo cinema

Il cinema del maestro newyorchese attraverso le parole chiave ne costituiscono la carriera

Uno dei registi più importanti del cinema americano (e mondiale) degli ultimi 50 anni, Martin Scorsese è stato tra i nomi di punta della New Hollywood, quel filone che ha rivoluzionato il cinema americano a cavallo tra gli anni ’60 e tutto il decennio degli anni ’70. Attraverso una carriera che ormai conta oltre 57 anni di carriera dal suo esordio nel lontano 1967 con Chi sta bussando alla mia porta, arrivata a ben 26 lungometraggi (più diversi documentari, soprattutto a tema musicale), tra cui diversi capolavori, come Taxi Driver (1976) e Toro scatenato (1980), ma anche Quei bravi ragazzi (1990) e Casinò (1995), andiamo ad esplorare alcune parole chiave, attraverso quei binomi che ne hanno caratterizzato la carriera.

Martin Scorsese e le parole chiave per ripercorrere il suo cinema

Martin Scorsese film - cinematographe.it

Nell’intento di definire una mappatura del cinema del maestro Martin Scorsese andremo ad evidenziare quelle che possiamo definire come parole chiave che rappresentano elementi che spesso sono presenti all’interno della sua filmografia. Ovvero quei cosiddetti “collegamenti” che ne caratterizzano le opere e rendono il cinema del regista identificabile o che, talvolta, ne stabiliscono delle vere e proprie tappe all’interno della sua filmografia.

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1. Martin Scorsese e Robert De Niro

Martin Scorsese - cinematographe.it

Quando si fa riferimento ai sodalizi fondamentali nella storia del cinema non si può tenere conto di quello tra Martin Scorsese e Robert De Niro. Entrambe nati a New York, nello stesso quartiere, hanno realizzato assieme ben 10 film, a partire dal primo nel 1973 dal titolo Mean Streets, fino all’ultimo Killers of the flower moon (2023). Insieme hanno realizzato veri e propri capolavori come Taxi Driver (1976) e Toro Scatenato (1980), in cui l’attore vinse l’Oscar al miglior protagonista per la sua performance fisica ed espressiva.

2. Martin Scorsese e New York

La città di New York è un luogo di grande influenza per la crescita, fin dall’infanzia nel quartiere di Little Italy, ma anche per la narrazione del suo cinema. Molti dei film di Martin Scorsese sono, infatti, ambientati nella Grande Mela, partendo dai suoi primi lavori, come Chi sta bussando alla mia porta? (1967) e Mean Strees (1973), passando per lo sconfortante scenario metropolitano di Taxi Driver (1976), oltre al bronx narrato in Toro Scatenato (1980), ma anche la metropoli notturna di Fuori Orario (1986) ed ovviamente la Brooklyn di Quei bravi ragazzi (1990), oltre che le strade multietniche e gestite dalle bande criminali dell’epopea storica di Gangs of New York (2002), giusto per citarne alcuni dei titoli del maestro. E non va dimenticato che New York New York (1977) è anche il titolo di uno dei classici cosiddetti “minori” (se non altro per la considerazione storica e critica che se ne ha nel suo percorso artistico), anch’esso interpretato dall’attore feticcio Robert De Niro al fianco della cantante Liza Minnelli.

3. Martin Scorsese e la fede

Il tema della fede nel cinema di Martin Scorsese è presente fin dagli esordi, con il cattolicesimo che influenza le vicende della coppia di protagonisti di Chi sta bussando alla mia porta? (1967), un tema che lo ha portato poi a realizzare due opere testamentarie in tal senso come L’ultima tentazione di Cristo (1988) e Silence (2016), ma quella della fede è una dinamica interiore che ha accompagnato fin da sempre la formazione del regista, che da ragazzo pensò a due opzioni per la sua vita: farsi prete o diventare regista. Fortunatamente ha scelto la seconda.

4. Martin Scorsese e il Cinema

Quando si parla di Martin Scorsese si parla sostanzialmente di uno dei padri del cinema americano moderno, ma nel pensare al binomio tra il regista newyorchese e la parola cinema viene anche in mente altro. In primo luogo la curiosa controversia che vide legato il nome del regista alla Marvel, che lui stesso in una discussa intervista definì come un Luna Park, distante da ciò che lui (in una visione più legata al concetto di Arte) considera Cinema. Quindi, ad un’accezione classica e romantica di quello che il cinema rappresenta – narrativamente ed universalmente – per il regista italoamericano e distante dal concetto di Franchising e di attrazione intrattenente vicina al mero fanservice.
Ma in secondo luogo viene in mente la passione per la settima arte che il regista racconta, nel bellissimo documentario Un secolo di cinema – Viaggio nel cinema americano (1995) da lui diretto, sbocciata fin dall’età della preadolescenza e che spesso trova terreno fertile nella sua attività di restauro e ripristino di molto cinema nel mondo, attraverso la Film Foundation che lui stesso ha creato nei primi anni ’90, contribuendo a portare alla luce diversi film di spicco da tutto il mondo.

5. Martin Scorsese e il gangster movie

Il cinema gangster è, probabilmente, il filone di più grande successo nel cinema di Martin Scorsese, ad esclusione di Taxi Driver. Titoli come Quei bravi ragazzi (1990), Casinò (1995), o il gangster poliziesco The Departed (2007) sono probabilmente quelli che più hanno segnato l’immaginario collettivo e, in un certo senso, hanno influito a creare l’idea degli stilemi scorsesiani: dalla narrazione in voce off, passando per il montaggio articolato, dall’uso roboante della colonna sonora, ai contrasti tra denaro e potere, fede e tradimenti dei suoi personaggi. La tetralogia del gangster movie che, in un certo senso, segna la nascita, l’ascesa e il declino del microcosmo mafioso nel cinema di Martin Scorsese è riscontrabile in Mean Streets (1973), Quei bravi ragazzi (1990), Casinò (1995) e The Irishman (2019), sorta di canto del cigno di quella morfologia criminosa.

6. Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio

Leonardo DiCaprio; cinematographe.it

Il secondo sodalizio storico che inchioda il cinema di Martin Scorsese nell’immaginario collettivo è quello con l’attore Leonardo DiCaprio. Il sodalizio prende il via nel 2002 con l’affresco storico tragico di Gangs of New York (2002), da lì in poi l’attore e il regista hanno realizzato ben 6 film insieme, tra cui The Departed che è valso l’unico premio Oscar alla regia per Scorsese, ed ultimo dei quali Killers of the flower moon (2022), in cui entrambe gli attori feticcio (De Niro e DiCaprio) recitano al servizio del regista.

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