Midnight in the Switchgrass: il thriller con Bruce Willis e Megan Fox è ispirato a una storia vera?
La storia di Midnight in the Switchgrass prende spunto da veri fatti di cronaca?
Midnight in the Switchgrass è un film thriller del 2021 che ha per protagonisti due agenti dell’FBI, Karl Helter (Bruce Willis) e Rebecca Lombardo (Megan Fox), sul punto di fermare un racket di traffico sessuale. Si uniscono a un membro delle Forze dell’Ordine della Florida quando finiscono per imbattersi in un temibile serial killer. Tuttavia, il loro piano viene sconvolto a seguito del rapimento di Rebecca. Ogni prova conduce a un tale Truck Stop Killer. Date le analogie con episodi di cronaca vera, la pellicola è ispirata a eventi reali? Scopriamolo insieme.
La storia vera dietro Midnight in the Switchgrass
Midnight in the Switchgrass è in effetti basato su una storia vera. Il lungometraggio è ispirato ai crimini inquietanti del famigerato serial killer Robert Benjamin Rhoades, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Truck Stop Killer. Oggi, il criminale sta scontando l’ergastolo senza libertà condizionale ed è detenuto presso la struttura di massima sicurezza Merard Correctional Center a Chester, nell’Illinois. Sebbene sia stato condannato per tre omicidi, le autorità ritengono che il conteggio effettivo dei corpi potrebbe essere ben più alto. È stato difficile rintracciare tutte le vittime in quanto di Rhoades si muoveva di continuo a causa del suo lavoro.
Alla pari di Rhoades, pure Peter di Midnight in the Switchgrass è un camionista e Tracey ne diventa una delle vittime. Comunque, alcune delle parti sono state modificate o drammatizzate a fini cinematografici. Ad esempio, l’ambientazione è stata spostata dal Texas alla Florida. Inoltre, non esisterebbero gli agenti dell’FBI Rebecca Lombardi e Karl Helter né figure a essi associabili. Difatti, sarebbero un mix di varie persone addette alle indagini.
Purtroppo, i crimini rappresentati sono comunque diffusi nella realtà. Nel 2009 l’FBI ha promosso la campagna Highway Serial Killings per diffonderne la consapevolezza dopo la scoperta nel 2004, da parte dell’Oklahoma Bureau of Investigation, di un radicato modello criminale, responsabile di centinaia di vittime.