Migliori nemici: la storia vera del film con Sam Rockwell
Le vicende reali che hanno ispirato il lungometraggio di Bissell
Il film drammatico Migliori nemici è un film del 2019 basato sul libro The Best of Enemies Race and Redemption in the New South di Osha Gray Davidson. La trasposizione cinematografica racconta la storia di Ann Atwater, attivista per i diritti civili, e del leader del Ku Klux Klan CP Ellis, e della loro rivalità per l’integrazione scolastica a Durham, nella Carolina del Nord, nel 1971. L’opera ha ricevuto varie candidature a premi nonostante le reazioni contrastanti del pubblico e degli stessi critici. Poiché i personaggi inseriti sono ispirati a figure realmente esistente, vien naturale interrogarsi se la trama sia a sua volta tratta da eventi davvero accaduti. Malgrado sia sorprendente, la risposta è affermativa.
Oltre ad essere basato sul saggio, Migliori nemici prende spunto dal documentario su Atwater ed Ellis (impersonato da Sam Rockwell), intitolato An Unlikely Friendship. Secondo History vs. Hollywood, gli sceneggiatori hanno cercato di lasciarsi guidare il meno possibile dalla fantasia, provando a offrire una fedele rappresentazione di quel che successe all’epoca. Ellis presiedeva e gestiva la frangia locale del Ku Klux Klan, mentre Atwater era una focosa attivista nera. Alcuni degli elementi più drammatici inseriti nel lungometraggio sarebbero veramente accaduti, come Atwater che vuole pugnalare Ellis ed Ellis che strappa in pubblico la sua tessera di membro del KKK, con profondo sgomento dei suoi sostenitori.
La storia vera di Migliori nemici
Il regista di Migliori nemici, Robin Bissell, ha spiegato a The Hollywood Reporter di essersi focalizzato sulle documentazioni storiche. Lo ha fatto perché gli interessava indagare sulla personalità di Ann Atwater. Non gli competeva dover cambiare Ellis, ma improvvisamente ne ha scorto il lato umano. Vista una luce che albergava nel suo animo, si è prodigata affinché aprisse gli occhi. Non era un semplice ragazzo, bensì il leader del Klan. Aveva centinaia di uomini disposti a seguirlo fino in capo al mondo. Dunque, i potenziali benefici l’hanno spinta a scendere in campo.
Seppure Migliori nemici abbia saputo rimanere fedele ai fatti, perlomeno la maggiore parte, qualche detrattore ha criticato l’accento posto su determinati aspetti. L’idea sarebbe stata quella di spacciare il bianco come il salvatore, relegando Atwater a un profilo di secondo piano. Quando la pellicola è uscita la donna non c’era già più, in quanto scomparsa nel 2016. Eppure Bissell e il resto della troupe hanno ottenuto l’approvazione della sua famiglia sia per il lungometraggio sia per la rappresentazione di lei. La nipote, Ann-Nakia Green, ha partecipato alla premiere e ha giudicato il lavoro commovente, divertente, bello e rilevante.
L’attrice Taraji Henson, che ne veste i panni, ha spiegato di aver ricevuto i complimenti da parte della famiglia, che l’ha definita perfetta. Ha dato tutto. Ed è stato davvero significativo sul piano personale perché un’intera comunità tuttora la adora e la inneggia. Per ulteriori delucidazioni sulle vicende basta navigare in rete, pieno di fonti utili a comprendere il rapporto di collaborazione tra Ellis e Atwater e sul modo in cui i due abbiano unite le forze per attuare il cambiamento nella loro città, senza addolcire gli aspetti sconvolgenti della storia.