Molly’s Game: cose da sapere prima di vedere il film con Jessica Chastain
Uscirà nelle sale italiane il 19 aprile Molly's Game, il film con Jessica Chastain nei panni di Molly Bloom, promessa olimpica che, dopo un infortunio, diventa organizzatrice di incontri di poker clandestini al servizio delle star di Hollywood. Ecco tutto quello che dovete sapere prima di vedere il film!
Incontri clandestini, enormi somme di denaro e grandi nomi di Hollywood e del mondo dello sport: tutti gli ingredienti giusti per creare un bel film d’azione, ma in questo caso non è così. Gli incontri di poker e le grandi cifre hanno fatto per anni parte del mondo di Molly Bloom, una giovane donna a capo di uno dei più grandi giri di incontri di poker clandestini degli ultimi tempi. Molly’s Game porta la sua storia sul grande schermo, grazie a Aaron Sorkin e ad un cast davvero d’eccezione, a cominciare dalla protagonista, Jessica Chastain. Il film uscirà nelle sale italiane il prossimo 19 aprile. Non ci resta quindi che scoprire tutto quello che c’è da sapere prima di vedere Molly’s Game.
Dal libro al cinema: la genesi di Molly’s Game
Molly’s Game è tratto dal libro di memorie della stessa Molly Bloom, dal titolo Molly’s Game: From Hollywood’s Elite to Wall Street’s Billionaire Boys Club, My High-Stakes Adventure in the World of Underground Poker. Portare la storia di Molly sul grande schermo non è stata un’impresa semplice. Se infatti l’avventura della giovane donna aveva detestato l’interesse di alcuni produttori mentre lei era ancora in attività, dopo il suo arresto la situazione divenne più complicata. Una volta arrestata infatti, l’accordo che Molly aveva stretto con un editore per pubblicare un suo libro di memorie, già terminato, venne bloccato. La situazione sembrò migliorare quando lo sceneggiatore Aaron Sorkin iniziò ad interessarsi al libro. Sorkin tuttavia non nascose inizialmente le sue riserve: nel libro, anche se la Bloom aveva tenuto nascoste le identità dei partecipanti ai tavoli da gioco, comparivano suoi colleghi e amici stretti. Alla fine però la potenza della storia convinse Sorkin a prendere parte al progetto e non solo a firmarne la sceneggiatura, ma anche a curarne la regia.
Molly’s Game: la trama e il trailer del film, in uscita in Italia il 19 aprile
Giovane e carismatica promessa olimpica dello sci, Molly Bloom è costretta a ad abbandonare la carriera sportiva dopo un grave infortunio. Conclusi gli studi di legge, la ragazza ottiene un lavoro estivo che lentamente la introduce in un mondo completamente nuovo e sconosciuto, quello del poker clandestino. Intelligente, capace ma soprattutto competitiva, in poco tempo Molly riesce a gestire gli incontri clandestini a cui prendono parte non solo grandi nomi di Hollywood, ma anche quelli dello sport e degli affari, dando così vita ad un giro di denaro davvero impressionante e permettendole di guadagnare somme mai viste. I suoi incontri però attirano l’attenzione delle persone sbagliate e quando Molly farà sedere inconsapevolmente ai suoi tavoli alcuni membri della mafia russa, la sua fortuna finirà. L’FBI la inchioda e l’arresta. Nel percorso per la sua riabilitazione, Molly verrà aiutata dal suo avvocato difensore che, riluttante all’inizio, scoprirà in realtà che in Molly c’è più di quello che il mondo e le persone credono.
Molly’s Game: il debutto alla regia di Aaron Sorkin
Conosciuto come sceneggiatore di molti film di successo, come Steve Jobs di Danny Boyle e The Social Network di David Fincher, per il quale ha vinto l’Oscar per la Migliore sceneggiatura non originale nel 2011, Aaron Sorkin passa per la prima volta dietro la macchina da presa. La storia di Molly l’ha colpito tanto da convincerlo a dirigere lui stesso il film. L’avventura di un personaggio femminile forte, costretto ad avere a che fare con tutti uomini lo ha stimolato fin dall’inizio: “Con Molly’s Game, nei cinque minuti di macchina per arrivare a casa, avevo già l’intero film in testa“. Nonostante Sorkin volesse concentrare l’attenzione su le forti emozioni che Molly ha provato nel corso della sua storia, il regista sapeva che alcune scene, soprattutto quelle degli incontri di poker, dovevano essere molto realistiche:
Ho fatto molte ricerche sul poker per essere sicuro che ogni dettaglio fosse corretto. Abbiamo avuto degli incredibili giocatori di poker professionisti come consulenti in ogni passaggio. I nostri mazzieri nel film sono dei professionisti. Anche le comparse che giocano nel film sono giocatori professionisti. Non hai bisogno di essere un fan del poker per goderti il film, ma gli appassionati del poker ne apprezzeranno l’autenticità.
Sorkin è riuscito a costruire la storia che voleva raccontare, concentrandosi soprattutto su tutti quegli elementi che in realtà il libro di Molly lascia un po’ in disparte, come il suo rapporto con il padre. Il film scopre la sua protagonista poco a poco, come ha fatto lo stesso avvocato difensore, Charlie Jaffey. E questo personaggio ha da subito incuriosito Sorkin: “Ho visto un’opportunità nel creare un personaggio che si faceva le mie stesse domande“. Dapprima riluttante infatti, alla fine Charlie capirà che in Molly c’è molto di più di quello che raccontano i tabloid e si stupirà nel vedere la donna pronta a difendere fino all’ultimo i suoi clienti, come ricorda lo stesso Sorkin:
Aveva in mano il biglietto vincente della lotteria, avrebbe potuto essere ricca e famosa dicendo semplicemente la verità, ma non lo ha fatto. E’ una cosa che ammiro, e il film fa lo stesso.
Molly’s Game: un cast d’eccezione
Ad interpretare Molly Bloom, troviamo Jessica Chastain, voluta fortemente dallo stesso Sorkin fin dall’inizio. Il regista infatti ha ricordato come l’attrice abbia un umorismo innato, molto simile a quello di Molly, ma che soprattutto è in grado di tramettere forza senza giocare duro. Jessica Chastain incarna perfettamente l’intelligenza, il sarcasmo ma anche il glamour che il personaggio di Molly richiede. Idris Elba invece interpreta Charlie Jaffey, l’avvocato difensore di Molly. Un personaggio forte, furbo ma allo stesso tempo divertente, nel quale l’attore è riuscito a calarsi perfettamente. Tutte caratteristiche che hanno reso gli incontri/scontri con Molly davvero perfetti: i due si trovano spesso nella stessa stanza e i loro dialoghi riescono a catturare completamente lo spettatore. Nel ruolo del padre di Molly infine troviamo Kevin Costner, un personaggio difficile da interpretare soprattutto per il cambiamento che affronta nel corso del film. All’inizio duro e severo, l’uomo impara con il tempo ad avvicinarsi alla figlia e a diventare più comprensivo. Un’impresa che Costner è riuscito a superare magnificamente.