Neill Blomkamp: film e curiosità sul regista degli OATS
In occasione del 38° compleanno di Neill Blomkamp, celebriamo questo giovane ma già affermato regista con le 10 più interessanti curiosità sui suoi 3 film
In un panorama fantascientifico contemporaneo logorato da una sconfortante mancanza di originalità e da un approccio troppo spesso superficiale e fracassone, un giovane regista sudafricano di nome Neill Blomkamp ha dimostrato in soli 3 film di essere in grado di portare avanti una fantascienza fresca, intelligente, brillante e profonda, capace di coniugare l’aspetto più intimo ed emozionale dei personaggi con un’aspra critica alla società e alle sue contraddizioni.
Un autore capace di conquistare a soli 30 anni una candidatura all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale con la sua folgorante opera prima District 9 e la conseguente menzione nella prestigiosa lista delle 100 persone più influenti del mondo secondo Time. Un cineasta di talento e di cuore, che con i suoi 3 film District 9, Elysium e Humandroid ha sfiorato la ragguardevole cifra di 700 milioni di dollari di incasso complessivo al botteghino, guadagnandosi la fiducia (poi revocata) da parte di Ridley Scott per un quinto capitolo della saga ufficiale di Alien.
Per omaggiare degnamente questo grande regista nel giorno del suo 38° compleanno, abbiamo raccolto le 10 più interessanti curiosità dei 3 film di questo primo scorcio della sua carriera, che siamo certi sia solo la rampa di lancio per una delle stelle più luminose del cinema dei prossimi decenni.
Neill Blomkamp: dai film agli OATS, le curiosità sul regista di District 9
L’amicizia con Sharlto Copley
La carriera di attore di Sharlto Copley è indissolubilmente legata alla filmografia di Neill Blomkamp. La prima esperienza come interprete di Copley risale infatti ad Alive in Joburg (2005), il corto alla base del primo acclamato film di Blomkamp District 9. Nel momento del suo esordio sul grande schermo, il regista si affidò proprio al suo amico di lunga data, affidandogli il difficile e controverso ruolo del burocrate Wikus Van De Merwe. Nonostante non fosse un attore professionista, Sharlto Copley convinse tutti con una grande prova, conquistando prestigiosi riconoscimenti in ambito internazionale e guadagnandosi la riconferma anche nelle successive pellicole di Neill Blomkamp Elysium e Humandroid.
Neill Blomkamp e l’apartheid
District 9 è ispirato ai fatti vissuti in prima persona da Neill Blomkamp durante l’apartheid in Sudafrica, dove ha vissuto fino ai 18 anni, prima di trasferirsi con la famiglia in Canada. Dal 1948 al 1994, il governo sudafricano attuò una disumana e xenofoba politica di segregazione razziale, impedendo relazioni e rapporti fra persone bianche e persone di colore e ghettizzando tutti i cittadini non bianchi in apposite aree della città, con gravissime restrizioni dal punto di vista dei diritti umani. Uno dei luoghi più tristemente celebri durante l’apartheid fu il cosiddetto District Six di Città del Capo, dichiarato territorio bianco nel 1966 con conseguente deportazione di decine di migliaia di persone di colore.
Facile dunque scorgere nel primo film da regista di Blomkamp diversi punti di contatto con questa triste vicenda, con gli alieni a prendere il posto delle minoranze razziali come oggetto della più barbara discriminazione.
I sei finali di District 9
Per assicurarsi diverse soluzioni in fase di montaggio, Neill Blomkamp girò ben 6 finali di District 9, fra i quali preferì la struggente conclusione poi arrivata al cinema. Secondo il regista, una di queste conclusioni è decisamente imbarazzante, al punto che lui stesso ha dichiarato che nessuno dovrà mai vederla. L’unica cosa che ha voluto rivelare in proposito è che a un certo punto delle riprese di questo finale il protagonista Sharlto Copley si è sporcato parecchio.
Fra rapper e Matt Damon
Difficile a credersi, ma Matt Damon è stato la terza scelta per il ruolo di Max Da Costa in Elysium. Neill Blomkamp Matt Damonaveva infatti offerto il ruolo al rapper sudafricano Ninja, che però lo rifiutò, pur essendo un grande fan del regista (si è tatuato D9 su un labbro in onore di District 9). Successivamente Blomkamp puntò ancora più in alto, proponendo il ruolo a un altro celeberrimo rapper, ovvero Eminem, vedendosi però rifiutata la proposta anche in questo caso. La scelta cadde quindi su , rivelatosi probabilmente decisivo per il successo al botteghino del film.
La fiducia di Diego Luna in Neill Blomkamp
Diego Luna era così appassionato del lavoro di Neill Blomkamp da accettare il ruolo di Julio in Elysium senza neanche leggere la sceneggiatura. L’attore ha dichiarato che per lui lavorare con un regista giovane, ma con così tanto da dire e una visione così chiara di cinema era un’occasione assolutamente imperdibile. Di altro avviso è stato l’agente di Diego Luna, che gli ha chiesto di non fare più una cosa del genere.
L’insoddisfatto Neill Blomkamp
A differenza di quanto affermato sul ben più criticato Humandroid, Neill Blomkamp ha dichiarato di non essere completamente soddisfatto del proprio lavoro su Elysium. Secondo il regista, lui stesso avrebbe potuto fare di più dal punto di vista dell’approfondimento delle tematiche del film, rendendo più chiare le motivazioni e le relazioni fra i personaggi. Blomkamp si è invece detto soddisfatto di come ha espresso l’idea della segregazione fra le classi attraverso l’anello separato da tutti gli altri, e ha aggiunto che gli piacerebbe sviluppare un altro film all’interno dell’universo di Elysium.
La genesi di Humandroid
Il terzo (e per ora ultimo) progetto di Neill Blomkamp Chappie, adattato in italiano con Humandroid, ha avuto una genesi particolarmente rapida e familiare. Il film è infatti stato scritto da Blomkamp insieme alla moglie Terri Tatchell in sole due settimane, durante la lavorazione del suo precedente film Elysium. Humandroid è concepito come il primo episodio di una possibile trilogia, ma al momento il secondo e il terzo film non sono ancora stati scritti.
Ninja e Humandroid
Dopo il già citato corteggiamento per Elysium, Neill Blomkamp riesce ad avere il rapper Ninja, insieme alla compagna Yolandi Visser, nel suo successivo progetto Humandroid. I due, membri del gruppo rap-rave sudafricano Die Antwoord, hanno aiutato la produzione con la scenografia dell’abitazione dei loro personaggi, hanno dipinto parte dei murales visibili nel film e hanno contribuito alla creazione dei loro ruoli, ma, nonostante la loro centralità in Humandroid, hanno disertato gran parte degli eventi promozionali per la pellicola.
Casa dolce casa
Il set usato in Humandroid come base del gangster Hippo (interpretato da Brandon Auret) ha per Neill Blomkamp un altissimo valore affettivo: si tratta infatti della casa in Sud Africa che il regista e sceneggiatore ha abitato insieme alla famiglia durante gli anni della sua adolescenza.
Michael Biehn e Sigourney Weaver
Michael Biehn era stato contattato da Neill Blomkamp per un ruolo in Humandroid, ruolo che in seguito è stato virato al femminile e assegnato alla tre volte nominata all’Oscar Sigourney Weaver. Curiosamente, Michael Biehn e Sigourney Weaver Aliens – Scontro finale hanno recitato insieme in un grande classico della fantascienza, ovvero di James Cameron.