Tutte le versioni di Nosferatu al cinema, dal 1922 al film di Robert Eggers

Ecco tutte le versioni principali della saga di Nosferatu, dal leggendario film muto del 1922 fino alle più recenti reinterpretazioni.

Il personaggio di Nosferatu è un’icona del cinema horror, emerso nel 1922 con l’omonimo film muto diretto da F.W. Murnau. La figura del vampiro, in particolare quella di Nosferatu, ha avuto numerose reinterpretazioni nel corso dei decenni, ognuna con il proprio stile e approccio al tema del terrore. Qui esploreremo le versioni principali della saga di Nosferatu, dal leggendario film muto del 1922 fino alle più recenti reinterpretazioni.

Nosferatu (1922) – F.W. Murnau

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Il film che ha dato il via alla leggenda di Nosferatu è senza dubbio il più importante. Diretto da F.W. Murnau, Nosferatu è un adattamento non ufficiale del romanzo di Bram Stoker Dracula. Pur essendo ispirato alla storia di Stoker, il film presenta modifiche importanti, come il cambiamento del nome del vampiro in “Conte Orlok” e una serie di dettagli che rendono la pellicola un’opera autonoma. La trama ruota attorno a Thomas Hutter, un giovane uomo che si reca in Transilvania per vendere una casa al misterioso conte Orlok, che si rivela essere un vampiro malvagio.

La pellicola di Murnau è un capolavoro del cinema espressionista tedesco, famoso per le sue inquadrature angolari, l’uso della luce e dell’ombra e l’atmosfera inquietante. La storia, pur semplice, è sufficiente a generare un senso di angoscia costante, grazie anche all’interpretazione inquietante di Schreck, che ha reso Orlok uno dei vampiri più memorabili della storia del cinema.

Nosferatu il Vampiro (1979) – Werner Herzog

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Nel 1979, il regista Werner Herzog decise di fare una rivisitazione dell’opera originale di Murnau con Nosferatu il Vampiro. In questo remake, Herzog si distacca dalla versione muta, portando il suo film all’interno di un contesto narrativo più complesso, ma mantenendo intatta l’ambientazione gotica. Klaus Kinski, noto per la sua intensa e spesso inquietante presenza sullo schermo, interpreta il ruolo del conte Dracula, che nel film prende il nome di Nosferatu, pur trattandosi di un altro riferimento al celebre personaggio. La trama segue l’arrivo di Nosferatu in una cittadina tedesca, dove la sua presenza porta morte e distruzione. Il protagonista Jonathan Harker (interpretato da Bruno Ganz) deve confrontarsi con il male antico che minaccia di divorare la sua amata Lucy (Isabelle Adjani).

Il film di Herzog, pur rimanendo fedele all’originale nelle atmosfere cupe e nell’ambientazione gotica, si distingue per la sua atmosfera più riflessiva e malinconica. L’uso della musica, in particolare delle composizioni di Wagner, arricchisce l’esperienza, creando un senso di grandezza e solennità. Proprio per questo, Nosferatu il Vampiro è oggi considerato uno dei migliori remake nella storia del cinema e una delle opere più importanti di Herzog.

Nosferatu: A Symphony of Horror (2023) – David Lee Fisher

Nel 2023 arriva poi Nosferatu: A Symphony of Horror, un’altra reinterpretazione che però non ha guadagnato la stessa notorietà di altre versioni. Diretto da David Lee Fisher, il film è un remake quasi fotogramma per fotogramma del celebre film del 1922. Questo approccio minimalista, con l’uso di tecniche moderne come la tecnologia del green screen, consente una rivisitazione visiva del classico, ma con un’inquietante lucentezza digitale che può risultare disorientante per chi si aspetta la “ruggine” tipica del cinema muto. Doug Jones, noto per Il labirinto del fauno e La forma dell’acqua, interpreta il conte Orlok, e la sua performance è certamente uno dei punti di forza del film.

Nosferatu (2024) – Robert Eggers

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Nel 2024, il regista Robert Eggers, famoso per i suoi lavori in ambito horror come The Witch e The Lighthouse, porta il suo sguardo unico alla storia di Nosferatu con una nuova versione del film. In questo caso, Eggers riprende le fondamenta della storia originale, mantenendo l’ambientazione gotica e il personaggio del vampiro, ma offrendo una nuova interpretazione visiva e narrativa. Con una sceneggiatura che esplora le dinamiche tra il protagonista Thomas Hutter (interpretato da Nicholas Hoult) e la sua giovane moglie Ellen (Lily-Rose Depp), il film aggiunge una dimensione psicologica più marcata, esplorando il male antico rappresentato da Nosferatu non solo come una creatura mostruosa, ma anche come una minaccia per l’anima umana.

In questa versione, il conte Orlok (interpretato da Bill Skarsgard) appare in una forma più inquietante, con effetti visivi che amplificano il terrore del personaggio. Il film si distingue per l’uso di una fotografia che mescola elementi moderni con il fascino del cinema classico. Eggers bilancia l’omaggio all’originale con l’innovazione, creando un’atmosfera tesa e angosciante che rispecchia il suo stile distintivo.

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