One Life: la storia vera dietro al film con Anthony Hopkins
One Life racconta la toccante e drammatica storia vera di Sir Nicholas Winton, un vero e proprio eroe della Seconda Guerra Mondiale.
Il film One Life, diretto da James Hawes, vede Anthony Hopkins e Johnny Flynn nei panni di Sir Nicholas Winton, un umanitario britannico che salvò centinaia di bambini ebrei dalla Cecoslovacchia occupata dai nazisti. Hopkins interpreta Winton negli anni ’80, mentre Flynn lo rappresenta nei tumultuosi anni ’30, in un dualismo temporale che narra le fasi più cruciali della sua vita e dei suoi atti eroici.
Il film inizia con il giovane Winton, interpretato da Flynn, che visita Praga nel dicembre 1938. Con l’imminente minaccia dell’occupazione nazista, Winton si rende conto della necessità urgente di salvare i bambini ebrei. Coordinandosi con altri umanitari come Trevor Chadwick (interpretato da Alex Sharp), Martin Blake (Ziggy Heath) e Doreen Warriner (Romola Garai), inizia a identificare i bambini che necessitano di rifugio sicuro. Tornato a Londra, Winton, con l’aiuto di sua madre Babi (interpretata da Helena Bonham Carter), lavora incessantemente per organizzare i trasporti ferroviari che avrebbero portato i bambini in salvo in Gran Bretagna.
Il film non si concentra solo sull’azione eroica di Winton ma enfatizza anche il lavoro di squadra di molti volontari, inclusi quelli cechi che rischiavano molto più di lui. La narrazione è arricchita dalle testimonianze di persone reali come Vera Gissing, interpretata da Henrietta Garden, che fu una delle bambine salvate e che poi incontrò Winton da adulta.
One Life, la storia vera dietro il film
La trama di One Life si basa sulla storia vera di Sir Nicholas Winton, che nei mesi prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale orchestrò il salvataggio di centinaia di bambini ebrei dal territorio cecoslovacco occupato dai nazisti. Nato nel 1909, Winton lavorava come agente di cambio a Londra quando, nel 1938, decise di visitare Praga per aiutare un amico coinvolto in attività umanitarie. Qui, fu profondamente colpito dalla situazione disperata delle famiglie ebree e decise di intervenire.
Insieme a un gruppo di altri umanitari, Winton organizzò il trasporto di 669 bambini dalla Cecoslovacchia alla Gran Bretagna tra il marzo e l’agosto del 1939. Questo salvataggio divenne parte del più ampio Kindertransport, un’operazione che portò circa 10.000 bambini, in maggioranza ebrei, a rifugiarsi nel Regno Unito.
L’impresa di Winton rimase sconosciuta per molti anni. Fu solo negli anni ’80, quando sua moglie Greta trovò un vecchio album di ritagli nel soffitto di casa loro, che la portata delle sue azioni venne alla luce. L’album conteneva liste dettagliate dei bambini che aveva aiutato a salvare, insieme a lettere dei loro genitori.
Nel 1988, la BBC organizzò una puntata speciale del programma televisivo That’s Life in cui Winton fu sorpreso con una riunione improvvisata con molti dei bambini, ormai adulti, che aveva salvato. Questo momento commovente, ricreato nel film, ha raccolto milioni di visualizzazioni su YouTube, sottolineando l’impatto duraturo delle azioni di Winton.
Nel corso degli anni, Winton è stato riconosciuto e onorato per i suoi atti di eroismo. È stato nominato Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (MBE) nel 1983 e successivamente è stato nominato cavaliere dalla Regina Elisabetta II nel 2003. Nonostante questi riconoscimenti, Winton ha sempre considerato il suo lavoro come un dovere morale, preferendo mantenere un profilo basso.
La sua storia è stata raccontata in numerosi libri e documentari, e il film One Life rappresenta un tributo cinematografico al suo straordinario contributo all’umanità. Basato sul libro If It’s Not Impossible… The Life of Sir Nicholas Winton scritto dalla figlia di Winton, Barbara, il film cattura l’essenza di un uomo la cui umanità e determinazione hanno fatto la differenza tra la vita e la morte per centinaia di bambini.
Winton è morto nel 2015 all’età di 106 anni, ma la sua eredità vive attraverso le migliaia di discendenti dei bambini che ha salvato, stimati oggi a circa 6.000 persone. One Life non è solo un omaggio alla sua vita, ma anche un potente messaggio sul potenziale dell’azione individuale nel cambiare il corso della storia.