Chi è Pedro Alonso? Tutto sull’attore, tra carriera, vita privata e curiosità

Tutti lo conosciamo come Berlino de La casa di carta, ma chi è davvero Pedro Alonso?

Noto ai più grazie al ruolo di Berlino in La casa di carta, Pedro Alonso ha destato curiosità nel pubblico ma a quanto pare anche tra gli addetti ai lavori, visto che da pochissimo è disponibile su Netflix il film che lo vede protagonista: Il silenzio della palude.
Insomma, è chiaro che la serie di Alex Pina ha donato all’attore la giusta visibilità che merita, mettendo in luce il suo talento e facendolo scoprire in tutto il mondo.
Fisico slanciato, carattere carismatico e volto espressivo, Alonso ha tuttavia alle spalle una carriera che va oltre il successo della serie Netflix e adesso cercheremo di svelare tutte le curiosità sul suo conto, dalla carriera alla vita privata.

Pedro Alonso: biografia e altezza

Pedro González Alonso è nato il 21 giugno 1971 a Vigo, in provincia di Pontevedra (Spagna nord-occidentale), nella comunità autonoma della Galizia, sotto il segno zodiacale del Cancro.
Quasi cinquantenne, ha un fisico asciutto e ben equilibrato: pesa infatti 74 kg per 181 cm di altezza.

Gli studi di Pedro Alonso: attore e pittore

Il suo amore per la recitazione inizia fin dalla giovane età. Appassionato del teatro e delle arti drammatiche, ha studiato alla Royal School of Dramatic Arts (RESAD) per poi ultimare la sua formazione al Teatro de la Danza, dove ha seguito anche diversi corsi di specializzazione.
Prima di scendere nei dettagli della sua carriera attoriale è bene però specificare che Pedro Alonso è un artista a tutto tondo. Tra le sue competenze infatti non si annovera solo la conoscenza dell’arte interpretativa bensì anche di quella pittorica.
Oltre a essere un grande appassionato di arte, Alonso è un pittore e firma i suoi dipinti come Pedro O’Choro, usando il cognome del padre. Stando alle sue dichiarazioni, tra i suoi artisti preferiti si annovera Alberto Giacometti.

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Pedro Alonso tra film e serie TV

pedro alonso cinematographe.it

Nel mondo cinematografico il suo debutto davanti alla macchina da presa avviene all’età di vent’anni col cortometraggio Hábitos (1995) di Juan Flahn, a cui segue il corto Paranoia dixital (1996) di Ángel de la Cruz. È dello stesso anno il primo progetto importante della sua carriera, il film di Chus Gutiérrez Alma gitana, in cui interpreta il ruolo del protagonista.
In seguito prende parte a film come Tengo una casa (1996), Nino nadie (1997), Insomnio (1998), Noviembre (2003), El Calentito (2005), La noche del hermano (2005), 18 comidas (2010) e Todo lo que tu quieras (2010).

Divenuto popolare in Spagna grazie ad alcuni show galiziani, ha altresì preso parte al cast di diverse serie TV spagnole come A las once en casa (1998), Todos los hombres sois iguales (1997), Condenadas a entenderse, Mediterráneo e Código fuego (2003), Maridos e mulleres (2006), Gran Hotel (2011), Hospital Real (2015), El Ministerio del Tiempo (2016), e L’ambasciata (2016).

Nella carriera dell’attore galiziano c’è chiaramente anche il teatro: ha fatto parte di diverse compagnie, tra cui La Fura dels Baus e Teatro Clásico Nacional e ne ha anche fondata una tutta sua, Grupo Dom.

Pedro Alonso: il successo prima de La casa di Carta 

La casa di carta, cinematographe.it

La domanda che spesso ci si fa è: come ha fatto Pedro Alonso a diventare uno dei personaggi più importanti de La casa di carta? Bene, il successo è una questione davvero complessa e talvolta per raggiungerlo non basta solo studiare e avere talento, ma anche trovarsi al posto giusto nel momento giusto!
Nel caso di Pedro Alonso la sua strada per raggiungere la gloria è iniziata con la serie Gran Hotel, che di certo ha accresciuto la sua fama (almeno in patria), qui Pedro interpreta Julio Olmedo, un giovane di umili origini che, dopo aver scoperto la misteriosa scomparsa della sorella, cerca di indagare facendosi assumere presso l’hotel in cui lavorava.

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La serie che però gli fa fare il salto di qualità è La embajada di Antena 3, in cui viene notato e scritturato per il ruolo di Andrés de Fonollosa, alias Berlino in La casa di carta, nel 2017, grazie al quale raggiunge l’apice del successo.
Oltre ad averlo eletto come uno degli attori più richiesti del momento, la serie Netflix ha fatto meritare a Pedro Alonso una nomination come miglior attore nel 2017 al Fotogramas de Plata, mentre nel 2018 GQ Turkey lo sceglie come star internazionale dell’anno.

La vita privata di Pedro Alonso

Passando alla sua vita privata, a quanto pare quando l’attore applica le stesse regole del suo personaggio in La casa di carta. Infatti è un tipo molto riservato e si sa davvero pochissimo sul suo conto. Innanzitutto non si capisce se è stato sposato in precedenza, ma è certo che adesso ha una relazione con una ragazza di nome Tixie, il cui volto appare su diverse foto ufficiali e non.
Stando alle indiscrezioni, inoltre, Pedro Alonso ha avuto una figlia da una relazione precedente, Uriel.

Pedro Alonso è su Instagram

L’attore è molto social, anche se non è presente sui altri social network al di fuori di Instagram (in cui lo trovate come pedroalonsoochoro) dove ha oltre 8 milioni di followers (destinati di certo ad aumentare). Sul suo profilo personale si avvicendano sia foto con amici che immagini dei suoi quadri, ma non mancano neanche i rimandi al lavoro sul set o ai momenti passati con i colleghi.

Pedro Alonso: curiosità e hobby

Oltre alla pittura, Alonso è un grande appassionato di calcio. Quando gli è possibile infatti non perde l’occasione di andare allo stadio, soprattutto se in campo c’è Messi, il suo giocatore preferito.
Tra le sue passioni rientra anche la meditazione: ama stare in silenzio e riflettere, perché a detta sua dal silenzio derivano solo cose positive.

Altra curiosità, legata alla sua carriera, la rintracciamo nel tipo di ruoli che predilige, ossia quelli da cattivo, che gli permettono di divertirsi e infrangere ogni limite Addirittura pare che per interpretare il ruolo di Berlino si sia lasciato ispirare dalla cultura sciamanica. Durante un soggiorno messicano, l’attore ha lavorato personalmente al copione del suo personaggio basandosi sulla cultura degli sciamani, connotandolo però di caratteristiche negative come la crudeltà e il narcisismo.

Un tratto comune di tutti i suoi ruoli è che preferisce interpretare il “cattivo“. In un’intervista recente ha dichiarato che è lui per primo a proporsi per il ruolo del villain, perché si diverte di più. Infatti, a detta sua, i cattivi “possono fare qualunque cosa” perché non sono limitati dagli stessi dilemmi morali dei personaggi positivi. Inoltre afferma di amare molto l’arte e di esercitarsi nella pittura. Altra passione che lo caratterizza è quella per la meditazione. In un’altra intervista ha dichiarato che “dal silenzio arrivano solo cose buone”