10 jump scare che non spaventano nessuno, i peggiori dei film horror
Quali sono i peggiori jump scare del cinema? Eccone alcuni che non fanno spaventare affatto.
I film horror spesso si affidando ai jump scare per cercare di turbare il proprio pubblico e dare una svolta inattesa al film, ma alcuni horror non riescono a utilizzare questo espediente in alcun modo significativo. L’horror è storicamente un genere che ha ricevuto molte critiche per l’uso costante di cliché e di una recitazione molto spesso di bassa qualità, ma negli ultimi anni si è assistito a una vera e propria impennata di popolarità per il genere con l’uscita di alcuni progetti davvero incredibili. Con questo elenco vogliamo però evidenziare alcuni tra i peggiori jump scare che non riescono a fare paura proprio a nessuno.
I film horror moderni stanno trasformando sapientemente trasformando proponendo argomenti più profondi e diventando sempre più coinvolgenti, riuscendo anche a provocare riflessioni più profonde. Tuttavia, non tutti i nuovi horror sono all’altezza di questi standard sempre più elevati. Alcuni film horror non riescono a implementare correttamente nemmeno gli ingredienti più semplici. Molti, infatti, hanno fanno tentativi sorprendentemente mediocri nel uso dei jump scare, spesso trasformandoli in qualcosa di più ridicolo che spaventoso. Vediamone insieme qualcuno.
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1. IT – Capitolo 2 – la vecchietta in cucina tra i peggiori jump scare della storia del cinema
Basato sull’omonimo romanzo di Stephen King, il primo capitolo è stato un successo di critica e molto ci si aspettava dal suo seguito ma, sebbene il sequel abbia la sua dose di momenti eccezionalmente spaventosi, ce ne sono alcuni che sono più che altro bizzarri e fuori posto.
Uno di questi momenti accade quando l’adulta Beverly Marsh (interpretata da Jessica Chastain) fa visita all’anziana signora che vive nel suo vecchio appartamento. L’interazione diventa sempre più strana e comica, con la vecchia signora che corre in secondo piano da una stanza all’altra in modo piuttosto pittoresco. Alla fine la donna esce correndo dalla cucina buia, nuda e trasformata in una creatura orribile che ci fa più sorridere che paura.
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2. Paranormal Activity (2007) – non succede quasi nulla
Paranormal Activity è uscito nel 2007 ed è l’inizio di un franchise che a oggi vanta la bellezza di sette film. Il primo di questi vede una giovane coppia trasferirsi in una bellissima vecchia casa dove iniziano a verificarsi strani eventi sempre più frequentemente.
Il film viene riprodotto come se fosse un filmato casalingo ritrovato in seguito con registrazioni delle telecamere di sicurezza della casa, per lo più accelerate, e della coppia che dorme di notte. Nel corso del film ci sono alcuni momenti strani, porte e oggetti che si muovono da soli e persino la coppia che sembra essere a tratti posseduta, ma per quasi l’intero film non succede nulla. Il senso di attesa culmina in un unico jump scare che alla fine, era talmente atteso da risultare piuttosto inconcludente.
3. Unfriended (2014) – salto fuori dallo schermo finale tra i peggiori jump scare della storia del cinema
Unfriended fornisce una nuova interpretazione degli horror che usano l’espediente del “filmato reale ritrovato” usando per raccontare la sua storia quasi interamente lo schermo di un laptop. Un gruppo di giovani amici, responsabile della morte di un’altra studentessa, viene perseguitato durante una chat di gruppo su Skype apparentemente dalla stessa ragazza vittima di bullismo morta suicida. Mentre la maggior parte del film si svolge sullo schermo e racconta abilmente una storia davvero agghiacciante, il film decide di infrangere le proprie regole che fino ad allora aveva seguito per concedersi un ultimo ma poco efficace jump scare.
L’ultima ragazza viene vista in preda al panico mentre il timer fa il conto alla rovescia e la prova del suo coinvolgimento nella morte della compagna viene pubblicata sul suo profilo social media, il suo laptop viene chiuso di colpo da una figura fuori campo che si vede poco prima che lo schermo sfumi in nero. Questo probabilmente sarebbe stato il finale perfetto per Unfriended. È chiaro che la ragazza morta ha come minimo distrutto la vita di questa ragazza per sempre e l’ha incriminata nel suo omicidio, e molto probabilmente ha finito per ucciderla. Ma invece, il fantasma rompe la quarta parete e salta sullo schermo senza una buona ragione e uccide la sua vittima. Basta saltare gli ultimi cinque secondi perché questa storia risulti completa e agghiacciante e raccontata in modo del tutto innovativo.
4. The Amityville Horror (1979) – una scalata sul tetto buffa
Quando una famiglia si trasferisce in una casa che un tempo era stata teatro di un terribile omicidio, si ritrova incapace di sfuggire agli spiriti oscuri che vi risiedono. Mentre i nuovi proprietari indagano sulla loro casa e sull’origine del disturbo, George Lutz entra nell’armadio di sua figlia, restando fedele al cliché dello jump scare negli armadi, ma cosa più disarmante per questa scena è che lo spavento dovrebbe provenire da una giovane ragazza fantasma tenuta sul tetto da mani demoniache. Può sembrare una scena un po’ inquietante, ma il dimenarsi e l’inconsapevolezza di Lutz la rendono una scena un po’ più comica del dovuto.
5. Che la fine abbia inizio (2008) – l’espediente dello specchio tra i peggiori jump scare della storia del cinema
Remake del film degli anni ‘80 Non entrate in quella casa è stato aspramente giudicato dalla critica per la sua prevedibilità. Questo aspetto del film si riversa anche nei suoi jump scare.
La scena incriminata inizia con un’inquadratura ampia del bagno con una delle ragazze che è sola e si guarda allo specchio, apre l’armadietto dei medicinali, nascondendo il riflesso mentre la telecamera si avvicina lentamente. Meno di 30 secondi dopo aver aperto l’armadietto, una figura alta – ora proprio dietro di lei – la afferra senza preavviso. Sarebbe potuto essere un jump scare efficace se solo non questo espediente non fosse stato già usato in mille altri film prima di questo e in modo più efficace.
6. The Descent Part 2 (2009) – Il mostro in posa
The Descent Part 2 riprende le vicende subito dopo gli eventi del primo film. Laddove il primo creava tensione e mistero attraverso la rivelazione lenta e ambigua dei misteriosi mostri degli abissi, il sequel ha preso questa ambiguità sapientemente studiata e l’ha gettata fuori dalla finestra.
La scarsa illuminazione e il mistero hanno reso il primo film coinvolgente e pieno di tensione, ma il sequel decide di illuminare i mostri a un livello innaturale e di mostrarli in praticamente in posa ogni volta che appaiono sullo schermo. La tensione svanisce ed è la ridicolaggine delle creature a emergere dalle ombre, rendendo le creature sciocche e dal tutto non minacciose.
7. Il prescelto (2006) – il camion in barca tra i peggiori jump scare della storia del cinema
Nicolas Cage è il protagonista del film horror Il prescelto nei panni di un uomo determinato a ritrovare una ragazza scomparsa. La giovane donna è stata rapita da una setta e Cage deve scoprirne i segreti per riuscire a salvarla.
All’inizio del film, Cage ha la visione di una giovane che viene investita da un camion. Questa visione ha luogo su una barca; il camion in qualche modo, in barba a ogni legge della fisica, schianta ad alta velocità contro questa giovane ragazza nello stretto passaggio sul lato della nave. Questa scena ci viene presentata come un jump scare, ma la natura improvvisa e abbastanza ridicola, combinata con la mancanza di una qualsivoglia reazione da parte di Cage, rende questo colpo di scena abbastanza inutile.
8. Poltergeist (2015) – la scena del clown
Nel 2015, Poltergeist è stato rilasciato come remake del film del 1982 con lo stesso nome. Mentre l’originale giocava con un lento e costante accumulo di tensione e drammaticità, il remake ha deciso di andare in una direzione decisamente diversa.
Invece di aumentare il ritmo e scatenare uno spavento dopo l’altro in un breve lasso di tempo, Poltergeist perde tutte le qualità che potrebbero renderlo speciale e davvero spaventoso. Fornire troppi momenti di intensità insieme a forti rumori e scoppi improvvisi serve solo a indebolire la forza complessiva del film, in particolare nella scena del clown dove il tutto è realizzato particolarmente male.
9. Autopsy (2016) – la scena dell’ascensore tra i peggiori jump scare della storia del cinema
Ci sono alcuni momenti sinistri in Autopsy e alcune performance veramente eccellenti da parte del cast principale, ma sfortunatamente il ritmo e il crescendo della tensione a tratti risulta un po’ carente. Quando due medici legali eseguono un’autopsia per scoprire cosa è successo a una ragazza deceduta, le cose cominciano a prendere una strana piega e iniziano a verificarsi eventi soprannaturali.
Mentre il film tenta di offrire jump scare significativi, il film mina un po’ se stesso facendo in modo che i protagonisti informino involontariamente il pubblico sul dove e quando accadranno questi jump scare, come nella scena dell’ascensore dove i due guardano un ascensore aperto e vuoto ben prima che appaia il corpo, eliminando ogni possibilità di shock.
10. Le colline hanno gli occhi 2 (2006)- la testa nel bagno
Alcuni sequel non riescono a comprendere e replicare efficacemente ciò che i loro originali sono in grado di creare, proprio come succede con Le colline hanno gli occhi 2.
Il film è ambientato in un deserto solitario dove dei cannibali causano il caos per un gruppo di Guardie Nazionali, ma nonostante l’ambientazione oscura, i jump scare lasciano molto a desiderare. Uno di questi accade quando una guardia si siede sul water e la telecamera fa una panoramica tra le sue gambe. La musica diventa tesa e quando una testa appare tra le sue gambe, non c’è sorpresa. Piuttosto, risulta un po’ strano e mal gestito.
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