Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo: il finale del film con Johnny Depp
Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo chiude il cerchio della trilogia iniziale, con un finale epico e memorabile da rinfrescare con questo articolo.
Pirati dei Caraibi è senza dubbio una delle saghe più famose e meglio riuscite mai realizzate, nonché tra i maggiori successi commerciali messi in piedi dalla Disney. Attraverso la creazione di colui che ancora oggi è considerato come uno dei personaggi più iconici della storia del cinema, il capitan Jack Sparrow interpretato dal trasformista per eccellenza Johnny Depp, la saga è riuscita a modernizzare un immaginario che era poco attraente e una figura, quella del pirata, ormai messa nell’ombra e relegata a film fantastici dalle poche ambizioni. Sfruttando un modello preesistente e aggiungendoci svariate idee originali, i film si sono fatti strada tra i cuori del pubblico tramite un sarcasmo irriverente utilizzato per raccontare delle vicende epiche e indimenticabili.
Sono innumerevoli le battute che hanno reso Jack Sparrow un mito indiscusso di magnetismo e sagacia che hanno reso grande la trilogia, coadiuvata da un’attenzione certosina per i dettagli da parte del regista Gore Verbinski e del team creativo che ha realizzato la fotografia e gli effetti visivi. Ogni tassello si inserisce nel suo posto così come dovrebbe sempre essere, così da creare una storia sui pirati che fosse sia di contenuto che di bellezza scenica senza precedenti.
Dopo la prima trilogia, la saga è andata in decadimento fino ad arrivare a un quinto capitolo, intitolato La vendetta di Salazar e uscito nel 2017, che ha quasi distrutto il ricordo che i fan avevano dei capitoli precedenti, orientandosi solamente al successo da racimolare presso il botteghino, snaturando la struttura stessa della storia e perdendo di vista l’importanza della qualità. L’ultimo film voleva chiudere il cerchio ma, per certi versi, lo ha solamente riaperto, rimettendo in discussione alcuni punti che si pensava fossero già conclusi da tempo senza conferirgli un senso ben preciso.
Attualmente la Disney sta cercando di produrre un reboot della saga, che la vedrebbe priva del protagonista Johnny Depp, ma il progetto non sta riscontrando i consensi anticipati né tanto meno si sta avendo fortuna nel corso della stesura della sceneggiatura, tra cambi e rinunce all’ordine del giorno. Difficile, se non impossibile, riuscire a trovare un rimpiazzo di Jack Sparrow così com’è parecchio complicato ideare un cattivo che sia ai livelli di Barbossa o di Davy Jones, tentativo che era già fallito con i precedenti Barbanera e Salazar, ma di cui si sentirebbe ancora di più la manchevolezza nel caso di un protagonista facilmente dimenticabile. Nel frattempo di scoprire il futuro della saga, vale la pena rivedere o recuperare la trilogia che la hanno resa grande, magari anche facendo finta che i successivi capitoli non siano mai esistiti. E se non vi ricordate come finisce Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo ma non avete voglia di imbarcarvi nell’ennesimo rewatch, non vi resta che leggere i paragrafi seguenti per rinfrescarvi la memoria.
Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo: dove eravamo rimasti
Nel finale del secondo capitolo, avevamo lasciato Jack Sparrow alle prese con il gigantesco Kraken, compiendo un sacrificio per salvare la sua ciurma e finendo nello Scrigno di Davy Jones, una dimensione ultraterrena in cui vanno le anime di coloro che sono morti in mare, mettendo in scena uno dei cliffhanger più avvincenti e memorabili della storia del cinema. In Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo, si comincia in maniera cupa con il perfido Lord Cutler Beckett che fa condannare chiunque sia associato ad atti di pirateria con l’obiettivo di riuscire a controllare gli oceani e che incarica Davy Jones, ora ai suoi comandi, di distruggere tutte le navi pirata o fuorilegge ancora in circolazione. Con lo scopo di salvare Jack, che non aveva lasciato alcun successore prima di essere imprigionato nell’altra dimensione, Capitan Barbossa, Will Turner, Elizabeth Swann, Tia Dalma e l’equipaggio della Perla Nera si recano a Singapore per incontrare il capitano Sao Feng, uno dei nove Pirati Nobili, l’unico che possiede le carte nautiche con il percorso per arrivare allo Scrigno di Davy Jones. Mentre i soldati di Beckett invadono l’isola, Will riesce ad ottenere le carte da Feng ma solo dopo aver promesso di cedergli Jack in cambio della Perla Nera, con la quale il giovane potrà salvare suo padre, Sputafuoco Bill, dall’Olandese Volante.
Grazie alle carte, l’equipaggio raggiunge lo Scrigno dove ritrovano la Perla Nera e un Jack Sparrow in preda ai deliri dopo essere stato da solo troppo a lungo. Nel viaggio di ritorno, la ciurma incontra diverse anime di uomini che sono appena morti, tra cui il Governatore Swann, il padre di Elizabeth, anch’egli giustiziato da Beckett. Tia Dalma rivela che la Dea Calypso incaricò Davy Jones del compito di guidare le anime di coloro che morirono in mare nel mondo successivo. Una volta ogni dieci anni, egli aveva l’opportunità di tornare a terra per stare con la donna che amava, ma solo per un giorno soltanto. Dopo aver infranto il patto, l’uomo è stato maledetto ed è diventato un mostro, così come il resto della sua ciurma, incluso il padre di Will. Chiunque uccida Jones, pugnalando il suo cuore senza corpo, dovrà prendere il suo posto come capitano dell’Olandese Volante, poiché la nave non può restare senza capitano e qualcuno deve prendere in carico il suo compito di traghettare le anime verso l’altra dimensione.
Un terzo capitolo fatto di battaglie mozzafiato e accordi furbi ma sleali
Ritornati nel mondo dei viventi dopo aver affrontato incredibili e difficili peripezie, la Perla Nera emerge dall’acqua e si ritrova di fronte a una piccola isola, dove il Kraken giace senza vita sulla spiaggia, essendo stato ucciso da Jones sotto ordine di Beckett. Subito dopo, l’equipaggio viene attaccato e imprigionato da Sao Feng, in combutta con Beckett. Mentre Jack prende tempo per organizzare la sua fuga, Barbossa convince Feng a schierarsi di nuovo dalla loro parte, affermando di poter vincere contro Davy Jones e il lord liberando la Dea Calypso. Come a Singapore, anche stavolta Feng chiede qualcosa in cambio, dichiarando che gli sia consegnata Elizabeth, in quanto crede che la ragazza sia in realtà la reincarnazione di Calypso. Mentre la ciurma della Perla Nera si mette in salvo con direzione verso la Baia dei Relitti dove si incontrerà la Fratellanza dei Pirati, Jack fa cadere Will in mare lasciandogli la sua bussola magica con la speranza che Beckett la riceva e si diriga vicino al luogo di ritrovo, in modo tale che lui e gli altri pirati possano tendergli un’imboscata.
Nel frattempo, la nave di Feng viene attaccata dall’Olandese Volante e il capitano viene colpito in pieno da una cannonata. Ormai in fin di vita e senza un successore, Feng nomina Elizabeth come nuovo capitano, facendola diventare uno dei nove Pirati Nobili che dovranno decidere le sorti di Davy Jones. La ragazza e il suo nuovo equipaggio vengono quindi catturati dall’Olandese Volante e imprigionati nelle celle sottostanti. Grazie all’aiuto dell’ammiraglio Norrington, ancora innamorato di lei, Elizabeth riesce a fuggire insieme alla sua ciurma ma, proprio all’ultimo momento, egli viene ucciso da un impazzito Sputafuoco Bill.
Dopo che la Perla Nera ed Elizabeth arrivano alla Baia, i Pirati Nobili possono dare inizio al consiglio. Barbossa propone di liberare Calypso dalla sua forma umana per sconfiggere Beckett e Jones, ma Jack sostiene che sia meglio affrontarlo senza la collaborazione della Dea in quanto la ritiene troppo pericolosa. Il Capitano Teague, padre di Jack e detentore del Codice dei Pirati, annuncia però che un atto di guerra può essere annunciato solo dal Pirata Re, eletto tramite votazione. Ognuno dei Nove vota logicamente per se stesso e, per evitare uno stallo, Jack decide quindi di dare il suo voto a Elizabeth, la quale diventa il Re dei Pirati e che propone di andare in guerra. All’arrivo delle navi nemiche, Elizabeth, Barbossa e Jack incontrano Will, Beckett e Jones su un lembo di terra che serve come terreno neutrale di discussione.
Elizabeth suggerisce che si scambino tra le due fazioni Will e Jack, con l’idea che il primo possa fornire informazioni sulla flotta nemica, mentre Jack, salendo a bordo dell’Olandese Volante, potrà sabotarli e uccidere Davy Jones prendendone il posto a capo dell’Olandese Volante. All’oscuro del piano della ragazza, Beckett accetta di buon grado la proposta e, durante lo scambio, Barbossa coglie l’occasione per rubare il pezzo da otto di Jack così da poter liberare Calypso dalla sua forma umana, che si è scoperta poco prima essere la stessa Tia Dalma. Purtroppo però, la Dea rifiuta di aiutare i pirati e, dopo che Will le rivela che Jones l’ha tradita e ha permesso alla Fratellanza di imprigionarla, Calypso si dissolve in un mucchio di granchi.
Pirati del Caraibi – Ai confini del mondo: il maestoso finale che pone fine alla trilogia iniziale
Si arriva così allo scontro epico che tutti stavano aspettando, con la Perla Nera e l’Olandese Volante che si danno battaglia in un enorme vortice evocato da Calypso. Durante il combattimento, Will ed Elizabeth si fanno sposare da Barbossa mentre, sull’altra nave, Jack prende parte a un duello senza esclusione di colpi con Davy Jones per ottenere il suo cuore e diventare così immortale a capo dell’Olandese Volante. Jack riesce infine a prendere il cuore ma Jones trafigge Will con una spada provocandogli una ferita mortale. Di fronte a questa eventualità, egli decide di rinunciare alla ricerca dell’immortalità e aiuta Will a pugnalare il cuore, uccidendo Jones, che precipita inesorabilmente nel vortice. Elizabeth e Jack si mettono in salvo lasciando Will e la ciurma dell’Olandese al loro destino. Poco dopo, proprio nel momento in cui la nave di Beckett si sta approcciando per distruggere la Perla Nera, l’Olandese riemerge dal mare, ora capitanato da Will e liberato dalla maledizione che aveva colpito Jones. Le due navi distruggono la flotta di Beckett, che finisce in fondo all’oceano insieme ai suoi sogni di gloria.
Con Will obbligato a ricoprire il compito di Davy Jones di trasportare le anime dei defunti all’altro mondo, lui ed Elizabeth sono costretti a salutarsi, stando insieme su un’isola deserta, unica volta nel corso dei successivi dieci anni. I due si scambiano una promessa d’amore, con Will che lascia il suo cuore, all’interno del forziere, affinché la ragazza lo custodisca e si ricordi del loro legame mentre sono distanti l’uno dall’altro. Nel frattempo, durante una sosta a Tortuga, Barbossa fugge con la Perla Nera, reclamando di nuovo il posto di capitano e lasciando Jack e il compare Joshamee Gibbs a terra. Jack, però, aveva già pianificato il tradimento e a tenere per sé le carte nautiche, con il nuovo obiettivo di andare alla ricerca della Fonte della Giovinezza, tema che sarà poi esplorato nel corso del quarto capitolo della saga, Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare. Ma non è finita qui, in quanto c’è una sorpresa per i più romantici e per coloro che sono curiosi di sapere come si sia veramente conclusa la storia d’amore tra Will ed Elizabeth. In una scena dopo i titoli di coda di Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo, ambientata dieci anni dopo, Elizabeth e suo figlio guardano l’orizzonte da una costa e attendono l’arrivo dell’Olandese Volante con a bordo Will, così da poter passare finalmente un giorno insieme dopo tutti quegli anni trascorsi lontani.