Pokémon: Detective Pikachu – Il finale conferma una teoria del videogame
Partita come un'idea folle dei fan del videogioco, la teoria principale di Pokémon: Detective Pikachu diventa realtà nel film.
Non c’è noir senza mistero e quello di Pokémon: Detective Pikachu è decisamente uno di quelli che ti lascia col fiato sospeso. Diretto da Rob Letterman, il film con Justine Smith, Kathryn Newton e la voce di Ryan Reynolds nel ruolo di Pikachu (nella versione originale), si snoda attorno alla scomparsa del detective Henry Goodman, padre del protagonista Tim e partner di lavoro del Pokémon giallo. L’uomo, infatti, viene dichiarato morto dalle autorità, ed è così che il ragazzo e Pikachu si alleeranno, tentando di scoprire la verità intorno alla morte di Henry Goodman e su cosa stava indagando.
Pokémon: Detective Pikachu – leggi qui la recensione del film
Cosa accade durante le ricerche della coppia? Che un potente Pokémon dal nome Mewtwo è fuggito dal laboratorio in cui era stato creato e, nella fuga, ha scaraventato fuori strada la macchina del detective. Notizia di cui era al corrente il magnate di Ryme City, Howard Clifford, interpretato da Bill Nighy, e dal suo odioso figlio Roger (Chris Greere). Ulteriore ostacolo alla ricostruzione dell’indagine di Henry Goodman: Pikachu ha perso la memoria, un’amnesia che gli impedisce di ricordare su cosa stesse lavorando insieme al suo partner. Alla fine, però, il mistero viene risolto, rivelando che c’era Howard Clifford stesso dietro all’incidente, ossessionato ormai dell’evoluzione dell’umanità a causa del suo cancro e in cerca di una soluzione attraverso degli esperimenti da svolgere sui Pokémon.
Il plot twist finale di Pokémon: Detective Pikachu
È così, infatti, che avviene la formazione di Mewtwo – la cui evoluzione vi spieghiamo qui. La creatura viene fatta nascere dall’antico DNA di Mew, il quale viene estratto per la creazione del composto R, che fa si che i Pokémon perdano il controllo e, soprattutto, consenta a Mewtwo di mettere le menti umane dentro i corpi dei Pokémon. Il che accade anche con Henry Goodman e Pikachu stesso, con la mente dell’uomo nel corpo del Pokémon, come si scoprirà al termine della pellicola. Una rivelazione che è Mewtwo stesso a fare a Tim. Prima della fusione tra l’uomo e il suo Pokémon, di cui Goodman non aveva memoria, sono stati il detective e il suo partner a orchestrare la fuga di Mewtwo dal laboratorio, che proprio per il gesto nei suoi confronti e, quindi, dopo essersi reso conto che non tutta l’umanità è malvagia, ha scelto di aiutare Henry Goodman quasi in fin di vita.
Chi è Mewtwo? Scopri di più sul super Pokémon tra film e videogiochi
Nato da un videogioco uscito nel 2016, la trama del film Detective Pikachu si svolge in maniera similare rispetto alla storia del gioco, con una grande differenza riposta nel finale. Se nel blockbuster viene svelato che, in realtà, la coscienza di Henry Goodman viene fusa con il corpo di Pikachu e, alla fine, reintrodotta nel corpo dell’uomo – interpretato, dunque, da Ryan Reynolds -, nel videogioco il detective umano non viene mai ritrovato. Mentre il gioco si concentra attorno a un composto misterioso chiamato R che fa impazzire i Pokémon, scatenandoli come delle furie e derivante sempre dal DNA di Mewtwo, quest’ultimo non viene mai utilizzato per far combinare, attraverso un processo di fusione, mente umana con corpo da Pokémon. Roger Clifford, che nel gioco è il vero cattivo, e non suo padre come accade nel film, vuole semplicemente usare il disastro che possono causare dei Pokémon fuori di sé per rendere la sua rete di notizie ancora più forte e pervasiva.
Dopo aver perciò sconfitto Roger, il gioco termina con Tim e Pikachu che continuano la loro ricerca di Henry, anche se, per alcuni fan, il ragazzo aveva già ritrovato suo padre. Indicando i manierismi del detective Pikachu e il fatto che Tim sia l’unica persona in grado di capirlo, molti giocatori hanno concluso che il Pokémon poteva essere, in verità, proprio Henry Goodman. E, per quanto l’idea nata dai fan poteva sembrare folle, il film ha scelto di prendere ispirazione proprio da questo spunto, creandoci attorno la sorpresa finale.
Da un’idea folle al finale di Pokémon: Detective Pikachu
Mewtwo, infatti, è un Pokémon estremamente forte, ma il film è andato aggiungendogli un’ulteriore capacità, ossia quella di poter unire umani e Pokémon, fintanto che questi ultimi agiscano sotto l’influsso del composto R. Un’abilità che avrebbe permesso agli umani di “evolversi”, come ha dimostrato Howard Clifford stesso, unitosi in un collegamento neurale con Mewtwo per poterlo controllare e liberandosi dal suo corpo malato e confinato alla sedia a rotelle.
È, dunque, evidente che l’escamotage messo in campo dai fan e poi utilizzato come soluzione per il film fosse principalmente un modo per aggiungere un twist significativo alla pellicola. Ma questo ha dato, tra le altre cose, la possibilità alla serie di Detective Pikachu di potersi ampliare con un sequel, che potrebbero andare ad esplorare ancora più a fondo questa capacità fino ad ora innata di Mewtwo. Il Pokémon è, infatti, vivo e libero alla fine del film, il che potrebbe permettergli di unire nuovamente umani e Pokémon. Nel frattempo, anche se Harry e il compagno Pikachu sono stati separati e la creatura fantastica è tornata ad esprimersi semplicemente attraverso il suo contraddistinto Pika Pika, i due potrebbero finire fusi ancora una vota, magari in vista di un mistero futuro da dover svelare.