Povere creature!: La spiegazione del finale del film di Yorgos Lanthimos
Il film Povere creature! di Yorgos Lanthimos è l'adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di Alasdair Gray
Il film Povere creature! di Yorgos Lanthimos, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Alasdair Gray, offre una narrazione straordinaria e surreale che esplora temi di identità, libertà e crescita personale. Il finale del film si distingue per il suo carattere inaspettato e per la chiusura della storia di Bella Baxter, interpretata magistralmente da Emma Stone. Concludendo il suo percorso di autodeterminazione, il film regala uno dei finali più affascinanti e aperti all’interpretazione nella filmografia di Lanthimos.

Il destino di Bella Baxter
Alla fine di Povere creature!, Bella riesce a conquistare la sua indipendenza e a vivere la sua vita secondo le proprie regole. Dopo essere fuggita dalla casa di Alfie Blessington (Christopher Abbott), l’uomo che rappresentava il suo passato come Victoria, Bella compie un atto radicale: scambia il cervello di Alfie con quello di una capra. Questo gesto, che potrebbe sembrare grottesco e macabro, rappresenta il suo primo esperimento scientifico, un simbolo della sua completa emancipazione da qualsiasi figura autoritaria.
Dopo la morte di Godwin Baxter (Willem Dafoe), l’uomo che le ha dato una seconda vita, Bella si stabilisce nella sua tenuta insieme a Max (Ramy Youssef), Felicity (un’altra creazione di Godwin) e Toinette, la sua amica del bordello di Parigi. Il film non fornisce certezze sul futuro romantico di Bella, ma mostra che ha raggiunto una condizione di libertà e autonomia, costruendosi una nuova famiglia elettiva.
Il rifiuto del controllo maschile
Uno degli aspetti più importanti del finale di Povere creature! è il modo in cui Bella riesce a sfuggire al controllo degli uomini che tentano di manipolarla. Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), che all’inizio sembrava darle libertà, si rivela un altro uomo che cerca di esercitare potere su di lei. Anche Alfie rappresenta un tentativo di ancorarla a un’identità che lei non riconosce più. Il fatto che Bella riesca a sfuggire a entrambi e a prendere il controllo della sua vita segna una vittoria significativa nel suo percorso di crescita.
Povere creature! sottolinea come il desiderio di Bella di esplorare il mondo e scoprire la verità su se stessa sia in conflitto con le aspettative e i tentativi degli uomini di definirla e controllarla. La sua decisione di lasciare Max all’altare per Alfie non è motivata da un amore per quest’ultimo, ma dalla necessità di comprendere un aspetto della sua esistenza che le era stato negato. Questo viaggio la porta a scoprire il suo vero potenziale e a liberarsi da qualsiasi legame imposto.

Il significato della scelta di Bella di diventare medico
Alla fine del film Povere creature!, Bella decide di intraprendere la carriera medica, un altro segnale della sua evoluzione. Dopo aver vissuto esperienze che le hanno mostrato sia il meglio che il peggio dell’umanità, Bella sceglie di dedicarsi ad aiutare gli altri. Questa scelta la collega nuovamente a Godwin Baxter, che, nonostante i suoi metodi discutibili, ha fornito a Bella gli strumenti per diventare chi è.
Il suo interesse per la medicina suggerisce anche che Bella continuerà a esplorare i confini della scienza e della conoscenza, proprio come Godwin. Tuttavia, a differenza di lui, lei è spinta da un genuino desiderio di comprendere il mondo, piuttosto che da un bisogno egoistico di compagnia o controllo.
Il confronto con Frankenstein di Mary Shelley
Molti critici hanno paragonato Povere creature! a Frankenstein di Mary Shelley, e il finale del film rafforza questa connessione. Come il mostro di Frankenstein, Bella è una creazione che sviluppa una propria coscienza e si emancipa dal suo creatore. Tuttavia, a differenza del mostro di Shelley, che viene rifiutato dall’umanità e condannato alla solitudine, Bella trova un senso di appartenenza e costruisce una nuova famiglia, scegliendo le persone che vuole accanto a sé.
Inoltre, mentre Frankenstein è una critica alle ambizioni scientifiche sfrenate e alle loro conseguenze disastrose, Povere creature! esplora il lato positivo della scoperta e dell’evoluzione personale. Bella non è una vittima della scienza, ma una protagonista attiva della sua trasformazione.

Il lieto fine secondo Yorgos Lanthimos
Il finale di Povere creature! ha sorpreso molti spettatori, considerando che i film di Lanthimos tendono a concludersi con esiti più cinici o ambigui. Tuttavia, il regista ha dichiarato che il lieto fine era essenziale per essere coerenti con il percorso di Bella. In un’intervista, Lanthimos e lo sceneggiatore Tony McNamara hanno spiegato che volevano rimanere fedeli all’ottimismo del personaggio e al suo spirito avventuroso. Il risultato è un finale che, pur mantenendo il tono surreale del film, trasmette un messaggio di speranza e autodeterminazione.
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