Povere creature!: alla scoperta delle incantevoli scenografie del film di Yorgos Lanthimos
Il nuovo film del regista Yorgos Lanthimos con Emma Stone è un'impresa mozzafiato di scenografia e surrealismo.
Nel vasto panorama del cinema contemporaneo, pochi registi hanno la capacità di trasformare le ambientazioni in veri e propri personaggi, capaci di trasmettere emozioni, significati e atmosfere uniche. Yorgos Lanthimos, con il suo ottavo lungometraggio Povere creature!, si è dimostrato maestro nell’arte di creare scenografie che vanno oltre il mero sfondo e diventano parte integrante della narrazione stessa, grazie alla partecipazione di artisti di talento come James Price e Shona Heath.
Il film segue le avventure di Bella Baxter, una figura simile a Frankenstein che si allontana della sua casa familiare per esplorare il mondo esterno. Questo viaggio di scoperta e trasformazione è accompagnato da ambientazioni straordinarie, realizzate con maestria dagli scenografi James Price e Shona Heath. A guidare la scelta dello stile delle scenografie, che hanno caratterizzato il film e catturato perfettamente l’essenza del libro di Alasdair Gray, sono stati i dipinti Egon Schiele, Hieronymus Bosch e Francis Bacon che Lanthimos ha fornito a Price e Heath.
Londra, Lisbona e Parigi: come sono state ricostruite le città nello stile di Povere creature!
Una delle prime ambientazioni che cattura l’attenzione in Povere creature! è quella di Londra, una città ricca di storia e fascino. Qui, Price e Heath hanno saputo catturare l’essenza della metropoli britannica, mescolando elementi storici con dettagli surreali. Il Tower Bridge, icona della città, è reso in modo distintivo, mentre le strade sono popolate da scene oniriche e suggestive. E, sebbene il film sia ambientato nel XIX, gli scenografi non si sono limitati ad usare materiali esclusivamente di quel periodo, ma hanno deciso di sperimentare quanto più possibile. Dopo Londra, il viaggio di Bella prosegue attraverso Lisbona, dove l’ambiziosa scenografia si rivela in tutta la sua magnificenza. Lo sfondo scenico dipinto a mano, lungo 170 piedi e alto 60, crea un’atmosfera fiabesca e surreale. Le strade ciottolate dipinte con un motivo a “strade di mattoni gialli” evocano suggestioni da favola, mentre gli edifici e i dettagli architettonici si fondono armoniosamente con l’immaginario del film, totalmente fuori da ogni immaginario.
Ma forse è Parigi ad offrire le immagini più sorprendenti e suggestive. Qui, Price e Heath hanno saputo catturare l’anima della città, mescolando la sua eleganza con un tocco di follia. La neve morbida ricopre le strade, mentre gli alberi dipinti di rosso intorno alla piazza evocano un’atmosfera sinistra e surreale. L’illuminazione sotto il pavimento aggiunge un elemento di mistero e fascino, trasformando lo spazio di Povere creature! in qualcosa di magico e irripetibile e creando forti contrasti con i personaggi che si muovono all’interno dello spazio.
La casa di Bella Baxter e lo studio attento degli interni nel film
Nel libro di Povere creature!, Alasdair Gray dedica gran parte del libro alle descrizioni degli ambienti, riflesso dei sentimenti e della personalità dei protagonisti che si muovono al loro interno. Price e Heath, insieme a Lanthimos, hanno cercato – con un enorme successo nel farlo – di rispettare la volontà dell’autore e porre particolare attenzione ai dettagli delle scenografie, deformandole in base ai sentimenti di Bella e degli altri protagonisti che la circondano. Tutto il set è stato costruito in uno dei più grandi teatri di posa d’Europa, i Korda Studios di Budapest, ed era così grande da richiedere mezz’ora a piedi per attraversalo. Invece di ricostruire ogni stanza singolarmente, gli scenografi hanno deciso di creare un unico pezzo, permettendo agli attori di spostarsi tra le stanze. Ogni interno di Povere creature! presenta le sue peculiarità, i suoi colori e le sue forme.
La stanza chirurgica, in cui Bella Baxter nasce in Povere creature!, è un ambiente freddo, spigoloso e desaturato. Non ci sono colori forti, a differenza di gran parte del film, e tutto è sotto la tonalità del grigio o del marroncino. Ad aumentare l’asetticità della scena ci sono le luci fredde e le grandi vetrate. Tutto il contrario di quel che possiamo vedere, invece, in molte stanze della nave, con colori accesi e caldi, come il blu e l’arancione, e forme più tonde. Ad armonizzare il tutto e inserire quell’elemento surreale ci sono le sedie da pranzo extra large e i classici motivi decorativi britannici, come i piatti nella sala da pranzo. Ma, a contrastare con questi ambienti caldi in Povere Creature!, ci sono altre zone della nave che potremmo definire tutt’altro che tranquille e, anzi, piuttosto claustrofobiche. Infatti, gli sceneggiatori hanno affermato che Il design della nave dovesse evocare un animale in gabbia. “Il grande pavimento di marmo mostra una tigre che sta per uccidere una capra e nelle immagini raffigurate nella stanza ci sono animali in gabbia”, dice Price, riferendosi al pavimento in una delle scene “I lampadari sono tutti ridicolmente grandi: l’idea era di rendere il tutto claustrofobico.”
Leggi anche 6 film da vedere se ti è piaciuto Povere creature!