Quando hai 17 anni: 5 motivi per vedere il film di André Téchiné
C’è un villaggio tra le montagne della Francia sud-occidentale e ci sono Damien e Tom, due adolescenti che frequentano la stessa scuola. In classe e fuori dall’aula non si sopportano, si insultano e quando le parole non bastano, si picchiano, con rabbia.
Un giorno, la madre di Damien, Sandrine Kiberlain, si prende cura in quanto medico della madre di Tom, incinta e con una gravidanza a rischio, avendo già avuto problemi in passato. Decide, per aiutarla, di accogliere Tom in casa sua, per aiutarlo nella scuola e facilitare il riposo della madre. Qui, i due ragazzi si ritrovano, senza volerlo, a vivere sotto lo stesso tetto.
Così inizia Quando hai 17 anni (recensione), l’ultimo gioiello di André Téchiné, un film toccante e imperdibile. Perché vederlo? Ci sono almeno 5 motivi per andare al cinema e noi ve li diciamo di seguito.
Una fotografia che entra nel cuore
La maggior parte della trama si sviluppa nella villetta in collina di Tom e i suoi genitori, ma non mancano scene girate nel mondo di Damien, tra le montagne di questo villaggio francesce, dove ci sono baite modeste e animali al pascolo. Damien, va a rifugiarsi lassù anche quando vive a casa di Tom. Il paesaggio invernale, notturno, gli alberi spogli, il lago ghiacciato dove Damien si tuffa nudo a fare il bagno senza sentire il gelo. Una fotografia realistica, emozionante, che entra subito nel cuore.
Due adolescenti perfettamente impauriti
Tom e Damien appaiono come due bravi ragazzi a casa, legati alla famiglia e sempre pronti ad essere gli uomini di casa, quando serve. Ma poi, a scuola e nel loro rapporto, si picchiano, non si capiscono, non riescono a comunicare e sono spaventati. Non sono più adulti, ma sono due adolescenti impauriti, che commettono errori per capire quale sia la direzione giusta.
Marianne – Una madre
Marianne è la madre di Tom, una donna, un medico, una moglie. Ma soprattutto è una madre, non solo perchè ha un figlio, ma perché ha l’atteggiamento materno di chi sa capire le situazioni difficili, sa interpretarle, ascoltarle e intervenire quando necessario, in punta di piedi. Un bellissimo personaggio, forte, quando c’è bisogno della sua forza e fragile, quando è il momento di lasciarsi andare e in quel caso, nessuno le chiede di più.
La coralità
La vera forza del film è il rapporto che si instaura tra Damien, Tom e la madre Marianne. Non hanno mai vissuto insieme prima e nonostante la difficile situazione iniziale tra i due ragazzi, sembra che si conoscano tutti e tre da sempre. Senza troppi dialoghi, sanno come muoversi l’uno con l’altro e Damien sa benissimo come comportarsi con Marianne quando crolla nella disperazione. Insieme, creano quelle dinamiche magiche e a volte silenziose tipiche di una famiglia.
Un film poetico
Quando hai 17 anni, in fondo, parla d’amore. Un film che tratta l’amore nel senso più ampio che possa esistere, quello per l’altro, quello per un figlio. Quell’amore che poi si traduce nel quotidiano in piccole cose, piccoli gesti, sguardi, attenzioni, che rendono tutto realistico.
Ogni aspetto è trattato con delicatezza e poeticità: Quando hai 17 anni è un film poetico.