Quentin Tarantino: 6 riferimenti nascosti nei suoi film
I riferimenti nei film di Quentin Tarantino sono molti, ma non sempre visibili.
Nell’universo cinematografico di Quentin Tarantino, noto per la sua maestria nell’arte del dialogo, nella creazione di personaggi e nella narrazione non lineare, spesso si nascondono molti riferimenti segreti. Da Le Iene, il suo thriller d’esordio del 1992, a opere più recenti come C’era una volta a… Hollywood, l’abilità di Tarantino nel tessere intricati mondi cinematografici è innegabile.
1. La Cadillac Coupe DeVille
Un elemento di particolare interesse che testimonia l’attenzione meticolosa di Quentin Tarantino per i dettagli è l’impiego dello stesso veicolo in due dei suoi film più celebri. Nel capolavoro Le Iene, il personaggio di Mr. Blonde, interpretato da Michael Madsen, sfreccia a bordo di una sontuosa Cadillac Coupe DeVille del 1966. Sorprendentemente, lo stesso modello di automobile fa la sua ricomparsa anche in C’era una volta a… Hollywood, creando un legame tra le due pellicole. Questa scelta non solo sottolinea l’estetica vintage caratteristica del regista, ma offre anche ai cinefili un’opportunità di individuare collegamenti e simbolismi all’interno del vasto universo cinematografico di Tarantino.
2. La fratellanza nascosta nei film di Quentin Tarantino
In Le Iene, Quentin Tarantino ci catapulta in un mondo di criminalità organizzata, dove un gruppo di rapinatori professionisti si identifica con nomi in codice ispirati ai colori, creando così un velo di segretezza che li protegge sia dalla legge che tra di loro. Uno dei protagonisti, Mr. White, emerge come figura centrale e molto presto veniamo a sapere che il suo vero nome è Larry. Tuttavia, un dettaglio curioso che potrebbe sfuggire agli spettatori meno attenti è il suo cognome: Dimick. Questo particolare, sebbene menzionato solo in una scena rimossa, offre un interessante collegamento con un altro personaggio dell’universo tarantiniano. Secondo molti fan, Larry sarebbe il fratello maggiore di Jimmie Dimmick, il personaggio interpretato da Tarantino stesso all’interno di Pulp Fiction.
3. Un unico universo narrativo
Quello precedente non è l’unico caso di legame di parentela in un film di Quentin Tarantino. Il regista dimostra una vera ossessione nel tessere relazioni familiari tra i suoi personaggi, come nel celebre legame tra Vic Vega di Le Iene (Mr. Blonde), e Vincent Vega di Pulp Fiction. Il caso dei fratelli Dimmik non è dunque isolato. Ma non finisce qui, In una scena eliminata di Le Iene, Nice Guy Eddie, Mr. Pink e Mr. White discutono di una certa infermiera di nome Bonnie. Ai meno attenti questo nome non dirà nulla, ma in Pulp Fiction Bonnie è la moglie di Jimmie Dimmick. Questo intricato intreccio di relazioni familiari non fa che arricchire ulteriormente il tessuto narrativo dei film di Quentin Tarantino.
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4. Il film nel film di Quentin Tarantino
Nell’opera di Quentin Tarantino, la musica non è semplicemente un accompagnamento, ma una parte integrante della narrazione, un mezzo per enfatizzare i temi e creare connessioni tra le scene. Il film Jackie Brown non fa eccezione. In una scena, vediamo Max Cherry uscire da un cinema, mentre suona Monte Carlo Nights degli Elliot Easton’s Tiki Gods. Questa stessa melodia ritorna più tardi, durante i titoli di coda del film. Sebbene non confermata, l’idea proposta da Roger Ebert è intrigante quanto folle: Max potrebbe aver appena visto lo stesso Jackie Brown al cinema, contribuendo così alla teoria del “film nel film”. Secondo molti fan questo andrebbe anche a spiegare l’atteggiamento imperturbabile di Max durante la pellicola, che conoscendo la vicenda non avrebbe nulla di cui preoccuparsi.
5. Un messaggio sotto la scarpa
In Kill Bill: Vol. 1, Quentin Tarantino dipinge con maestria i suoi personaggi attraverso dettagli visivi che aggiungono profondità alla storia. La Sposa è ritratta come una figura determinata, decisa a vendicarsi di Bill e dei suoi complici. Durante la sua preparazione per affrontare i temibili Crazy 88, emerge un indizio inaspettato: mentre cammina su una passerella trasparente, una fugace occhiata alle suole delle sue scarpe rivela la scritta insolita “f*ck u”. Anche se ad un primo sguardo questo easter egg riesce soltanto a strapparci un sorriso, in realtà ci parla di un personaggio che non sembra volersi fermare davanti a nessun ostacolo.
6. I denti di Django
In Django Unchained, il dottor King Shultz si presenta a Django dicendo di essere un ex dentista. Per molti questa informazione potrebbe passare in sordina ed essere dimenticata. Ma Quentin Tarantino è tutt’altro che un regista superficiale ed anche in questo caso è riuscito a stupire i più attenti. Sembra infatti che durante i momenti di “pausa” o nelle scene non mostrate King Shultz, oltre che insegnare a Django a leggere e combattere si sia dedicato alla sua salute, curando i suoi denti. Molti hanno infatti notato come i denti di quest’ultimo cambino colore durante il corso della pellicola, diventando sempre più bianchi.
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