Race For Glory – Audi vs Lancia: la storia vera dietro al film
La storia vera della Lancia 037 e della stagione 1983.
È disponibile al cinema una storia leggendaria per gli amanti delle corse, riconosciuta anche da coloro che non amano questo mondo. Race For Glory – Audi vs Lancia segue le vicende di Cesare Fiorio, Team Manager del reparto corse Rally per Fiat e successivamente per Lancia, nella stagione del 1983. Un anno ricco di sorprese, dove con l’entrata in vigore del nuovo regolamento e la nascita del celeberrimo Gruppo B (in vigore solo per quattro stagioni a causa dell’eccessiva pericolosità dei mezzi) che diede i natali a vetture come la Lancia Delta e l’imbattibile Audi quattro presente anche in questa storia, darà vita ad una quasi disperata ricerca della vittoria per risollevare la casa automobilistica. In questo articolo vi raccontiamo le vicende realmente accadute e ripercorriamo le tappe principali di uno dei campionati più emozionanti di sempre.
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Il dominio della trazione integrale
Per raccontare questa storia bisogna tornare indietro di qualche anno, precisamente nel 1979 dove venne concessa la possibilità ai costruttori di costruire macchine a trazione integrale. Audi si mosse ancor prima, più precisamente nel 1977. Seppur la tecnologia a trazione integrale non fosse un’estrema novità, è pur vero che in Europa non si erano ancora viste auto della grande distribuzione con questo tipo di meccanica. Di conseguenza fu l’Audi con la sua quattro (nome effettivo della macchina) a imprimere lo standard europeo. Intanto la Lancia che aveva dominato fino al ’78 con la mitica Lancia Stratos e la Fiat con la 131 Abarth, si trovano investite dalla potenza e tenuta di strada della quattro. Non vi era ancora la conoscenza e soprattutto i mezzi economici per costruire una trazione integrale in così poco tempo, così si iniziò un progetto completamente folle. Una macchina a trazione posteriore, con compressore volumetrico e punto più importante, leggera. Con una collaborazione importantissima fra Dallara, Abarth, Lancia e Pininfarina che riunirono le forze e le componenti nacque la Lancia 037.
Due auto agli antipodi: da una parte l’Audi, vittoriosa dal suo debutto, regina dello sterrato, dall’altra la 037, velocissima sull’asfalto, più affidabile e molto più leggera. Il campionato inizia con la tappa di Montecarlo. Cesare Fiorio ha un intuizione unica: la 037 è risaputa come una scheggia sull’asfalto ma sullo sterrato/neve non c’è storia, l’Audi domina. La tappa è un misto fra asfalto e neve così Fiorio, pur avendo uno dei migliori piloti alla guida, Walter Röhlr campione mondiale l’anno precedente, escogita una soluzione unica: chiama le autorità, in veste di turista, e gli spiega che l’asfalto ghiacciato ha quasi portato al ribaltamento la sua vettura privata e chiede che le strade vengano pulite. Non è finita qui poiché fa spargere per tutto il tracciato tonnellate di sale per evitare che il ghiaccio si riformi. Doppietta in casa Lancia anche grazie alla straordinaria manovra del cambio gomme: siamo abituati in Formula 1 a vedere pit stop ad ogni dove, mentre nel rally non è mai stata una cosa comune. Il regolamento non lo vietava, ma semplicemente non si faceva. Così Fiorio fa cambiare gomme, dalle chiodate per i tratti ancora ghiacciati, alle gomme da asfalto per i tratti asciutti. l’Audi è sconcertata. La 037 si dimostra un nemico pericolosissimo e Cesare Fiorio non ha finito i suoi assi nella manica.
Race For Glory – Audi vs Lancia, una storia vera più che accurata
In accordo con Lancia e Fiorio, Walter Röhlr non correrà tutte le date del campionato, ma solo quelle che più gli aggradano. Il pilota tedesco è reduce da ben due vittorie mondiali nel campionato rally, per lui non c’è nessun motivo di rischiare o cercare gloria ulteriore. Con un notevole risparmio anche in termini economici per la casa automobilistica, che comunque non avrebbe avuto speranze sulla neve o sullo sterrato puro. Il campionato si svolge con alti e bassi: la quattro domina in Svezia, in Kenya e in Portogallo ma in Corsica la 037 ritorna a dimostrare la sue capacità riempiendo le prime quattro posizioni in griglia con le Audi fuori per problemi tecnici. In Nuova Zelanda e in Grecia continua il dominio Lancia, anche grazie alla peggiore affidabilità della quattro che continua a guastarsi. L’Argentina ferma la serie di vittorie della 037, dove Audi primeggia senza grosse difficoltà. Si salta la tappa finlandese, a Röhlr non piace saltare e anche qui Mikkola, pilota di punta Audi, guida la classifica.
La reale egemonia arriva infine in casa, al Rally di Sanremo. Lancia porta una vittoria strepitosa portando a podio tre Lancia 037 e persino una quarta in quinta posizione. Un risultato unico che porta Lancia a vincere il campionato costruttori con 2 tappe d’anticipo. L’ultima delle trazioni posteriori a vincere in un campionato mondiale Rally. Un’impresa fuori dal normale, che ha portato tante innovazioni come il ponte radio con i piloti o l’utilizzo di medici personali e della cura, in generale, della forma fisica dei piloti e del team. Emozioni e situazioni che oggi probabilmente sarebbero impossibili da ricreare, poiché tutte nate dai scarsi mezzi e dall’estrema voglia di vincere.