Rapunzel-L’intreccio della torre: le canzoni del film d’animazione
Rapunzel-L'intreccio della torre è un film d'animazione diretto da Nathan Greno e Byron Howard, che fa riferimento al mondo delle favole ma nello stesso tempo rompe con questo mondo.
Raperonzolo, o meglio Rapunzel, non doveva nascere a causa della salute della madre, la Regina, ma i soldati del padre, il Re, cercano per salvarla, in tutto il regno, e trovano un fiore speciale perché sbocciato da una goccia di sole caduta sulla Terra. L’infuso, realizzato con quel fiore, ha fatto sì che la bambina nascesse con una folta chioma dai poteri magici; nessuno sapeva però che una donna malvagia si stava servendo di quello stesso fiore per non invecchiare; così decide di rapire la bambina, crescerla come se fosse sua figlia, rinchiudendola in una torre nel bosco, pur di non invecchiare.
Questo è l’inizio che è alla base di Rapunzel-L’intreccio della torre, un film d’animazione, diretto da Nathan Greno e Byron Howard, che fa riferimento al mondo delle favole ma nello stesso tempo rompe con questo mondo, che da una parte pur partendo dai Grimm se ne allontana, dall’altra è molto vicino all’universo Disney. Un elemento sicuramente importante del film animato è la musica, sono le canzoni che portano lo spettatore lì, nella torre e nel bosco, tra prigionia e fuga.
Rapunzel-L’intreccio della torre: le canzoni del cartone animato, utili per capire il personaggio della protagonista prima della fuga
Rapunzel è convinta di essere figlia di quella donna così diversa da lei, pensa che la sua sia una vita normale, essere rinchiusa in quella torre, non poter uscire nel mondo. Poi arriva il diciottesimo compleanno, i desideri, le speranze, voler andare là fuori; chiede a quella che crede essere sua madre un solo regalo: un giorno lì dove le è proibito andare, vedere le luci fluttuanti (le lanterne che vengono accese ogni anno per il compleanno della principessa, per Rapunzel quindi).
E poi mi spazzolo, con forza ed energia,
ma sono sempre rinchiusa qua!
E allora aspetto, aspetto, aspetto, aspetto
quel che succederà.Ma domani c’è quel che amo di più:
quella scia di luci che mi porta lassù.
Che cosa sia, ancora non so…
So che è nel cuore e che presto la vedrò
Quella che prima era la norma ora diventa una stanca rountine, quella che prima era la casa, ora è quasi una prigione.
La gioia, l’entusiasmo di Rapunzel si scontra con l’atteggiamento della “madre”. Se Rapunzel è aperta, leale, senza filtri, l’altra è teatrale, falsa in ogni gesto e parola; usa il suo ruolo, l’amore, che dovrebbe legare una madre e una figlia, per attirare a sé Rapunzel che non conosce nient’altro. La matrigna cerca in ogni modo di farla desistere dicendole che nel mondo è tutto diverso e che lei non ha gli strumenti per vivere là fuori.
“Non devi mai più chiedere di uscire dalla torre, ricorda“
e in un secondo momento arriverà a dire:
Tu resterai rinchiusa dentro questa torre tutta la vita
Questo dice la donna che ha un solo pensiero, i capelli di Rapunzel che lei spazzola con bramosia. Appare una madre che non dà possibilità di scelta (“Io ti voglio talmente bene” e cantando continua: “e non scordare, resta con me“) e la protagonista, come tutte le adolescenti, si sente sola, non capita ma non può fare altro che dire: “e dove posso andare”. Questa non è una torre su cui gravano incantesimi per cui la ragazza non può uscire, è l’insegnamento, il rimprovero, l’infanzia che la legano a quel luogo e l’amore per l’unica persona che ha da sempre avuto accanto, l’unico contatto con l’esterno.
Tutto cambia quando lì arriva Flynn, un affascinante fuorilegge, che si rifugia nella torre per scampare ai fratelli Stabbington. L’incontro tra Rapunzel e Flynn darà vita a qualcosa di speciale: lei capisce che è in grado di difendersi (“Ho chiuso una persona dentro il mio armadio…Troppo debole per cavarmela da sola eh Madre?!“), inizia a scoprire le sue capacità solo perché nel “suo” mondo è entrato l’altro. La ragazzina, dopo un litigio con la madre, capisce che quel ragazzo è l’unico che può portarla a vedere le lanterne, così decidono di uscire insieme dalla torre: lei, se lui la porterà a vedere il solo spettacolo della sua vita, gli tornerà la borsa in cui c’è il bottino (la corona rubata) che gli ha nascosto.
Rapunzel-L’intreccio della torre: le canzoni del cartone che raccontano la fuga
Appena Rapunzel mette i piedi sull’erba, sente il profumo della libertà, vive però in bilico tra due sensazioni: l’energia data dalla fuga ma anche il pentimento per aver disobbedito.
Flynn tenta disperatamente di mettere la ragazzina nelle condizioni di tornare indietro, convinto di aver a che fare con una che non può sopravvivere in un certo mondo, invece Rapunzel è coraggiosa e sincera, rompendo ogni cliché: è lei a difendere lui, non viceversa, lei non ha paura di quei “bruti”. Riesce a far intonare all’intera locanda di omaccioni – che almeno all’apparenza sembrano crudeli e spietati, soprattutto con Flynn – una canzone che racconta il sogno di ciascuno.
Rapunzel-L’intreccio della torre: Rapunzel ormai è proprio cresciuta
Rapunzel e Flynn sono sempre più vicini, il loro rapporto è sempre più stretto: se lui confida a lei il suo vero nome, lei ammette che quei suoi capelli sono magici. Si comprende sempre di più che la principessa, come in tutte le altre favole, si salverà ma da sola, tutti gli altri diventano aiutanti. Rapunzel non è un eroina che fa l’imitazione del maschio, sogna ciò che sognano tutte le altre principesse ma lo fa in modo differente, muovendosi in un universo fatto di ostacoli.
Fiore dammi ascolto
se risplenderai
con i tuoi poteri
tu mi proteggerai.
Con la tua magia
tu mi aiuterai
e non dirmi che
per me è tardi ormai.
È tardi ormai
Rapunzel “si denuda” e mostra se stessa e Flynn resta ammaliato e affascinato da tutto ciò. Lei lo prende e lo porta in un mondo in cui tutto è più bello, in cui si balla e canta, in cui tutti coloro che odiano lui amano lei (anche il cavallo Maximus) proprio per quel sorriso stampato e quella positività. Il giovane inizia a guardarla con occhi diversi, inizia ad innamorarsi di quella ragazzina dai capelli magici.
Rapunzel-L’intreccio della torre: quando Rapunzel vede le “luci fluttuanti”
Rapunzel racconta il suo sogno, la libertà, proprio nel momento in cui vede le lanterne, proprio nel giorno del suo compleanno, proprio dopo essere fuggita dalla torre insieme a Flynn.
Chiusa lì, dentro quelle mura
Tra utopie e curiosità
Senza mai, neanche uno solo giorno
Di felicità
Oggi io, sotto a queste luci
Oggi io, questo scintillio
Dentro me capisco che
È questo il posto mio[..]
So cos’è la libertà
Ora per la prima volta
Tutto ormai è così diverso
Solo grazie a te”
La canzone diventa poi un duetto, quello di Rapunzel non è più un canto in solitaria: i due si sono stretti in un’unica voce.
Ora vedo la realtà
È con te che voglio stare
Ora vedo la realtà
La tristezza non c’è più
Ad un tratto sono qua
E non devo più cercareOggi io ho il mio nuovo sogno
Sento che sei tu
Sento che sei tu
Rapunzel è un bel cartone che anche grazie alla musica crea un piccolo incantesimo come solo Disney sa fare.