Regali da uno sconosciuto – The Gift: la spiegazione del finale del film
Regali da uno sconosciuto - The Gift: la spiegazione del finale del film e il finale alternativo del thriller del 2015 di e con Joel Edgerton.
Insinuare il dubbio. La vendetta estrema che Gordo infligge a Simon per il meschino passato che li accomuna è proprio questo: lasciare intendere un’evidenza senza lasciare agli altri un modo per poterla verificare. In Regali da uno sconosciuto – The Gift, Simon e Rebecca sono una coppia di coniugi il cui presente viene scosso dai continui regali di Gordo, amico di infanzia dell’uomo, sorprendentemente attaccato all’ex compagno di scuola. Come in molti casi, anche qui il bullismo imprime un modus operandi e un’eterna sete di vendetta nelle sue vittime. Se però Simon ha come arma principale una violenza fisica e mentale apertamente sfacciata, Gordo con il passare degli anni riesce a individuare nell’attesa e nella sottigliezza della strategia l’arma vincente.
Joel Edgerton priva il pubblico della prerogativa principale del mezzo cinematografico, come fa Gordo prendendosi gioco della sua nemesi.
Di inquietante nella presenza del vecchio ragazzo succube c’è molto: anche a livello estetico, nel suo esordio alla regia Joel Edgerton veste panni dalle cromie e dagli atteggiamenti quasi caricaturali, alla cui finzione visiva si oppone quella subdola che appartiene alla vera natura di Simon e del suo passato. Nel finale si dà libero sfogo a questo crescendo con un video che, per sua stessa natura, ha la prerogativa di mostrare e testimoniare i fatti nella loro interezza. L’improvvisa interruzione delle immagini però gioca proprio sulla negazione di questa possibilità e Gordo sa bene che la sofferenza maggiore per l’antico aguzzino risiede proprio nell’ignoranza, nel non poter sapere se il figlio che la (quasi ex) moglie ha appena partorito è frutto del loro amore o di una violenza, di cui la donna non è nemmeno a conoscenza.
Regali da uno sconosciuto – The Gift: un finale che sa spiazzare
Il finale di Regali da uno sconosciuto – The Gift spiazza e lascia persino stupiti, in quanto la progressiva scoperta dei fatti ha un ritmo in crescendo lungo tutta la durata del film, ma si interrompe bruscamente nel momento in cui Gordo pone fine alla registrazione del video. Tutti i dubbi che si sono moltiplicati nel corso del racconto trovano una repentina spiegazione, lasciando però spazio a una domanda ben più grande e importante, che rende il film un thriller psicologico in tutti i sensi, in cui il ricorso alla violenza e all’esplosione di violenza sanguigna è tagliato quasi totalmente fuori dallo schermo. Il piccolo bambino che, indifeso, subiva le angherie di Simon, riesce a liberarsi dal suo fantasma e a colpire più forte di quanto possano fare mille pugni. In lui, però, resterà comunque la consapevolezza di aver speso gran parte della vita ad architettare il piano perfetto per la sua vendetta. Quanto questo tempo sia da considerare sprecato e, per contro, quanto la soddisfazione per il danno provocato sarà duratura, solo il tempo potrebbe rivelarlo. Ma il film si interrompe subito dopo l’innesco dell’esplosione e, esattamente come per Simon, larga parte di ciò che accadrà rimane sospesa, fuori dallo schermo.
Questo è uno dei casi in cui la frustrazione dello spettatore di “non sapere” segna anche la riuscita maggiore del film, e il risultato è che ci sentiamo tutti un po’ come Simon, in preda a dubbi in base ai quali possiamo solo pontificare ipotesi. Joel Edgerton gioca con il pubblico privandolo esattamente della prerogativa principale del mezzo cinematografico, precisamente allo stesso modo in cui Gordo (che, del resto, ha comunque le fattezze del regista) si prende gioco della sua nemesi. L’ultimo regalo che il vecchio conoscente fa al suo bullo è di svelargli tutti i dettagli relativi al mistero dello svenimento della moglie, ma lo priva del più grosso, del più ingombrante dei dati: cosa sia successo dopo che la videocamera ha smesso di registrare nessuno lo sa, solo due persone ne sono a conoscenza e cioè Gordo e il regista del film. Che poi, a ben vedere, formano un cortocircuito che arricchisce il senso della distribuzione dei ruoli diegetici.
Regali da uno sconosciuto – The Gift: il finale alternativo del film
La volontà di Edgerton di lasciare la narrazione in qualche modo incompleta, a scapito persino della soddisfazione dello spettatore, è netta e consapevole. Il regista aveva infatti girato anche un finale alternativo per il film, che avrebbe dissipato ogni dubbio: Gordo, a registrazione finita, si sarebbe tolto la maschera allontanandosi dalla donna. Simon avrebbe quindi continuato a vivere nel dubbio, mentre il pubblico avrebbe capito che nessuna violenza carnale era stata perpetrata. Anche se decisamente più confortato, il pubblico non avrebbe goduto del dubbio e della frustrazione diegetica come elemento di diversione.