Robert Pattinson e il suo Batman fatto di ombre e tormenti
Chi è il nuovo Batman/ Bruce Wayne portato sul grande schermo da Matt Reeves e ispirato a Kurt Cobain.
Batman è tornato e ha il volto di Robert Pattinson, gli scettici che ancora lo associano con snobismo al vampiro di Twilight possono tranquillamente ricredersi perché in The Batman di Matt Reeves, dal 3 marzo al cinema distribuito da Warner Bros. Pictures, l’attore incarna alla perfezione il vigilante solitario, dolente e oscuro che tenta di contrastare la criminalità imperante nel profondo delle tenebre di Gotham.
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The Batman: i demoni del Bruce Wayne di Robert Pattinson
I demoni di Bruce Wayne prendono il sopravvento sulla sua vita, una vita vissuta tutta in notturna, non c’è la luce del sole in questa Gotham continuamente bagnata dalla pioggia, che ricorda la Los Angeles distopica di Blade Runner, avvolta continuamente da una patina di oscurità anche di giorno. È questo l’ambiente in cui si muove il Batman di Robert Pattinson, in una continua notte dell’anima, quasi come se si condannasse con masochismo a vivere continuamente la notte nella quale i suoi genitori sono stati uccisi davanti ai suoi occhi, per punire sé stesso di essere ancora vivo, la sindrome del sopravvissuto. “Credono che mi nascondi nell’ombra, ma io sono l’ombra“, afferma. È un Batman/Bruce Wayne incompleto, forte e risoluto ma che ancora deve trovare la sua strada, capire qual è il suo posto nel mondo. Non più il milionario playboy mondano, impeccabile nello stile, sicuro di sé, brillante e ironico che abbiamo sempre visto al cinema, ma un nobile decaduto, supereroe frangibile, uomo tormentato. L’enorme palazzo dove abita con il fedele Alfred è un rifugio che rispecchia il suo animo.
Tempo fa il regista Matt Reeves, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Peter Graig, aveva dichiarato: “Mentre scrivevo ascoltavo i Nirvana e c’era qualcosa in quella canzone di Nevermind, Something in the way, parte della voce di quel personaggio. Ho riflettuto: ‘Come presentiamo Bruce Wayne in un modo inedito?’ Ho cominciato a pensare: ‘E se dopo la tragedia questa persona fosse diventata così reclusa che non si capisce cosa stia facendo? Una sorta di reietto, un ingestibile, un tossicodipendente? La verità è che lui è dipendente da una droga: ha una dipendenza dalla vendetta. È un Batman Kurt Cobain’”.
Robert Pattinson è Batman: l’eroe di cui abbiamo bisogno
La canzone dei Nirvana riecheggia per tutto il film e fa parte della potente e suggestiva colonna sonora firmata dal compositore premio Oscar Michael Giacchino che commenta con coerenza gli abissi di Batman ma anche di una città dove i crimini del serial killer l’Enigmista sono conseguenza della violenza, della corruzione e dell’indifferenza di una società che non è poi così lontana da quella nella quale viviamo. Per questo in The Batman sono forti le suggestioni di film che hanno raccontato il male in tante versioni, da Seven e Zodiac di David Fincher, a noir come Chinatown e Taxi Driver, e anche Batman/Bruce Wayne come Travis Bickle ha un’ossessione, un desiderio martellante di riscatto che lo fa accanire con cieca violenza contro i criminali e proteggere con grande trasporto i più deboli. La sua è una forza fisica, passionale, dove i trucchetti, la sua iconica armatura antiproiettile, le tecnologie più evolute (come lenti a contatto che registrano immagini come videocamere) spariscono di fronte alla sua presenza, al suo animo che presto comprende che deve uscire dall’oscurità per salvare sé stesso e gli altri.
“Batman è l’eroe che Gotham si merita, ma di cui non ha bisogno in questo momento, perché lui può sopportarlo, è un vigilante che vaga nell’ombra, è un Cavaliere Oscuro”, diceva il tenente Gordon ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan, in una delle migliori versioni del vigilante mascherato creato da Bob Kane con Bill Finger, ma in questo nuovo universo raccontato da Matt Reeves la notte è ancora buia, l’alba sempre più lontana e Batman torna ad essere l’eroe di cui Gotham (e il cinema) ha bisogno, magari anche la realtà.