Rocky: le 10 scene migliori del film con Sylvester Stallone
In occasione dell'anniversario dell'uscita nelle sale statunitensi di Rocky, ripercorriamo la pellicola di John G. Avildsen raccontando le dieci scene più belle.
Sono passati quarantadue anni da quel 3 dicembre 1976. Dopo una premiere mondiale a New York qualche giorno prima – il 21 novembre per esser precisi – Rocky debuttava nelle sale statunitensi non sapendo del successo che avrebbe poi ricevuto. Il giovane Sylvester Stallone, d’altra parte, dopo piccoli ruoli in lungometraggi minori, varcava la soglia di Hollywood non comprendendo appieno la portata del progetto nato proprio dalla sua penna. Rocky, diretto da John G. Avildsen ricevette l’anno successivo ben dieci nomination all’Oscar e portando a casa tre statuette – miglior film, miglior regia e miglior montaggio. Celebrando l’anniversario dell’uscita nelle sale americane del cult di Stallone, e capostipite di una saga che continua ancora oggi con Creed, ripercorriamo il film del 1976 raccontando le migliori dieci scene.
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La scena d’apertura: Rocky combatte contro Spider Rico
Il film si apre con un incontro di bassa lega di Boxe che vede fronteggiarsi Rocky contro Spider Rico. Ambientato in una chiesa sconsacrata, l’incontro è ben lontano dall’eleganza degli incontri storici tra Rocky e i suoi avversari. Gli spettatori sono decisamente più fomentati e i colpi dati ed incassati sono certamente più grezzi di quelli che siamo abituati a vedere. Rocky vince l’incontro contro Rico e con i pochi soldi ricevuti cerca di vivere dignitosamente.
Rocky approccia ad una timida Adriana nel negozio di animali
In questa scena del primo film della saga sul pugile di Philadelphia conosciamo per la prima volta un altro dei personaggi chiave di tutta la storia: Adriana. L’unico amore del protagonista e colonna portante della sua vita dentro e fuori dal ring. Il personaggio di Adriana è molto complesso e sfaccettato e nel corso degli anni – e dei film – ha modo di svelare un carattere forte e fragile al tempo stesso. Nella scena in questione ci viene introdotta una ragazza timida, chiusa, ma in un certo modo interessata a Rocky: lo rivelano gli sguardi di lei, silenziosi e nascosti, ma teneri.
Il primo appuntamento sulla pista di ghiaccio
Accettato l’invito di Balboa quasi sotto minaccia del fratello Paulie – amico dell’uomo – Rocky ed Adriana trascorrono il primo appuntamento su una pista di ghiaccio chiusa al pubblico nel giorno del Ringraziamento. Dopo aver raggirato il custode del palaghiaccio, i due iniziano la conoscenza pattinando sul ghiaccio. È proprio in questo momento che la donna, forse meno pressata dalla presenza opprimente del fratello, comincia a svelarsi.
Apollo Creed sceglie Lo Stallone Italiano come suo sfidante
Lo sfidante del Campione del Mondo di Pesi Massimi dà fortfait e l’incontro del secolo è a rischio. Apollo Creed non ci sta e comincia la ricerca di un nuovo sfidante. Ne trova uno perfetto proprio nello sconosciuto Stallone Italiano. Perché Apollo sceglie proprio lui? Beh, prima di tutto perché è italiano e questo ricorderebbe la scoperta dell’America da parte dell’italiano Cristoforo Colombo, poi perché è uno sconosciuto e l’America è la terra delle opportunità. Il suo allenatore avverte Creed: “Rocky è un mancino”, ma il Campione non dà peso alla cosa convinto di poter dar vita ad un incontro di boxe indimenticabile.
Mickey affronta Rocky prima di accettare di diventare suo manager
Il rapporto tra il protagonista ed il suo allenatore Mickey non è mai stato semplice. L’anziano coach, ex pugile, vede in Rocky un pugile che non coglie il proprio potenziale. Dopo aver scoperto dell’ingaggio di Balboa nell’incontro contro Creed, l’uomo si reca da lui offrendosi di diventare suo manager. Rocky, sentendosi inizialmente preso in giro da Mickey, lo affronta in un dialogo a quattrocchi dall’elevata intensità emotiva che si conclude con un sodalizio che terminerà solo con la morte dell’allenatore nel terzo capitolo della saga.
L’allenamento in vista del grande incontro con Apollo Creed
La preparazione del protagonista all’incontro contro il Campione del Mondo non comincia nel migliore dei modi, ma si conclude, come ben sappiamo, in modo davvero epico ed emozionante. Il film del 1976 apre la strada ad un rito che va avanti ancora tutt’oggi: la corsa sulla scalinata del museo di storia naturale di Philadelphia. Una metafora del “ce la posso fare, ce l’ho fatta”, l’allenamento di Rocky è la dimostrazione che volere è potere. Ora lo Stallone Italiano è pronto a battersi con Creed.
Lite con l’amico Paulie Pennino
Paulie e Rocky sono legati da un sentimento di amicizia e uguaglianza sociale. Quando il pugile vede aprirsi davanti a se lo spiraglio di un futuro migliore, assieme alla sua Adriana, si scontra a viso aperto con il suo amico che, alla vigilia del suo incontro, svuota tutta la propria frustrazione personale cercando in Rocky e Adriana un capro espiatorio.
La vigilia dell’incontro
La notte prima dell’incontro Rocky si reca allo Spectrum come a voler far suo quel luogo così maestoso e vuoto. Tornato da Adriana, che apprensiva lo attende nel monolocale del pugile, l’uomo esprime il suo vero timore per l’incontro e il suo più grande desiderio: non vuole battere Creed, vuole resistergli e dimostrare al mondo e a se stesso di non essere solo un bullo di periferia.
L’entrata di Apollo Creed nell’arena dello Spectrum di Philadelphia
L’entrata trionfale di Apollo Creed sul ring dello Spectrum di Philadelphia è iconica nel suo ironico patriottismo. Da George Washington prima e da Zio Sam poi, Apollo si rivolge a Rocky in modo amichevole senza sapere che, l’incontro prefissato per la sua facilità e intrattenimento, si sarebbe rivelato autentico nella battaglia.
“Non me ne frega niente del futuro! …Adriana!”
Rocky centra il suo obiettivo: resiste a Creed in quindici round e dimostra a se stesso di essere più di un pugile di quartiere. La sconfitta contro Apollo non lo tange, né tantomeno è interessato alle interviste delle testate giornalistiche sportive accorse ad acclamare un nuovo grande pugile in erba. Rocky cerca lei, il suo pilastro portante, la sua roccia: Adriana.