Sam Mendes: 12 curiosità sul regista di 1917 e America Beauty
Dettagli e curiosità sulla vita e sulla carriera di Sam Mendes, regista di film come 1917.
Con soli otto lungometraggi, Sam Mendes è uno dei registi britannici contemporanei più amati e stimati, in grado di oltrepassare i confini del proprio paese per raggiungere l’affermazione presso il grande pubblico internazionale. Reduce da 1917, l’ultimo film da lui diretto, che ha avuto un gran successo sia di critica che di pubblico, Mendes si è dimostrato capace di spaziare tra i generi con una similare efficacia. Ha esordito nel 1999 con American Beauty, ottenendo subito grandi riconoscimenti e assorgendo tra gli autori più promettenti. Il film gli ha portato la vittoria dell’Oscar come miglior regista ed è diventato in breve tempo uno dei cult di fine millennio scorso. Nella filmografia di Mendes spiccano anche i due capitoli della saga di James Bond, Skyfall e Spectre, da lui diretti dopo essere stato chiamato da Barbara Broccoli, figlia dello storico produttore Albert, per succedere il tedesco Marc Forster alla regia. Andiamo a scoprire alcuni dettagli e curiosità sulla sua vita.
1. La biografia del regista
Sam Mendes è nato a Reading, nel Berkshire, una contea dell’Inghilterra sud-orientale, figlio di un professore universitario di Trinidad e Tobago e di una scrittrice inglese. Si interessò al cinema sin da giovane, al punto da far domanda all’Università di Warwick, all’epoca l’unica del Regno Unito con un corso di laurea in cinema. Fu però rifiutato e fu accettato a Peterhouse, il college più antico dell’Università di Cambridge, dove si laureò con lode in inglese.
2. Il teatro
In adolescenza Mendes sviluppò la passione per il teatro, suo primo grande amore artistico, e divenne membro della Marlowe Society, club teatrale dell’Università di Cambridge. Nel periodo universitario diresse opere teatrali e tra le prime ci fu Cyrano de Bergerac. La sua carriera professionistica inizia nel 1987, terminati gli studi, quando viene assunto come assistente alla regia al Chichester Festival Theatre, dove qualche mese dopo fece il suo debutto alla regia con due commedie di Anton Cechov. Nel 1990 inizia a collaborare con la Royal Shakespeare Company e proseguì la carriera avvicinandosi al musical e portando in scena anche Cabaret, celebre spettacolo di Broadway. Si affermò dunque come regista teatrale negli anni ’90, con rappresentazioni da lui dirette sui palcoscenici di Londra e New York.
3. Il debutto cinematografico di Sam Mendes
Il debutto cinematografico avvenne nel 1999 con American Beauty, uno degli esordi più folgoranti, che portò Mendes alla vittoria dell’Oscar come miglior regista al suo primo film. Ma non solo, durante la cerimonia degli Academy Awards, il film fu premiato anche come miglior film, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura originale e miglior fotografia. L’interpretazione di Kevin Spacey è tutt’ora ricordata come una delle più brillanti dell’attore americano. Inizialmente i produttori del film avevano offerto la regia a Mike Nichols e Robert Zemeckis, due tra i più acclamati registi americani che però rifiutarono. In quello stesso periodo, Mendes si fece notare portando a teatro il musical Cabaret insieme a Rob Marshall, anche lui futuro regista cinematografico. Così offrirono la direzione di American Beauty proprio a Mendes, che accettò anche dopo l’incoraggiamento di Steven Spielberg, impressionato dalle produzioni teatrali di Oliver! e Cabaret del regista britannico.
4. James Bond
Dopo aver diretto Tom Hanks e Paul Newman in Era mio padre, aver affrontato il genere bellico con Jarhead e aver realizzato Revolutionary Road, con Kate Winslet e Leonardo DiCaprio, la carriera di Mendes ha avuto un ulteriore slancio nel 2012 e nel 2015, quando ha diretto due dei capitoli della saga di 007. Mendes non era molto convinto di accettare la proposta della produttrice Barbara Broccoli, ma fu decisiva la presenza nel progetto di Daniel Craig, con cui il regista britannico aveva già lavorato in Era mio padre e che era entusiasta all’idea di lavorare di nuovo con lui. Con Skyfall e Spectre, Mendes ha realizzato due dei capitoli di maggior successo della saga.
5. Sam Mendes e il film 1917
L’ultimo film attualmente diretto da Sam Mendes è 1917, con cui è tornato al genere bellico raccontando il dramma di due giovani caporali britannici sul fronte occidentale della Prima guerra mondiale. La particolarità del film è che è girato in diversi long take, montati poi per apparire come due unici piani sequenza tramite stacchi “invisibili”. In questa costruzione visiva è risultato fondamentale l’apporto di uno dei migliori direttori della fotografia attuali, Roger Deakins, vincitore del suo secondo Oscar proprio con quel film. Con 1917 Mendes è tornato a ricevere nomination agli Oscar dopo American Beauty, venendo candidato per la miglior regia e per la miglior sceneggiatura, senza vincere.
6. Sam Mendes: perché suo nonno è stato fondamentale per la sua carriera?
Mendes, che ha firmato per questo film la sua unica sceneggiatura, per 1917 si è ispirato ai racconti di suo nonno, Alfred Hubert Mendes, che era presente proprio sul fronte occidentale in quella guerra. Alfred, originario di Trinidad, era un messaggero per gli inglesi e raccontò le proprie vicende al nipote.
7. Prossimo film
Il regista si appresta a iniziare un nuovo progetto. È stato infatti annunciato Empire of Light, di cui curerà anche la sceneggiatura. La trama è ancora incerta, ma stando a quanto riporta Variety il racconto dovrebbe vertere su una storia d’amore che ha come sfondo un bellissimo e vecchio cinema sulla costa meridionale dell’Inghilterra negli anni ’80. Nel cast, Olivia Coldman e Michael Ward.
8. La vita privata di Sam Mendes e Kate Winslet
Sam Mendes è stato legato sentimentalmente all’attrice Kate Winslet. I due si sono incontrati nel 2001, quando Mendes era ancora direttore artistico del Donmar Warehouse e chiese alla Winslet di apparire in uno spettacolo teatrale. Si sono sposati nel 2003 e hanno avuto anche un bambino, Joe Alfie Winslet Mendes, per poi divorziare nel 2011. In Revolutionary Road, la Winslet fu diretta proprio dall’allora marito. Successivamente, Mendes ha avuto una breve relazione con Rebecca Hall tra il 2011 e il 2013, per poi sposare nel 2017 l’attuale moglie, la trombettista Alison Balsom, da cui ha avuto anche una figlia, Phoebe.
9. Sam Mendes e la passione per il Cricket
In adolescenza, Mendes si fece notare come promettente giocatore di cricket e giocò anche per l’Università di Cambridge. Nel 1997, già regista teatrale affermato, ha giocato per Shipton-under-Wychwood nella finale del Village Cricket Cup. La sua passione per il cricket non è svanita nel tempo e ha dichiarato di aver chiamato alcuni dei personaggi di 1917 come tre dei giocatori della nazionale inglese: Ben Stokes, Jos Buttler e Alastair Cook.
10. I film che lo hanno influenzato
Mentre studiava a Cambridge, negli anni ’80, uscirono al cinema tre film che hanno rappresentato una forte influenza per Mendes per la sua carriera teatrale e cinematografica, come lui stesso ha affermato. Sono Paris, Texas, di Wim Wenders, Repo Man, commedia fantascientifica diretta da Alex Cox e True Stories, di David Byrne. Tra i suoi film preferiti invece, secondo quanto emerso da una sua intervista per la rivista britannica Sight & Sound, ci sono Velluto blu, I 400 colpi, Quarto potere, Fanny e Alexander, Taxi Driver, Rosemary’s Baby, Kes, Vertigo, Il petroliere e Il Padrino parte II.
11. Gli elogi di Sam Mendes a Nolan
Mendes ha più volte elogiato il collega Christopher Nolan, sia dal punto di vista tecnologico, per l’utilizzo, soprattutto in Inception e Il cavaliere oscuro, di una camera singola e di una sola unità, sia dal punto di vista contenutistico. Ritiene che Il cavaliere oscuro sia uno dei film che meglio esprime l’ansia post 11 settembre e che vada a differenziarsi dai film di intrattenimento coevi. Mendes ha affermato di essere stato influenzato da quel film quando si è trovato coinvolto nel progetto dei due film di James Bond da lui diretti.
12. Sir Sam Mendes
Nel 2000 Mendes è stato nominato CBE (Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico) per i suoi meriti in campo teatrale e artistico. Nel 2020 è stato elevato a rango di baronetto, nella 2020 New Year Honours.