Le 30 scene dei film più imitate nella vita reale
Quali sequenze hanno fatto la storia del cinema divenendo culto? Quali sono rimaste memorizzate, per poi essere riproposte continuamente? Riscopriamole con le scene più imitate dei film, i 30 momenti che da sempre amiamo riprodurre nella vita reale.
Esistono scene capaci di sorreggere da sole la portata di film indimenticabili, sequenze uniche, scritte a caratteri indelebili nella memoria di ogni appassionato e nel ricordo stesso dell’arte cinematografica. Le scene più imitate dei film sono in grado di fare la storia ancor prima delle stesse opere che ne danno origine: gesti, citazioni e momenti conosciuti e ricalcati da chiunque, anche da chi non mastica cinema con passione e costanza. Il grido di battaglia di Leonida (Gerard Butler) in 300, il discorso del sergente Hartman (Ronald Lee Ermey) nell’iconica apertura di Full Metal Jacket di Stanley Kubrick, scene irripetibili e, al contempo, impossibili non da non imitare e riprodurre.
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1. “Questa è Sparta!”
“Questa è Sparta!” Il grido di battaglia urlato da Leonida, un calcio sferrato violentemente, il corpo del messaggero persiano che cade nel vuoto di un pozzo. La sequenza che dà origine alla cruenta battaglia tra gli spartani e l’esercito del re Serse fa ormai parte della cultura cinematografica di massa ed è, senza alcun dubbio, il momento più alto dell’intera pellicola.
300, Zack Snyder, 2007
2. Il discorso del sergente Hartman
Chi potrebbe sostenere di non aver mai recitato a memoria le parole perentorie del sergente Hartman, uno dei migliori esempi del dispotismo militare che il cinema abbia mai visto? Sicuramente pochi, probabilmente nessuno. Caricato, esagerato, esasperato, semplicemente eccezionale.
Full Metal Jacket, Stanley Kubrick, 1987.
3. “Libertà!” per William Wallace
E cosa dire dell’emozionante sequenza in cui William Wallace (Mel Gibson), mostrandosi impavido a tu per tu con la morte, invoca libertà invece che piegarsi al potere? L’ennesimo tassello di un puzzle che non riusciamo a dimenticare ma che anzi si propone ripetutamente nella nostra testa.
Braveheart – Cuore impavido, Mel Gibson, 1995.
4. Jack re del mondo tra le scene più imitate dei film
“Sono il re del mondo!” L’urlo liberatorio di Jack Dawson (Leonardo DiCaprio) che, con le braccia spalancate e pronte ad accogliere il mondo intero, si prepara a solcare i mari dell’inesplorato in un viaggio che per lui vorrà dire inizio e contemporaneamente vorrà dire fine. E d’altronde bastano un piedistallo e la forza di un grido per sentirsi liberi, soprattutto se sulla prua di una nave.
Titanic, James Cameron, 1997.
5. Matrix in Slow Motion
Come schivare un qualsiasi oggetto lanciatoci per gioco, se non con le movenze rallentate di uno degli slow motion meglio riusciti del universo cinematografico? L’agilità di Neo (Keanu Reeves), unita all’evidenziato moto di un proiettile, ha fatto la storia e noi ne siamo compiaciuti testimoni.
Matrix, Lana e Lilly Wachowski, 1999.
6. Gandalf contro il Balrog
“Tu non puoi passare!” Muniti di un semplice bastone, chiudendo gli occhi riusciamo a scorgere lo spaventoso Balrog a sbarrarci la strada e non possiamo far altro che proferire quelle quattro categoriche parole, quelle dell’eroico Gandalf (Ian McKellen) nel primo capitolo della trilogia ispirata al capolavoro di Tolkien.
Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, Peter Jackson, 2001.
7. Gollum e il suo tesoro tra le scene più imitate dei film
“Il mio tesoro!” Non basta un solo momento per dare lustro a un’epopea che ha conquistato il mondo a suon di premi, citazioni iconiche e battaglie memorabili. Basta storpiare leggermente il tono di voce e invocare l’oggetto del proprio desiderio e istantaneamente ci si immedesima in Gollum, l’essere antropomorfo interpretato in maniera impeccabile da Andy Serkis.
Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello, Peter Jackson, 2001.
8. Wingardium Leviosa
“È leviosa… Non leviosà!” Sembra di sentire il tono saccente della giovanissima Hermione Granger (Emma Watson) a leggere queste parole. Del resto gli incantesimi dell’altra grande saga che nel primo decennio del 2000 ha dominato la scena, hanno segnato un’intera generazione cresciuta assieme ai personaggi del racconto.
Harry Potter e la pietra filosofale, Chris Columbus, 2001.
9. La citazione che noi umani non possiamo nemmeno immaginare
“Ho visto cose che voi umani…” Basta l’incipit di questo formidabile monologo per venire catapultati nella distopica realtà creata da Ridley Scott. Il discorso conclusivo del replicante Roy Batty (Rutger Hauer) è da togliere il fiato, e quanti di noi riuscirebbero a resistere alla tentazione di declamarlo in tutta la sua epicità?
Blade Runner, Ridley Scott, 1982.
10. Alieni dalle pareti tra le scene più imitate dei film
“Vengono fuori dalle pareti! Vengono fuori dalle fottute pareti!” Vi è l’enfasi del terrore nell’idiomatica frase con cui viene ricordato il soldato Hudson, personaggio interpretato da Bill Paxton nel terzo capitolo della saga sugli alieni che ha reso grande Sigourney Weaver.
Aliens – Scontro finale, James Cameron, 1986.
11. L’addestramento di Mr. Miyagi tra le scene più imitate dei film
“Dai la cera, togli la cera!” Quante volte abbiamo ripensato agli insoliti insegnamenti del maestro Miyagi (Pat Morita) nella speranza di apprendere la disciplina e l’arte del combattimento? Ciò che sicuramente abbiamo imparato è che alcuni gesti rimangono impressi tanto quanto le frasi che li accompagnano.
Karate Kid, John G. Avildsen, 1984.
12. Rocky sulla scalinata
Iconiche, non c’è alcun altro modo per definire tutte le parti che assemblate danno vita al film che ha lanciato Sylvester Stallone nell’olimpo del cinema. E parlando di allenamenti, pare inevitabile pensare alla leggendaria corsa di Rocky sulla scalinata che porta all’ingresso del Philadelphia Museum of Art, quella corsa che ogniqualvolta in cui indossiamo una tuta e scarpe da ginnasta, non possiamo desistere dall’imitare.
Rocky, John G. Avildsen, 1976.
13. Le mosse di Tony Manero tra le scene più imitate dei film
La potenza della danza, la voglia irrefrenabile di emulare le mosse del ballerino che negli anni ’70 ha fatto muovere il pubblico di tutto il mondo sulle note dei Bee Gees. La febbre del sabato sera è storia, Tony Manero (John Travolta) è leggenda e la voglia di conquistare il centro di una pista da ballo non è mai stata così forte.
La febbre del sabato sera, John Badham, 1977.
14. La presa di Dirty Dancing
A proposito di danza, i balli proibiti di Patrick Swayze e Jennifer Grey sono incastonati nei cuori dei più romantici, che da anni si dilettano nel tentativo di riprodurre la presa con cui Johnny fa volare Baby nella parte conclusiva della pellicola.
Dirty Dancing – Balli proibiti, Emile Ardolino, 1987.
15. La posa magnum tra le scene più imitate dei film
A volte non servono citazioni e non c’è bisogno di gestualità altisonanti per rendere memorabile una scena. Ce lo insegna Derek Zoolander (Ben Stiller) con la posa Magnum, l’espressione che con un semplice fermo immagine riesce a rendere perfettamente l’idea di un film che ha reso fashion la demenzialità.
Zoolander, Ben Stiller, 2001.
16. Il bacio capovolto tra le scene più imitate dei film
Non un semplice supereroe, non un semplice bacio. La Mary Jane (Kirsten Dunst) e il Peter Parker (Tobey Maguire) dipinti da Sam Raimi nel film che agli inizi del 2000 ha fatto innamorare il mondo dell’amichevole Spider-Man di quartiere, sono protagonisti dell’iconico bacio da capogiro che tutti conosciamo.
Spider-Man, Sam Raimi, 2002.
17. Il segnale del generale Massimo
“Al mio segnale scatenate l’inferno!” Il padre delle citazioni ad effetto, Massimo Decimo Meridio (Russell Crowe), insegna come conquistare il pubblico in poche semplici inquadrature e, nella parte iniziale de Il gladiatore, proferisce parole forti quanto il personaggio che Ridley Scott ha saputo cucirgli addosso, come un’indistruttibile armatura.
Il gladiatore, Ridley Scott, 2000.
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18. Jack Burton è nato pronto
“Io sono nato pronto!” E noi siamo nati per appassionarci a ruoli come quello con cui Kurt Russell dimostra tutta la sua spavalderia nel film targato John Carpenter, Grosso guaio a Chinatown. Il rozzo Jack Burton diventa l’eroe di cui non sapevamo di aver bisogno e a cui spesso rubiamo le parole per dimostrarci all’altezza della situazione.
Grosso guaio a Chinatown, John Carpenter, 1986.
19. “Houston, abbiamo un problema”
“Houton, abbiamo un problema!” E il problema probabilmente è che non riusciamo a scollarci questa frase dalla mente. Hollywood ha reso la memorabile citazione, oggi informalmente abusata, un vero e proprio slogan. Il contesto è quello di Apollo 13, pellicola che ripercorre l’omonima missione spaziale fallita nel 1970.
Apollo 13, Ron Howard, 1995.
20. 5 novembre
“Ricorda per sempre il 5 novembre, il giorno della congiura delle polveri contro il parlamento.” Da ricordare è il 5 novembre 1605, la congiura delle polveri con Guy Fawkes tentò di far esplodere la Camera dei Lord a Londra, ma ciò che non dimentichiamo è il suo volto riprodotto sulla maschera che V (Hugo Weaving) indossa nel distopico racconto diretto da James McTeigue, maschera che assieme alle sue parole donano al personaggio immortalità.
V per Vendetta, 2005, James McTeigue.
21. Un’offerta da non rifiutare
“Gli farò un’offerta che non potrà rifiutare!” E chi mai avrebbe il coraggio di rifiutare l’offerta di don Vito Corleone (Marlon Brando)? Di fronte alle sue parole non possiamo far altro che inchinarci e, gonfiando leggermente le guance, tirare fuori il nostro miglior accento siciliano per dare lustro alla frase che ha reso grande il padrino del cinema mondiale.
Il Padrino, Francis Ford Coppola, 1972.
22. L’intoccabile Al Capone tra le scene più imitate dei film
“Sei solo chiacchiere e distintivo!” Un altro volto emblematico del male, le cui chiacchiere non stancano mai, le sentiremmo a ripetizione e non ce ne sarebbe neanche il bisogno, poiché una volta udite cominciano a riproporsi nella nostra memoria, senza mai uscirne. E anche qui la domanda vien da sé: chi, dopo aver visto il capolavoro di De Palma, non è mai stato Al Capone per un momento?
Gli intoccabili, Brian De Palma, 1987.
23. Un terribile sesto senso
“Vedo la gente morta!” o forse sarebbe meglio dire “vedo le scene immortali”, poiché di questo si tratta. L’orrifico racconto, con protagonisti Bruce Willis e il giovanissimo Haley Joel Osment, racchiude in questa espressione tutto il suo senso e, non per niente, essa rimane celebre tanto quanto il finale che ancora oggi sconvolge gli spettatori attoniti.
Il sesto senso, Manoj Nelliyattu Shyamalan, 1999.
24. Il monito di Samara
“7 giorni!” E in meno di 7 secondi sono già brividi. 3 anni più tardi rispetto a Il sesto senso, arriva uno degli horror più terrificanti degli ultimi decenni e lo spaventoso monito di Samara Morgan (Daveigh Chase), che risuona ancora nelle nostre menti, si è spesso prestato ai più sordidi scherzi telefonici.
The Ring, Gore Verbinski, 2002.
25. Potrebbe andare peggio
“Potrebbe andare peggio… Potrebbe piovere!” Dal terrore alle risate, quelle suscitate dalle indimenticabili parole di Igor (Marty Feldman), talmente efficace in ogni sua scena, da poter riempire pagine e pagine di celeberrime frasi. Ed ecco che quando le cose vanno male, l’esilarante aiutante del dottor Frankenstein (Gene Wilder) corre in nostro aiuto, ricordandoci che c’è sempre di peggio.
Frankenstein Junior, Mel Brooks, 1974.
26. Acqua per Aldo tra le scene più imitate dei film
“Acqua gassata a garganella!” A proposito di pagine da riempire, quelle del genere comico in Italia traboccano della genialità del trio che da più di 20 anni infonde umorismo e leggerezza. E per chiunque abbia sete di esilarante intrattenimento, basta abbandonarsi al ricordo delle commedie di Aldo, Giovanni e Giacomo, partendo da una vera e propria perla come Chiedimi se sono felice.
Chiedimi se sono felice, Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier, 2000.
27. L’annuncio della nascita del futuro re
Fin dalla prima volta in cui il sole de Il re leone è sorto sui nostri schermi, abbiamo sognato di essere annunciati al mondo nello stesso modo in cui Rafiki presenta l’erede al trono del regno. D’altronde il sognare e affare per i più giovani, e spesso probabilmente sogniamo di tornare bambini per potere vedere Simba con gli stessi occhi di un tempo.
Il re leone, Roger Allers e Rob Minkoff, 1994.
28. Uno spaghetto per due tra le scene più imitate dei film
La Disney ha sempre saputo raccontare i sentimenti servendosi del regno animale. Ecco che con uno dei primi grandi classici della casa di produzione più longeva e prolifica del mondo animato arriva una romantica storia d’amore capace di regalare un’immagine potente, il simbolo della naturalezza, il simbolo di un’unione che molti di noi invidiamo e a cui molti di noi aspirano.
Lilli e il vagabondo, Hamilton Luske, Clyde Geronimi e Wilfred Jackson, 1955.
29. Aladdin sul tappeto volante
“Ti fidi di me?” La risposta è categoricamente sì; l’idea di poter saltare su quel tappeto volante e di poter viaggiare liberi sui cieli di Agrabah stuzzicherebbe chiunque. E quante volte avremmo voluto saper ripetere le stesse parole o sentircele dire con la stessa sicurezza con cui lo spavaldo Aladdin corteggia la principessa Jasmine?
Aladdin, Ron Clements e John Musker, 1992.
30. Buzz Lightyear oltre l’infinito
“Verso l’infinito e oltre!” Perché siamo giunti alla numero 30 ma, come l’intraprendente Buzz Lightyear, non vorremmo mai fermarci e le scene più imitate dei film potrebbero protrarsi ancora a lungo; ma ciò non ci preoccupa, la nostra memoria è il vaso che racchiude tutti i momenti che continuano a riproporcisi e voler essere riprodotti. Dall’urlo di Leonida a quello di Buzz, bastano l’abilità dell’immedesimazione e la forza dell’immaginazione per far rivivere la storia immortalata sotto la nostra stessa pelle.
Toy Story, John Lasseter, 1995.