Sergio Castellitto: il meglio dell’attore e del regista tra cinema e tv
Sergio Castellitto, nato a Roma il 18 agosto 1953 (compie oggi 63 anni), è un autore-attore italiano di spessore, intelligenza e talento.
La sua carriera si dirama in vie percorsi diversi ma precisi: cinema, teatro e televisione, spaziando tra commedia e arte drammatica.
Fondamentalmente risulta palese come i lavori di Castellitto siano sempre impegnati e impegnativi dal punto di vista interpretativo, registico e di scrittura. A tal proposito, non si può non far cenno al sodalizio più importante non solo della sua carriera ma evidentemente di tutta la sua stessa vita: quello con Margaret Mazzantini. L’attrice, conosciuta in teatro recitando in Le tre sorelle di Cechov, è divenuta sua moglie, la madre dei suoi figli e l’autrice dei romanzi dai quali Castellitto ha costruito le sceneggiature dei suoi film – da regista e talvolta da attore – più belli e più intensi.
Sergio Castellitto con la moglie Margaret Mazzantini.
Non ti muovere (2004)
“La vita è questa… attimi superbi di vicinanza e poi gelide folate di vento.”
Penélope Cruz e Sergio Castellitto in Non ti muovere.
Significativo, ardente, coscientemente pieno di drammaticità. Il romanzo da cui è tratto fu premio Strega e premio Grinzane Cavour nel 2002, d’altronde anche il film ha fatto incetta di premi, tra David di Donatello, Nastri d’Argento, Globo d’oro e Ciak d’oro.
Ad unirsi al duo composto da Castellitto – qui attore, regista e sceneggiatore – e dalla moglie, c’è Penélope Cruz. Il ruolo della fragile e umile Italia, recitato integralmente in lingua italiana, le vale un plauso unanime di pubblico e critica. La sintonia tra Castellitto e la Cruz è evidente, aggiunge al film quella qualità che vale da sola per la buona riuscita di una storia, in questo caso, di una forza dirompente.
Venuto al mondo (2012)
Il trio di successo di Non ti muovere si riunisce nel 2012 per il commovente Venuto al mondo, in cui la bravura di Castellitto è misurabile – di nuovo e forse ancora di più – su più fronti. La Cruz è di nuovo protagonista insieme all’attore Emile Hirsch, mentre Castellitto si relega ad un ruolo minore ma di cruciale importanza, per una storia di amore e guerra che si sviluppa su diversi piani temporali. Nel cast sono notevoli le presenze di Luca De Filippo, Vinicio Marchioni, Jane Birkin e del figlio Pietro Castellitto, il quale già comparso negli altri film del padre, ha avuto qui la possibilità di mettersi alla prova come attore decisamente impegnato in un ruolo drammatico.
Nessuno si salva da solo (2015)
Ultimo film da lui diretto è Nessuno si salva da solo del 2015 con Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca. Il film è bello nonostante la semplicità disarmante del racconto, descrive bene la rabbia e la delusione, le ferite e i tentativi disperati di far rimanere in piedi un rapporto d’amore.
Sergio Castellitto, appoggiandosi alla solida narrativa della moglie, si conferma un fuoriclasse: sa raccontare il dolore, sa farlo interpretare agli attori che sceglie e sa mescolarlo con onestà ed eleganza a tutti i sentimenti che sono proprio dell’animo umano.
La sua carriera cinematografica è costellata anche da una cinquantina di titoli di grande prestigio, è stato diretto a partire dagli anni ’80 in film come: Tre fratelli di Francesco Rosi, La famiglia di Ettore Scola, Stasera a casa di Alice di Carlo Verdone, Rossini! Rossini! di Mario Monicelli, Il grande cocomero di Francesca Archibugi che gli è valso il David di Donatello come attore protagonista. E ancora: L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore, Concorrenza sleale di nuovo diretto da Scola, Caterina va in città di Paolo Virzì e tanti altri ancora.
Sergio Castellitto però non è solo cinema, anzi, forse la vera consacrazione al pubblico di massa è avvenuta grazie alle sue interpretazioni in prodotti televisivi.
Un cane sciolto è stato un film Tv di grande successo ad inizio anni 90′, tre film diversi diretti da Giorgio Capitani in cui Castellitto di compenetra perfettamente con il suo personaggio, il giudice De Santis, incarnando un uomo di legge perspicace ed intuitivo.
Negli anni successivi accetta di interpretare personaggi noti e di grande portata comunicativa: a partire dalla leggenda del ciclismo Fausto Coppi in Il grande Fausto, miniserie in due puntate trasmesse dalla Rai in cui tramite flashback e ricordi di ricostruisce la vita sportiva e sentimentale del campione italiano. Passando per l’intensa interpretazione di Padre Pio nella miniserie diretta da Carlo Carlei e presentata in occasione della chiusura della causa di beatificazione del frate di Pietrelcina nel 2000. Occasione in cui l’interpretazione di Sergio Castellitto fu di gran lunga esaltata per sincera intensità emotiva rispetto a quella di Michele Placido in Padre Pio – Tra Cielo e Terra.
Nel 2003 infine il più recente lavoro di tipo biografico in Ferrari la miniserie che ha raccontato la vita del pilota-costruttore Enzo Ferrari.
Il merito di Sergio Castellitto è quello di aver interpretato vari personaggi noti e realmente esistiti non legandosi strettamente ai loro volti, sapendo lucidamente vestirne i panni e sfilarli poi per una nuova interpretazioni.
La sua figura rassicurante ammalia il pubblico, la sua bravura tecnica convince i più: completo e competente, Sergio Castellitto non sa deludere. Mai.