Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli: easter eggs e curiosità sul film Marvel
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli contiene delle curiosità nascoste, riconoscibili solo dai fan più attenti. Vediamo quali.
Al cinema dal 1° settembre 2021, distribuito da Walt Disney Studios, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è l’ultimo arrivato del MCU, secondo film della cosiddetta Quarta Fase. Nel cast, molti volti nuovi per l’universo Marvel e qualche gradito ritorno, più o meno inaspettato. A interpretare il protagonista è Simu Liu, mentre la sua spalla e migliore amica Katy è impersonata dall’attrice e rapper Awkwafina. Gli attori storici del cinema cinese Michelle Yeoh e Tony Cheung interpretano due ruoli importanti (rispettivamente, sono la zia e il padre del protagonista, quest’ultimo, detentore dei Dieci Anelli). Inoltre torna a sorpresa Ben Kingsley, nei panni di Trevor Slattery.
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Come in ogni film Marvel, il regista (in questo caso Destin Daniel Cretton) ha disseminato la trama di easter eggs, che strizzano l’occhio al pubblico più attento. Vediamone insieme alcuni.
1. Terremoto nel Bronx
In una delle scene più emozionanti del film, quando Shang-Chi e Katy sono attaccati da un gruppo di sicari su un autobus mentre vanno a lavoro, diventa chiaro come la produzione Marvel voglia omaggiare i classici film di arti marziali. In particolare, la scena richiama direttamente, per coreografie e dettagli (tipo il protagonista che durante il combattimento si toglie la giacca per divincolarsi dagli avversari), il cult del 1996 Terremoto nel Bronx con Jackie Chan.
2. Shang-Chi e la scuola di Chan
In effetti questo legame non è casuale e per consolidarlo, Marvel ha coinvolto direttamente Andy Cheng, ovvero uno stunt-man di Jackie Chan. In Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, Cheng è il coreografo delle scene d’azione. Ma non solo, il direttore di Seconda Unità del film Marvel e coordinatore degli stunt-men è stato Brad Allan, uno dei protegé di Jackie Chan, collaboratore del campione di arti marziali in film come The Tuxedo e Smash Hour. Shang-Chi è l’utimo film in cui ha lavorato Allan, morto prematuramente all’età di 48 anni.
3. Rush Hour
Terremoto nel Bronx non è l’unico film citato nelle scene d’azione di Shang-Chi. Una sequenza altrettanto spettacolare si trova poco più avanti, quando il protagonista e la sua migliore amica si recano a San Francisco per avvisare la sorella di lui, Xialing, del pericolo imminente scatenato dal padre Wenwu. Poco dopo il primo incontro, un gruppo di ninja attacca i protagonisti in una suggestiva scena d’azione sulle impalcature di un grattacielo, che si prestano a rendere inseguimenti e scontri ancora più mozzafiato. Questa scelta scenografica è un omaggio a un altro film con Jackie Chan, Rush Hour 2.
4. I guerrieri della notte in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli
Una volta rivelata la vera identità del protagonista (fino a quel momento Shang-Chi era noto ai suoi amici come Shaun), Katy pretende spiegazioni, sentendosi tradita dopo anni di bugie. Questo confronto avviene a casa di Shang-Chi dove si può riconoscere il poster del cult I guerrieri della notte, cult diretto da Walter Hill e uscito nel 1979. Non si sa perché sia stato scelto proprio quel film (gli altri due poster rimandano direttamente al genere gonfu, quindi il collegamento è più diretto). Forse è un rimando al destino del protagonista, e al fatto che deve smettere di nascondersi e iniziare a combattere?
5. Il Mandarino
Una sorpresa che Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli riserva al pubblico, è il ritorno di Ben Kingsley che veste nuovamente i panni Trevor Slattery AKA il Mandarino, arcinemico di Iron Man comparso nel terzo capitolo della mini-saga dedicata all’eroe. In un monologo Wenwu rimette ordine tra fumetti e film e ribadisce che il Mandarino che noi conosciamo era un identità posticcia, attribuita a un attore (Slattery, che è nel film è suo prigioniero), così come altre ce ne sono state nel corso della Storia. Dunque i Dieci Anelli (che nei fumetti sono effettivamente degli anelli e non dei bracciali) tornano a un personaggio asiatico a tutto tondo e non limitato dagli stereotipi dei comics della Silver Age. In sostanza possiamo affermare che nel Marvel Cinematic Universe il vero Mandarino è sempre stato Wenwu e che quello visto in Iron Man 3 altri non era che un impostore, come ben chiarito nei film.
6. Chi è Abominio, il personaggio che vediamo in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli?
Nella bisca clandestina di Xialing, la sorella minore di Shang-Chi, si organizzano combattimenti all’ultimo sangue ripresi e trasmessi in diretta. Il protagonista e Katy, come già detto, si recano in questa bisca per rintracciare Xialing e metterla in guardia dai sicari del padre. Mentre arrivano, vediamo un combattimento tra Wong (Benjamin Wang), braccio destro del Dottor Strange, e Abominio. Il personaggio (una sorta di Hulk, se così si può dire) appare – appunto – ne L’incredibile Hulk del 2008 e i titoli di coda confermano che a “interpretarlo” è niente di meno di Tim Roth.
7. Un omaggio al Wuxapian
La scelta del cast, oltre che delle atmosfere e delle coreografie, è un omaggio al genere storico dei Wuxapian, molto amato in Cina e in generale in Oriente. Con le dovute differenze, date da tempo e luogo diversi, si può tradurre da noi come un “cappa e spada” ed è esploso nel cinema orientale, dopo una lunga tradizione letteraria, negli anni Venti. Il film di questo genere che ha avuto più successo in Occidente è La Tigre e il Dragone di Ang Lee (regista anche dell’Hulk del 2003 con Eric Bana). Una dei protagonisti del film è Michelle Yeoh, che torna in Shang-Chi nei panni di Ying Nan, zia del protagonista e – chiaramente – esperta di arti marziali.
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli: spiegazione del finale e delle scene post-credits
8. Riunione tra amici
Nella scena post-credits (la prima delle due) si osservano Shang-Chi, Katy e Wong parlare con Bruce Banner (Mark Ruffalo) e Capitan Marvel (Brie Larson) dell’origine degli Anelli, senza realmente venirne a capo. I cammeo dei due Avengers potrebbe non essere casuale, o comunque, si tratta di una felice reunion tra l’attrice de Il diritto di opporsi e il suo regista. I due hanno collaborato, infatti, in diverse occasioni, tra cui Short Term 12 del 2013, Glass Castle del 2017 e, infine, il bel legal drama con Jamie Foxx e e Michael B. Jordan in cui Larson interpreta l’assistente dell’avvocato pro-diritti civili Bryan Stevenson. Chi meglio di Capitan Marvel, dunque, avrebbe potuto dare il benvenuto a Shang-Chi e, soprattutto, al suo regista?
9. Cambio di modello
Un elemento che balza subito agli occhi dei lettori di fumetti di Shang-Chi è la non somiglianza tra il personaggio su carta e quello su pellicola. La reference del personaggio creato da Steve Englehart e Jim Starlin nel’73 era, infatti, il mito del cinema di arti marziali del tempo, Bruce Lee. Shang-Chi gli assomigliava fisicamente, oltre che nell’eccellenza per il Kung Fu: il Shang-Chi dei film, invece, è un calco più di Jackie Chan, che, come abbiamo visto, è richiamato anche nelle scene d’azione principali. L’attore che interpreta il protagonista dell’ultimo film Marvel assomiglia a Chan anche nei tratti, distanziandosi dalle sembianze affilate di Bruce Lee. Forse Marvel ha voluto un modello più “friendly”, più vicino al pubblico contemporaneo e più adatto allo stile disneyano che ha preso piede negli anni.
10. Zach Cherry
Torniamo alla mirabolante scena d’azione sull’autobus in cui Shang-Chi combatte e sconfigge un gruppo di pericolosi sicari. Un volto che forse qualcuno riconoscerà è quello di Zach Cherry, il vlogger che riprende tutto il combattimento e la trasmette in diretta, rendendo Shang-Chi una star del web (col nome di bus-boy). Questo personaggio era già apparso in Spider-Man: Homecoming come venditore ambulante con cui Spidey ha un brevissimo dialogo.