Spider-Man: Far from Home – la spiegazione dei piani di Mysterio
Spider-Man: Far From Home vede al centro della trama il personaggio di Mysterio (Jake Gyllenhaal). Spieghiamo il suo piano e il collegamento con Tony Stark. ALLERTA SPOILER!
Prima di leggere vi avvisiamo che possono esserci degli SPOILER su Spider-Man: Far From Home, il primo film del Marvel Cinematic Universe dopo i fatti di Endgame. Al centro della trama ci sarà la figura di Mysterio, il suo piano per sconfiggere Spider-Man e il suo collegamento con Tony Stark. Scopriamo qualcosa in più nel dettaglio!
Quando Gyllenhaal è stato scritturato per la prima volta come Mysterio (vero nome: Quentin Beck), si è naturalmente immaginato che sarebbe stato il villain del film, dal momento che il personaggio è un nemico di Spider-Man nei fumetti. Tuttavia, il marketing di Spider-Man: Far From Home ha fatto di tutto per convincerci come in realtà egli fosse un eroe, grazie soprattutto alle scene che lo vedono combattere contro gli Elementali, i presunti “veri” antagonisti del film, e alleato di Nick Fury. Ci hanno raccontato come Mysterio cerchi vendetta proprio contro gli Elementali, colpevoli di aver distrutto il suo pianeta di origine.
Fondamentalmente però, la storia non è così semplice come sembra. Mysterio, nel suo modo distorto, vuole essere un eroe e salvare il mondo, ma il suo ambiguo piano è quello che poi lo renderà di fatto un cattivo. Ecco tutti i dettagli legati alla figura del nuovo antagonista di Spider-Man.
Mysterio è un ex dipendente delle Stark Industries con l’intenzione di diventare il nuovo Iron Man
Prima di essere Mysterio, era solo Quentin Beck, un impiegato della Stark Industries. Genio della tecnologia, Beck è stato colui che ha effettivamente creato il software di memoria aumentata che ha sfoggiato Tony Stark in Captain America: Civil War, Binary Augmented Retro-Framing, meglio noto come B.A.R.F. Beck era scontento di come la sua rivoluzionaria tecnologia fosse diventata poco più di un “progetto per scopi personali” per Tony, e ha deciso, per questo, di la società.
Spider-Man: Far From Home – Jake Gyllenhaal sulla difficoltà di Mysterio
Beck decide di circondarsi di persone con pensieri simili a suoi, tra cui uno scienziato di nome William, che Obadiah Stane aveva costretto di ricreare il Reattore ARC, senza esito positivo. Ma la cosa che più li unisce è il sentimento di vendetta nei confronti, non solo di Tony Stark, ma di tutti i supereroi. Colpevoli di aver vissuto una vita libera, senza responsabilità alcuna per le loro azioni. Tony, secondo loro, è solo un guerrafondaio, al quale è stato permesso di agire liberamente solo perché membro degli Avengers. Ora che è morto, il vuoto che ha lasciato nel mondo dei supereroi è pronto per essere colmato dal migliore su piazza.
Da qui il piano di Beck, in apparenza perché vuole che tutti gli uomini possano diventare eroi, non solo i pochi privilegiati come Tony Stark, ma, in fondo, solo per un suo ego personale.
Il falso multiverso e i finti Elementali
Spider-Man: Far From Home – Mysterio sta mentendo sul Multiverso?
Sebbene ci siano sempre stati diversi sospetti intorno alle figure di Mysterio e degli Elementali, una cosa era più che accettata: la presenza del multiverso in Spider-Man: Far from Home. La plausibilità della teoria deriva dallo Schiocco di Thanos, colpevole di aver dato origine ad un buco nell’universo e aver aperto così le porte a dimensioni e pianeti paralleli. È da uno di questi (Earth-833) che Mysterio dice di provenire, così come gli Elementali.
A quanto pare però, è tutta una grande bugia. Il multiverso. Gli Elementali. Tutto. Utilizzando una versione avanzata della tecnologia B.A.R.F., combinata con l’uso di droni, è lo stesso Mysterio il responsabile della creazione degli Elementali, che dunque non sono reali, ma semplici proiezioni.
Tutto questo fa parte del grande piano di Mysterio per diventare il nuovo supereroe della Terra. Il multiverso gli offre un avvincente (e tragico) retroscena che spiega anche il motivo per cui non si è mai stato sentito parlare di lui prima d’ora e gli Elementali costituiscono il perfetto nemico per permettergli di convincere tutti della sua forza.
Il piano finale di Mysterio in Spider-Man: Far from Home
Verso la fine di Spider-Man: Far from Home, dopo aver combattuto contro Elementali a Venezia e a Praga, Mysterio si dirige a Londra per la fase finale del suo piano, per la quale ha riservato la parte più eclatante. Egli intende uccidere Spider-Man e innumerevoli altre persone, usando una combinazione di diversi Elementali. Se diventasse l’unico eroe in un disastro enorme, mortale, la sua fama e la sua popolarità schizzerebbero alle stelle, tanto da farlo riconoscere come l’eroe più potente della Terra.
Ciò con cui non aveva fatto i conti al momento del piano era il fatto che Spider-Man non si sarebbe mai arreso. Egli infatti, avvalendosi del suo Senso di ragno, riesce a vincere la realtà deformata che Mysterio ha creato intorno a lui come protezione. Con l’illusione in frantumi, Spider-Man può abbattere ed evitare i droni per arrivare a Beck, il quale, senza i suoi trucchi, non è più una minaccia per un vero supereroe.
Mysterio tenta quindi la mossa della disperanzione, usando una falsa versione di se stesso come esca per cercare di sorprendere Peter con un colpo una pistola, ma i sensi di ragno sono troppo acuti. Peter non solo evita di essere colpito, ma il proiettile finisce per colpire e uccidere lo stesso Beck.
Il piano contingente di Mysterio è rivelare l’identità di Spider-Man dopo la sua morte
Ebbene si, il villain di Spider-Man: Far From Home ha un piano di emergenza, in modo che, anche nel caso di una sua sconfitta, avrebbe comunque potuto smascherare Spider-Man.
Esso prevedeva il filmare i suoi ultimi momenti, facendo in modo che sembri sia stato Spider-Man a ordinare l’attacco dei droni, causando così la morte di Mysterio senza una buona ragione. Il piano riesce ed il video viene inviato nientemeno che al The Daily Bugle.net, il sito del famoso giornale dei fumetti, reinventato per l’occasione in stile InfoWars.
Distribuito dall’editore del The Daily Bugle, J. Jonah Jameson (piacevole ritorno di J.K. Simmons nel ruolo), il video ha grande successo a New York: non solo Mysterio sembra il buono e Spider-Man il cattivo, ma viene rivelata al mondo la vera identità del supereroe. Anche nella morte Beck è riuscito ad eliminare l’unico in grado di raccogliere l’eredità lasciata da Tony Stark. Mysterio, nel frattempo, è dichiarato da Jameson il più grande supereroe che sia mai vissuto.
Il Mysterio di Spider-Man: Far from Home è più vicino alla sua versione cartacea di quanto non si pensi
Mysterio è ormai molto radicato come uno dei villain di Spider-Man e per questo la sua volontà di diventare un eroe (per quanto controversa) potrebbe sembrare un po’ lontana dalla sua controparte nei fumetti. Questo è vero in senso lato, perché la versione di Mysterio in Spider-Man: Far from Home ha alcune somiglianze con la sua versione cartacea, in particolare con la primissima apparizione del personaggio in The Amazing Spider-Man # 13.
Lì, vediamo Spider-Man commettere apparentemente dei crimini e Mysterio arrivare sulle scene, promettendo di consegnare il supereroe alla giustizia. Ovviamente, in seguito si scopre come sia stato Mysterio ad incastrare Spider-Man, ma rimane il fatto che alla base del suo debutto c’era l’idea di creare un personaggio che si voleva mostrare come il buono della situazione e prendere il posto di Spider-Man
Il regista di Spider-Man: Far from Home, Jon Watts, ha dichiarato a Screen Rant: “Mysterio debutta nei fumetti come un eroe, quindi ho cercato di rifarmi il più possibile al materiale originale per la mia versione del personaggio, che poi è ciò che secondo me lo rende emozionante e particolare“.
Cosa rappresenta Mysterio in Spider-Man: Far from Home
In Spider-Man: Far from Home Mysterio rappresenta qualcosa di simile a ciò che l’Avvoltoio ha rappresentato in Spider-Man: Homecoming, anche se da una prospettiva diversa. L’Avvoltoio non ha lavorato direttamente per Tony Stark, ma ha perso il lavoro a causa sua, evento alla base del suo “diventare un cattivo”. Per Mysterio è lo stesso, solo con una connessione più diretta. Egli nutre un profondo risentimento nei confronti di Stark a livello personale a causa di come è stata utilizzata la sua tecnologia, ma anche dei supereroi in generale, a causa del loro modo di operare su un “piano diverso di esistenza” senza alcuna responsabilità.
Questo escamotage per i villain ha funzionato bene in Spider-Man: Homecoming, uscito dopo i fatti di Captain America: Civil War e gli Accordi di Sokovia, e funziona altrettanto bene in Far From Home, dopo Endgame e la morte di Iron Man. Dà al modo di pensare di Beck una posizione affascinante perché è anch’essa parte dell’eredità di Tony, un altro lato della medaglia per i personaggi del MCU, e, perché no, anche per gli spettatori. Spider-Man è la testimonianza di quanto di buono fatto da Tony, mentre Mysterio rappresenta tutto l’opposto. Si tratta quasi di un tributo alla figura di Stark perché ci consegna un’eredità imperfetta e, quindi, intrinsecamente umana.
A questo si somma la convinzione di Mysterio che le persone, dopo gli eventi di Endgame, possono credere a qualsiasi cosa, basta manipolare la verità con sapienza. Se ci pensate, la trama generale del MCU ha rappresentato un escalation, culminata proprio con lo Schiocco di Thanos. Dopo tutto, in un universo in cui metà della vita è stata cancellata e dopo 5 anni è ritornata, può succedere di tutto.
Mysterio personifica la follia che è diventata la realtà per l’uomo comune nel MCU.