Spider-Man lascia i Marvel Studios: cos’è successo e di chi è la colpa?
Spider-Man lascia i Marvel Studios: quello che sappiamo sulla fine dell’accordo Marvel-Sony e sul futuro del personaggio interpretato da Tom Holland.
L’accordo tra Sony e i Marvel Studios per la condivisione di Spider-Man è ufficialmente concluso, ma cos’è successo e di chi è la colpa dell’uscita di Spidey dal Marvel Cinematic Universe? In breve, Sony e Marvel sono entrambe da biasimare, ma non è così semplice. Diversi anni fa, Marvel Entertainment vendette i diritti cinematografici di Spider-Man, non solo per ottenere una serie di film sul personaggio, ma anche per salvarsi dal fallimento. Questa strategia ha funzionato, ma riavere Spidey è stato un problema. Sony Pictures ha attraversato una trilogia e altri due film di Spider-Man prima d’acconsentire a condividerlo con i Marvel Studios, in modo che il personaggio potesse far parte del MCU. Nel frattempo lo studio ha continuato a sviluppare episodi da solista, apparentemente autonomi. E per un po’ le cose hanno funzionato. Tom Holland si è unito al MCU come Peter Parker/Spider-Man e ha recitato in cinque film – a partire da Captain America: Civil War nel 2016 – nel corso di tre anni, tutti avvenuti nell’innovativo universo condiviso.
Culminando con l’uscita di Spider-Man: Far From Home lo scorso 10 luglio, i Marvel Studios hanno conquistato il box office con Avengers: Endgame, diventato il film con il maggiore incasso della storia, e anche Sony Pictures era pronta a raccogliere i frutti della collaborazione. Oltre ad avere una storia commercialmente favorevole e un cattivo irresistibile come Mysterio (interpretato da Jake Gyllenhaal), per non parlare che si tratta del primo film Marvel rilasciato nell’era post-Endgame, Spider-Man: Far From Home è divenuto il film che ha fruttato più guadagno alla Sony. Ma è stato anche l’ultimo nel MCU.
Spider-Man: in cosa consisteva l’accordo tra Marvel e Sony?
La condivisione di Spider-Man non era l’unico punto importante dell’accordo stipulato tra Marvel e Sony all’inizio del 2015. Nonostante il contratto non sia mai stato condiviso con il pubblico, alcune clausole sono state diffuse. Sulla carta, Spider-Man sarebbe esistito all’interno del MCU, il che significa che i Marvel Studios sarebbero stati liberi d’affiancare il supereroe a chiunque volessero e praticamente in qualsiasi film lo desiderassero. Ma avrebbero anche dovuto sviluppare film solisti per Sony. Ciò è cominciato con Spider-Man: Homecoming nel 2017, che è stato seguito da Spider-Man: Far From Home nel 2019. Dato che Sony voleva un film ogni due anni, ha senso pensare che – se l’accordo fosse continuato – Spider-Man 3 avrebbe potuto essere rilasciato al cinema entro luglio 2021. Dato che Sony avrebbe sostenuto i costi di produzione e di marketing per tutti i film da solista di Spider-Man, avrebbe anche trattenuto tutte le entrate da loro generate. Ma a quel tempo Sony offriva alla Disney solo il 5% dei ricavi, per cui quest’ultima ha rinunciato.
Tuttavia, non è come se la Disney non avesse ottenuto nulla oltre all’utilizzo di Spider-Man. Dal momento che stavano impiegando del tempo per girare i film standalone, alla Disney e ai Marvel Studios era permesso trattenere tutti i soldi derivanti dalle vendite del merchandising di Spidey. Per alcuni personaggi ciò potrebbe non significare molto, ma per questo in particolare si tratta di una miniera d’oro. E se c’è qualcosa che la Disney è davvero brava a fare, è vendere la merce – tramite i rivenditori, nei loro negozi e nei parchi a tema. Nel complesso, è stato un affare equo per tutti i soggetti coinvolti.
Spider-Man: come si è spezzato l’accordo tra Marvel e Sony?
Purtroppo la collaborazione tra Sony Pictures e i Marvel Studios è improvvisamente venuta meno nell’agosto 2019, pochi giorni dopo che Spider-Man: Far From Home ha superato Skyfall, diventando il nuovo detentore d’incassi record della Sony. E, mentre l’individuazione di un responsabile si è immediatamente diffusa tra i fan online, i veri motivi per cui tutto è andato storto si riducono al business e al denaro. Sony voleva continuare la collaborazione com’era stata negli ultimi tre anni, mentre Disney voleva di più, non solo la vendita del merchandising. Con la Fase 4 del MCU, che sviluppa per la prima volta nuovi personaggi e vari programmi TV per Disney +, Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios, ha il lavoro su misura per sé. E con Marvel che ha riacquistato i diritti cinematografici di X-Men e di I Fantastici Quattro a seguito dell’acquisizione da parte della Disney della 21st Century Fox, in questo momento per Feige e per gli studios c’è ancora di più da gestire. Quindi, secondo la dichiarazione ufficiale della Sony, semplicemente Feige non poteva continuare a lavorare sui film da solista di Spider-Man poiché non possedevano l’IP.
Per ovviare a questo problema, Disney si è offerta di dividere i costi di produzione, ma ha anche preteso la metà dei guadagni al box-office dei futuri film di Spider-Man (secondo quanto riferito, estendendoli anche a Venom 2 e ad altri spin-off). Coprire la metà dei costi per la metà dei ricavi. Ma Sony ha respinto l’offerta: per loro, infatti, è senz’altro più vantaggioso guadagnare un po’ meno dal film che condividerne il profitto, perché il 100% di 800 milioni di dollari sono di più del 50% di 1 miliardo di dollari. Quindi Sony ha contrastato l’offerta della Disney e per quest’ultima non condividere i profitti significa che lavorare ai film sarebbe tempo sprecato, forse credendo erroneamente che la Sony avesse bisogno di loro per sopravvivere.
Spider-Man: gli effetti della fine dell’accordo tra Marvel e Sony
È sicuro affermare che il risultato più grande del fallimento dell’accordo tra Marvel e Sony è che Spider-Man non apparirà più nel MCU, il che significa che tutto ciò che è accaduto in Spider-Man: Far From Home – dalla relazione tra zia May e Happy Hogan alla tecnologia EDITH – rimarrà irrisolto. Ma mentre la collaborazione tra i due è ormai finita, ciò apre il futuro di Spider-Man in molti modi. Senza il legame con il MCU, il supereroe ora potrà espandersi sia narrativamente che creativamente. Tom Holland è ancora legato a Spider-Man 3 e a Spider-Man 4, il che significa che Sony ha intenzione di continuare l’attuale iterazione live-action del web-slinger, anche se potrebbe avvenire senza il regista Jon Watts. Nel fare ciò, dovranno evitare tutte le connessioni con il MCU; è certamente fattibile, anche se sarà tedioso per gli sceneggiatori. Dal punto di vista narrativo, Sony può adattare in toto L’ultima caccia di Kraven nel modo in cui è destinata a essere mostrata sul grande schermo, il che sarebbe un perfetto seguito della storia di Spider-Man: Far From Home. Sul versante creativo, potrebbero anche incrociare il personaggio di Holland con il Venom di Tom Hardy in Venom 2.
A un certo punto, Sony ha considerato la possibilità di attribuire a Venom il rating R, ma dal momento che sperava in futuro di far incontrare Venom con Spider-Man, ha realizzato il film in PG-13 per adattarlo al tono familiare del MCU. Ora che l’accordo è concluso, Sony potrebbe andare avanti con un Venom 2 classificato R e far apparire Tom Holland come Spidey. Ma se per qualche ragione non si tratta più di qualcosa che vogliono realizzare, allora l’evoluzione della storia di Spider-Man, così come la galleria dei suoi villain, sarebbe il passo successivo, così come potrebbe esserlo girare più spin-off. In conclusione, il futuro di Spider-Man sembra ancora in buono stato, soltanto non più legato alla Marvel.