Star Wars: Gli ultimi Jedi – perché è il film più controverso della saga?
Accolto con un plauso da parte della stampa, la pellicola non ha ricevuto la medesima accoglienza da parte dei fan della saga, che hanno fatto sentire a gran voce la loro opinione sulle scelte effettuate nel film, scatenando polemiche e attaccando direttamente il regista e gli attori. Ma per quale motivo è successo tutto questo?
Nel 2015, il ritorno della saga di Star Wars aveva generato e riportato in vita l’intensa passione per l’universo creato nel lontano 1977 da George Lucas e che divenne il primo franchising cinematografico della storia. Ma se all’epoca la space opera era stata accolta da unanimi consensi, nel 2017 Star Wars: Gli ultimi Jedi ha portato con la sua uscita una serie di critiche, attacchi, polemiche e petizioni da parte di fan amareggiati per la piega che stava prendendo questa nuova trilogia iniziata dal regista e produttore J.J. Abrams. Tutto sembrava essere cominciato con il piede giusto, attraverso l’abbattimento dei fatidici 2 miliardi di incasso mondiali e varie nomination agli Academy Awards, per poi iniziare con gli scontenti già dallo spin-off Rogue One e per finire a maggio con il flop al botteghino di Solo: A Star Wars Story, diretto dal Premio Oscar Ron Howard. Nessuno di questi due film appena citati, per quanto criticati, ha però destato così tanta attenzione quanto Gli Ultimi Jedi.
Apprezzato dalla critica statunitense e internazionale con un attuale indice del 91% sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, il film di Rian Johnson si è rivelato sin da subito come una potente calamita di disapprovazione e rimproveri da parte di una discreta moltitudine di fan che, a quanto pare, sono rimasti scontenti e particolarmente infastiditi dalla svolte inaspettate presenti nella sua sceneggiatura e dalle decisioni intraprese per la prosecuzione della storia. È risaputo come i film appartenenti alle saghe più amate riescono difficilmente ad accontentare tutti, soprattutto perché ognuno si crea nella propria mente una visione su come dovrebbe finire il racconto, ma mai un capitolo della saga di Star Wars era stato così tanto attaccato a livello personale, tirando in ballo coloro che ci avevano lavorato.
Come tutti ricordano, la seconda trilogia è stata ampiamente criticata da ogni possibile punto di vista ma, in quel caso, le persone si erano arrese facilmente e, eccezion fatta per le molteplici critiche, non avevano scatenato grandi denigrazioni, tanto meno nei confronti del regista George Lucas a differenza di quanto è avvenuto, invece, in quest’occasione. Forse perché i difetti erano troppi e ampiamente evidenti, forse perché dopo il lavoro di J. J. Abrams nel precedente Il Risveglio della Forza, l’entusiasmo era decisamente alto comportando così delle notevoli aspettative nei confronti di questa nuova trilogia. O forse perché nell’era dei social network è diventato più semplice attaccare i responsabili delle nostre delusioni e rendergli la vita impossibile. Un caso esemplare è stato quello di Joss Whedon, il quale si è trovato costretto a chiudere il proprio account Twitter, in seguito all’uscita del suo Avengers: Age of Ultron, per evitare la continua valanga di insulti da parte di coloro che non avevano apprezzato la storia d’amore tra Bruce e Natasha e lo definivano anti-femminista. Ma questo è solamente uno, forse il primo esempio clamoroso, di tanti casi che si sono succeduti negli ultimi anni e che hanno fatto affiorare il seguente problema: i fan si stanno veramente spingendo troppo oltre pur di sostenere la loro visione della storia?
Ma non è questa l’occasione di trovare la risposta alla domanda appena posta, quindi concentriamoci piuttosto sulle varie polemiche e controversie che questo secondo film della terza trilogia ha fatto uscire allo scoperto in modo da avere una più chiara visione generale di quanto sia successo.
Star Wars: Gli ultimi Jedi – ecco le principali critiche al film
La critica più efferata nei confronti di Star Wars: Gli Ultimi Jedi è sicuramente relativa al fatto che il regista Rian Johnson abbia compiuto delle scelte sovversive e non coerenti con lo spirito della saga. A questo proposito il regista e sceneggiatore del film ha risposto dichiarando come egli sia sempre stato, fin da piccolo, un grande fan di Star Wars e dello stesso George Lucas, e che secondo lui le scelte effettuate non hanno fatto altro che omaggiare la sua immensa passione per la serie. Johnson ha inoltre voluto chiarire come egli abbia iniziato a scrivere la sceneggiatura del film quando Il Risveglio della Forza era ancora in fase di riprese e perciò non aveva idea delle teorie che si sarebbero generate in seguito all’uscita del capitolo VII. Nonostante fosse consapevole fin dall’inizio che le sue scelte narrative sarebbero potute risultare sgradevoli ai fan più appassionati della saga, Johnson ha continuato sulla strada realizzando il film che lui avrebbe voluto vedere senza considerare ciò che i fan avrebbero potuto pensare in quanto, secondo lui, ogni decisione avrebbe reso qualcuno scontento. Queste sue scelte però lo hanno portato a dover rispondere più volte alle problematiche domande dei fan non solo attraverso interviste con la stampa ma perfino tramite il suo account Twitter, inondato di critiche, minacce, prese in giro e battute a volte inadeguate.
Attenzione: il seguente paragrafo contiene SPOILER!
Ricordiamo che alcune delle sequenze più discusse della pellicola sono state il duello tra la proiezione di Luke e Kylo Ren sul pianeta Crait e la scena di Leia che fluttua nello spazio ricorrendo alla Forza, che molti hanno paragonato a una sorta di malriuscita Mary Poppins. Secondo Johnson, entrambe le scene hanno perfettamente senso, mostrando una sezione del volume Jedi Path: A Manual for Students of the Force in cui si fa riferimento alla capacità dei Jedi di proiettare se stessi in altri luoghi e, dall’altra parte, affermando che il Generale Leia sia una persona incredibilmente badass. Per quanto riguarda le scelte relative alla storyline di Luke Skywalker e alla sua intera mitologia, decisioni su cui aveva espresso seri dubbi lo stesso Mark Hamill per poi ritrattare in seguito, Johnson le definisce completamente sensate affermando che saranno ulteriormente approfondite nel corso dell’ultimo capitolo. Lo scopo del regista, a suo dire, era quello di far avvicinare le persone ai protagonisti del film, chiudendo il cerchio e rendendo la pellicola un’esperienza completa, che non lasciasse troppe teorie personali per il futuro. Non era importante che per far questo fosse necessario ribaltare completamente la storia e dirigerla verso un nuovo cammino inaspettato.
Fine SPOILER!
Partendo proprio dalla supposta incoerenza del film con il resto della serie e dalla distruzione dei loro personaggi più amati è nata la petizione dei fan di estromettere il Capitolo VIII dal resto della saga e di non considerarlo più canon. Henry Walsh, colui che ha lanciato la petizione nei confronti della Disney e che ha attualmente in raccolta 115 mila firme, ha in seguito spiegato di saper benissimo che la speranza di cancellare il film per rifarlo sia assolutamente assurda e irrealistica così come quella di eliminarlo dall’headcanon, ma ribadisce che quest’azione ha dimostrato come migliaia di fan siano rimasti incredibilmente delusi dal film e dalle scelte intraprese, nonostante i grandi successi ottenuti al botteghino e dalla stampa. Un segnale chiaro e inequivocabile su come non sempre i risultati d’incasso siano in linea con l’effettivo gradimento del pubblico.
Star Wars: Gli ultimi Jedi – la storia d’amore mancata
Come se queste polemiche non fossero abbastanza, in questo clima tutt’altro che roseo si sono infine aggiunte anche le sostenitrici della pseudo-storia d’amore tra il protagonista Finn e il pilota Poe Dameron, interpretato da Oscar Isaac, le quali hanno addotto come i produttori siano restii ad accettare l’inserimento di personaggi e love story LGBTQ+ in una saga di così grande successo e risonanza. La miccia che ha fatto scattare l’incendio è stato il bacio, secondo loro inaspettato e completato fuori contesto, tra Finn e Rose Tico, il quale avrebbe fatto naufragare qualsiasi speranza rimasta di veder realizzata la relazione amorosa tra Finn e Poe. Come abbiamo già accennato all’inizio dell’articolo, non è la prima volta che un film viene additato e criticato sulle base di aspettative irrealizzate riguardanti le presunte storie d’amore tra i personaggi principali: la maggiore colpa di Avengers: Age of Ultron sarebbe stata proprio quella di aver inserito dal nulla e senza nessun preavviso (anche se gli hint ci sono stati eccome) una love story tra Bruce e Natasha, creando una storyline completamente inaspettata e irrealistica per il personaggio di Clint Barton, quello che sarebbe dovuto essere in teoria l’interesse amoroso della Vedova Nera.
Certamente bisogna ammettere come in questo caso gli attori protagonisti e la stessa presidentessa della Lucasfilm Kathleen Kennedy mandino dei messaggi decisamente contrastanti riguardante questa tematica. Se da una parte la Kennedy ha più volte affermato come la saga di Star Wars non sia “pronta” per trattare il tema delle relazioni omosessuali, dall’altra c’è Oscar Isaac che fomenta le fan appoggiando pienamente Finn e Poe com endgame. E in tutto questo, John Boyega che interpreta Finn si diverte ad affermare una cosa diversa in ogni intervista che rilascia mese dopo mese, rendendo ancora più difficile per le fan lasciar andare l’ultima speranza di veder coronata la storia d’amore che tanto hanno atteso.
Dopo aver riassunto tutta la battaglia dei fan irati contro questo Episodio VIII, non ci resta che aspettare l’uscita dell’ultimo capitolo della saga, diretto ancora una volta da J.J. Abrams, per vedere se i fan rivaluteranno le scelte compiute mi Star Wars: Gli ultimi Jedi e troveranno finalmente la pace.