Buon compleanno Stefano Accorsi: 8 curiosità da sapere sull’attore bolognese
Celebriamo oggi i 46 anni di Stefano Accorsi, uno degli attori più conosciuti e apprezzati del cinema nostrano degli ultimi 25 anni. Dall’esordio con Fratelli e sorelle di Pupi Avati (1991), Accorsi ha avuto la possibilità di lavorare con alcuni dei più ammirati cineasti italiani, fra cui Mario Monicelli, Carlo Mazzacurati, Nanni Moretti e Ferzan Özpetek, trovando anche un discreto successo in Francia, dove ha vissuto per diversi anni grazie anche alla lunga frequentazione con Laetitia Casta, modella transalpina che ha dato alla luce i suoi primi due figli. Nel corso di una carriera già lunga e ricca di successi, Stefano Accorsi ha saputo rivelarsi un attore carismatico e poliedrico, rivelando il proprio talento in un’ampia gamma di ruoli al cinema, in teatro e anche in televisione.
Noi di Cinematographe abbiamo scelto di omaggiare questo grande attore stilando una lista di 8 curiosità che lo riguardano e che forse non conoscevate.
Quando un annuncio cambia la vita
La carriera di Stefano Accorsi nel mondo del cinema è cominciata fortuitamente. Il poco più che ventenne interprete ottenne infatti la parte per il già citato film di Pupi Avati Fratelli e sorelle rispondendo a un annuncio pubblicato dal regista sullo storico quotidiano di Bologna Il Resto del Carlino. Grazie all’esperienza in questa pellicola, Accorsi ebbe un inaspettato trampolino di lancio per la propria carriera e si convinse delle proprie potenzialità nel campo della recitazione.
Du gust is megl che uan
Per i nati fra anni ’80 e ’90 il volto di Stefano Accorsi è indissolubilmente legato a un celebre spot TV del gelato Maxibon della Nestlé, in cui l’attore si cimenta in un irresistibile inglese maccheronico per abbordare due ragazze che si scoprono poi italianissime. Grazie alla popolarità ottenuta da questo spot e dal ruolo di protagonista nel generazionale Jack Frusciante è uscito dal gruppo, la carriera di Stefano Accorsi spicca definitivamente il volo a metà degli anni ’90.
Stefano Accorsi e gli 883
Agli inizi della propria carriera, Stefano Accorsi ha avuto una parte nel videoclip della canzone degli 883 Una canzone d’amore, in cui interpreta un amico dello sposo Max Pezzali in quello che poi si rivelerà essere solo il sogno di un matrimonio. Anche grazie al traino di questo video, La donna il sogno & il grande incubo, album contenente Una canzone d’amore, è diventato disco di diamante, totalizzando più di un milione di copie vendute.
Veloce come il vento
L’ultimo grande successo di Stefano Accorsi è Veloce come il vento di Matteo Rovere, in cui interpreta Loris De Martino, ex pilota con gravissimi problemi di tossicodipendenza. Per conferire al proprio personaggio un look sciupato e debilitato, l’attore si è sottoposto a una dieta ferrea e ha scelto di dormire pochissimo prima delle riprese. Accorsi ha inoltre potuto recitare con la tipica cadenza del territorio bolognese, in quanto buona parte del film si svolge a Imola, distante appena poche decine di chilometri da Bagnarola di Budrio, il luogo in cui ha trascorso la sua infanzia.
Profeta in Francia
Dopo una lunga permanenza in terra transalpina, nel 2014 Stefano Accorsi ha ricevuto un’importante onorificenza francese, diventando cavaliere dell’Ordre des arts et des lettres (Ordine delle arti e delle lettere), onore toccato a pochissimi altri italiani, fra cui Paolo Conte, Claudio Santamaria e Giovanna Mezzogiorno.
2001 anno di grazia
Il 2001 è sicuramente l’anno di grazia della carriera di Stefano Accorsi, con l’uscita di 4 fra i migliori film della sua intera carriera: L’ultimo bacio, Le fate ignoranti, La stanza del figlio (in cui l’attore ha solo un piccolo ruolo) e il cult Santa Maradona.
L’ammirazione per Sergio Leone
Fra le principali fonti di ispirazione per la carriera cinematografica di Stefano Accorsi ci sono sicuramente i western di Sergio Leone. Nel corso della sua gioventù, l’attore è stato letteralmente illuminato dal maestro italiano e dal protagonista della celeberrima Trilogia del dollaro Clint Eastwood, per i quali nutriva e nutre ancora oggi una sincera e profonda passione.
I premi
Stefano Accorsi ha ricevuto molti dei riconoscimenti più importanti del cinema italiano. Fra i traguardi raggiunti dall’attore ci sono infatti un David di Donatello (conquistato nel 1999 grazie alla sua prova in Radiofreccia), tre Nastri d’argento (di cui due come attore per Le fate ignoranti e Veloce come il vento e uno per l’esordio alla regia in Io non ti conosco), una Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile della Mostra del cinema di Venezia (per Un viaggio chiamato amore del 2002), un Globo d’oro (per Le fate ignoranti) e due Ciak d’oro (per Radiofreccia e L’ultimo bacio)